Come da buona abitudine, una volta archiviato il Takeover di turno ritorna puntuale l’appuntamento con il nostro “Fortune Changed for Five”, dove andremo ad analizzare i cinque elementi il cui destino è stato maggiormente alterato, in positivo o in negativo.

 

Cominciamo subito con il dire che lo show è stato, tanto per cambiare, memorabile. Tanti momenti da ricordare, tutti i match ampiamente sopra la sufficienza (quello di Riddle è stato un mero angle, non valutabile come match in se per se) e diversi spunti evolutivi che copriranno diverse storyline da qui in avanti. Pur essendo stato un Takeover maggiormente di “transizione” rispetto ad altri, la sostanza alla base è stata di primissima qualitá, non deludendo ancora una volta le aspettative della vigilia ed anzi, talvolta superandole: il main event è stato estremamente valido, considerando anche che la stipulazione non era di semplice esecuzione. Un grazie va agli dei del ruestling per benedirci ogni settimana con NXT…ma diamo ora uno sguardo piu´attento per capire per chi è cambiata la fortuna in quel di LA.

Matt Riddle: BROOoo. L’intenzione della WWE è quella di “testare” questo performer (piu´fuori che dentro il ring a mio modesto avviso) prima di catapultarlo nella stratosfera. Il suo primo match in quel di Takeover in realtá non è stato tale, essendo durato in totale 5 secondi per una singola mossa. Fatto sta che Riddle ha tutto, e dico proprio tutto, per andare nel main event del main roster in un anno o poco piu´. E se consideriamo che questo ragazzo ha cominciato gli allenamenti per diventare un pro wrestler appena 4 anni fa…beh, direi che definirlo un predestinato non sia eccessivo. Carisma, presenza scenica, fisico da Gorilla, look da surfer fattone in ciabatte, mosse uniche, passato da lottatore (di successo) in UFC: il successo del King of Bros è giá scritto, non c’è Vince che tenga.

Aleister Black: il Re Oscuro di NXT torna con un attire demoniaco, in uno stato fisico a dir poco brillante e con il suo solito tempismo chirurgico, al fine di perpetrare la sua spietata vendetta contro il suo vile attentatore, Johnny “Venom” Wrestling. L’incontro è stato stiff, ricco di colpi ad altissimo impatto e con un pubblico sorprendentemente schierato in modo quasi unanime dietro il babyface: non ci avrei scommesso alla vigilia, essendo Gargano un performer amatissimo a prescindere dal colore del suo cappello. Ad ogni modo, per Black si prospetta l’ultima faida ad NXT (almeno credo) contro Ciampa nel tentativo di riprendersi la “sua” cintura. Abrebbe senso come tempistica: sconfitta nel main event del prossimo Takeover (magari sporca) ed esordio alla Rumble, dove entrerá tra gli ultimi 4. Mica male, no?

Johnny Gargano: ormai diplomatosi a pieni voti all’accademia dei cattivoni, Johnny ha venduto l’anima al diavolo per…nulla. Fallito il suo tentativo di conquista dell’alloro massimo, Gargano ha anche fallito nella resa dei conti contro la sua prima vittima collaterale, perdendo in modo pulito contro Black dopo un match altamente violento e spettacolare. Ed ora, cosa ne sará di Johnny? L’idea potrebbe essere quella di mandarlo contro un babyface di primo piano, come Ricochet o Dunne per esempio, ed ultimare il suo passaggio turnando anche Candice, chiaramente in procinto di saltare la barricata per affiancare il marito. Serve una vittoria per consolidare il suo status, prima della fisiologica risalita tra i “buoni” ed il conseguente assalto finale alla Cintura.

Ricochet & Pete Dunne: Questo gradino viene occupato ex aequo dai due Campioni “minori” di NXT perché il discorso resta pressoché similare. Autori di una prestazione maiuscola nel War Games, non credo sia assolutamente un caso che a trionfare, alla fine, siano stati proprio loro due, a seguito di un’azione combinata seguita in malo modo da una regia stranamente ballerina e distratta nel corso della serata. Inutile sottolineare come il volo folle dalla gabbia di Ricochet sia uno degli highlight della serata, al pari della certosina pazienza di Dunne nello smembrare tutte le falangette della Undisputed Era, che fallisce al primo tentativo con una formazione compatta (O’Reilly e Cole sugli scudi come sempre,ma oramai non fa piu´notizia). Per il prossimo match non disdegnerei un incontro con quattro cinture in palio (una sorta di “winner takes all” tra Ricochet e Dunne contro Cole e O’Reilly), in modo da scrivere la pagina conclusiva di questa bella faida.

Velveteen Dream: Se potessimo regalare una palma d’oro all’MVP della serata, senza ombra di dubbio andrebbe a Velveteen Dream. Prima di parlare bene di lui, tuttavia, vorrei analizzare con voi un semplice ma significativo dato, elencando tutti i match “importanti” disputati da Dream nell’ultimo anno: War Games I, esattamente un anno fa, sconfitta contro Aleister Black; NXT qualche mese dopo, sconfitta contro il Campione Cien Almas nella sua prima chance Titolata; vittoria contro Ohno a Gennaio in TO Philapdelphia; sconfitta nel TO pre Wrestlemania nel ladder match valido per il Titolo Nord Americano; sconfitta conto Ricochet tre mesi dopo; vittoria ad Agosto contro EC III ed infine sconfitta contro Ciampa una settimana fa. Facendo due conti, quindi, in un anno il suo record è di 2 vittorie (contro performer dallo status modesto tutto sommato) e 5 sconfitte…non propriamente un bottino ricchissimo tirando le somme. Eppure.

Eppure Dream, che si parli di vittoria o sconfitta, accresce il suo status di Takeover in Takeover, migliora sul quadrato ogni settimana che passa, acquisisce una padronanza del suo personaggio sempre piu´profonda, al punto da essere quasi clinicamente inscindibile dalla sua persona. L’endorsement di John Cena e di Hulk Hogan (due dei cinque wrestler piu´amati di sempre), la “licenza” di usare mosse finali di lottatori del passato, la capacitá di mettere il nome del proprietario della Compagnia sulle proprie chiappe senza venire sodomizzato con un ombrellone da spiaggia, le reazioni di pubblico e dirigenza e la gestione di questo match dove Dream è praticamente sopravvissuto a TUTTO prima di venir pinnato ci dicono solo una cosa: Dream è il Futuro non solo di NXT, ma dell’intera Federazione. Uno status impermeabile a vittorie e sconfitte di tale portata l’ho visto solo con Jericho e Miz, ed in considerazione della tenerissima etá di VD questa osservazione è un complimento non da poco. Sono curioso di vedere chi sará il suo prossimo avversario, sinceramente non disdegnerei un Gargano Heel piuttosto che un Sullivan, considerate le nuove possibili dinamiche.

Menzione di merito anche per la Baszler e Sane, due che hanno beneficiato tremendamente dalla loro faida divenendo le colonne portanti di una categoria che sembrerebbe essere destinata ad essere trainata da Bianca Belair, talento puro che sta venendo pian piano sgrezzato.

La mia l’ho detta, ora sta a voi: per chi è cambiato il destino in quel di Takeover?

Stay Frosty!