Money in The Bank va agli archivi, confermandosi come uno dei migliori PPV (o Special Event) dell’anno. Il main event ha visto trionfare John Cena: scelta condivisibile o aspramente criticabile? Più improbabile del portiere dell’Algeria, ecco a voi l’editoriale di oggi!

Brevissima considerazione generica sul PPV. Dal punto di vista strutturale, seppur con qualche defezione come l’inguardabile Summer Rae Vs Layla ed il rivedibile Rose Vs Sandow, è stato un PPV davvero ben costruito secondo un canovaccio “teorico” da tecnici di card di wrestling: un opener fantastico, qualche midcard match dalla durata limitata ma ben lottato e con un minimo di storyline alle spalle (Rusev Vs Big E ed il tag team match dei Dust Vs Rybaxel), un eccellente ladder match valido per la valigetta ed un main event non eccelso ma tutto sommato solido, con un finale che tutto sommato ci sta. Così come ci stanno tutte le critiche a John Cena, ma “cum grano salis”.

La critica che personalmente muovo al nuovo Campione WWE è semplice: non perde quasi mai una faida. Può perdere un match tra mille e più interferenze, può perdere un incontro episodico come quello a Summerslam dello scorso anno, può “prestare” un job in un’edizione di Wrestlemania ad uno dei più grandi di sempre, ma una volta tirate le somme la rivincita a John viene sempre concessa, delegittimando eventuali job elargiti al meritevole di turno, Wyatt per fare un esempio recente. Ecco, la cosa che mi da fastidio di Cena è questa: quelle rare volte che perde contro chicchessia, ho sempre l’intima consapevolezza che tempo uno, massimo due PPV John avrà la sua rivincita uscendo dalla faida lucido, brillante, intoccabile. Lo stesso fastidio che provavo quando Pegasus trovava il 17° Senso salvando tutti, oppure quando Topolino risolveva il mistero di turno mandando Gambadilegno in gattabuia per il suo ennesimo ergastolo a vita.

Bene, una volta appurato questo ed una volta sviscerate le varie critiche legate al “Superuomo” Ceniano, resta da dire una cosa: la vittoria del Titolo da parte di Cena è logica, sacrosanta ed apre a mille scenari, tutti importanti. Analizziamo uno ad uno i personaggi partecipanti al MITB: Del Rio e Sheamus sono due midcarder buttati nella mischia un po’ a caso, Kane era inserito nel match solo per dare vita al piano diabolico dell’Authority, Orton è un heel freddo come un polaretto, per Cesaro e Reigns sarebbe stato oggettivamente troppo presto…e gli unici due papabili rimasti, restano John Cena e Bray Wyatt.

Credo che Wyatt sia pronto ad accollarsi il peso di una Cintura, intendiamoci. Tuttavia credo anche che, per forza di cose, Cena offra maggiori spunti per faide future contro minacciosi sfidanti, considerato anche che il leader della stable heel più face del momento sarà impegnato con un certo Y2J. Battleground sarà un PPV transitorio, in cui nulla dovrebbe muoversi in previsione di Summerslam: nell’evento più importante dell’estate, invece, dovremmo poter assistere ad un main event di peso con un nome di rilievo…e nella WWE c’è solo un nome così pesante, ed è proprio quello di JC.

L’ipotesi più probabile, così come spoilerato da poster vari in giro nel web, dovrebbe essere un interessantissimo Lesnar Vs Cena. Questo match ha senso più di qualsiasi altra combinazione concepibile, per una serie di motivi neanche troppo complessi: innanzitutto sarebbe un rematch del primo, malaugurato (visto il responso finale) incontro tra i due in quel di Extreme Rules di due anni fa, dunque Lesnar avrebbe una motivazione personalissima per sconfiggere Cena e la sua immagine risulterebbe ulteriormente rafforzata dopo questa immane macchia di booking, che poteva essere lavata solo con qualcosa di gargantuesco come la fine della streak. In secondo luogo, come ricordato quotidianamente dal buon Paul Heyman, stiamo parlando dell’uomo che ha portato a termine una delle imprese più difficili della storia recente e non del wrestling. Lo svantaggio di porre a termine qualcosa di un’enormità così incalcolabile, è che tutto ciò che potrebbe venirne dopo risulterebbe a dir poco ridimensionato: una faida con Cena, con il Titolo in palio, nel secondo PPV dell’anno per importanza, sarebbe un ridimensionamento davvero minimo. A questo aggiungiamo che, in caso di vittoria tutt’altro che scontata, Lesnar sarebbe un Campione heel eccellente (non sarebbe nemmeno necessario vederlo quotidianamente a Raw, anzi, vederlo sporadicamente renderebbe la Cintura ancor più speciale) ed il gioco è fatto: Lesnar Vs Cena, Summerslam, WWE World Heavyweight Championship. Sounds Good direbbero alcuni.

Un’altra alternativa per Summerslam, nel caso in cui i tempi tecnici per l’infortunio lo consentissero, potrebbe essere l’ex Campione, Danyel Bryan. Anche qui si tratterebbe di un rematch, ed anche qui si tratterebbe di un incontro dalle mille, interessantissime sfaccettature: esattamente un anno fa, a Summerslam, Bryan iniziò una storyline lunga otto mesi, culminata poi a Wrestlemania con il trionfo finale. E l’uomo che concesse la chance Titolata a DB, ovviamente, fu Cena, sconfitto in modo pulito nel main event prima dell’incasso del MITB su Bryan da parte di Orton e del turn di Triple H. Cena potrebbe “ripetere” la storia mosso dal ceco orgoglio tipico del suo character, e Bryan potrebbe riacquistare l’interesse che sta andando pian piano scemando (vista la sua assenza dai nostro schermi) nel tentativo di bissare un’impresa quasi impossibile, considerando il fatto che difficilmente Cena potrebbe concedere un job pulito per due anni di fila. Ci sarebbe, tuttavia, l’attenuante infortunio che potrebbe dar modo a Bryan di ben figurare senza essere eccessivamente indebolito…e ci sarebbe anche il piano B. Un incasso a fine match, per esempio.

Seth Rollins, dal momento del suo turn, era destinato a vincere la valigetta. E con un heel così “forte” e fresco di tradimento, serve un Campione babyface altrettanto forte per poter dare interesse, in modo indiretto, all’incasso della valigetta. Appurato che Cena Vs Rollins sarebbe una faida con i fiocchi, un eventuale incasso aprirebbe a mille alternative: faida con Reigns, rematch con Cena, match da sogno con il rientrante Jericho (mito assoluto) ed una faida con Bryan da far salivare vecchi e nuovi appassionati.

Tante ipotesi possibili dunque, tutte potenzialmente interessanti, e quando vi è interesse attorno alla Cintura, è sempre un buon segno. Odi et amo recitava Catullo nel celebre carme 85: una frase decisamente più calzante del Never Give Up Ceniano.

NM Punk