“Let’s go Cena! Cena sucks!”. Da secoli questi due cori accompagnano la carriera del bostoniano, una contrapposizione costante che non sembra avere fine. Ma questo odio sportivo per Cena ha ancora ragione di esistere?
Chi vi scrive negli anni d’oro dell’ex Marine poteva essere considerato un suo hater, almeno un po’. Non il tipo che giudica scarsa ogni prestazione del wrestler, ho sempre cercato di distaccare l’analisi critica dal puro tifo. Semplicemente non sopportavo il personaggio e il fatto che tutto girasse attorno a lui. Immaginatevi poi da fan di Edge vederlo quasi sempre avere la peggio nei loro confronti non ha fatto altro che acuire il fastidio.
Riguardo le critiche al character interpretato non penso di raccontarvi qualcosa di nuovo. I perfettini non piacciono molto, per questo Paperino ha più fan di Topolino così come Batman ne ha un numero maggiore di Superman. Nella vita di tutti i giorni si stimano le persone che nonostante le difficoltà non si abbattono e impegnandosi hanno la meglio, ma nell’intrattenimento vogliamo qualcosa di diverso. Siamo in una generazione dove i personaggi fittizzi di maggior successo sono controversi, dal dottor House, a Walte White o andando più indietro Tony Soprano. Il male ha il suo fascino, i cosiddetti buoni assumono sfumature contrastanti, come Dexter o The Punisher, sono pochi i personaggi tutti d’un pezzo mai in bilico tra i due schieramenti. Ma quel Cena era diverso, quasi sempre vittorioso e con il sorriso sulle labbra pronto a pronunciare la sua frase-mantra, never give up. Un bel messaggio in una confezione pruriginosa.
Odiavo il fatto che personaggi che mi divertivano di più venissero sempre e comunque sacrificati al suo altare, che le poche sconfitte incassate dovessero essere giustificate da interferenze, a ribadire il concetto che ad armi pari nessuno fosse al suo livello. Il nome del supereroe proveniente da Krypton non è stato citato prima casualmente.
Detto questo come ho scritto ho sempre cercato di separare il tifo dal giudizio critico. Per cui al di là dei contenuti buonisti è sempre stata incontestabile la sua abilità nel fare promo e di giostrarsi il pubblico delle arene. Un carisma naturale che unito al fisico da bodybuilder e alla bravura al microfono lo rendeva un perfetto uomo immagine della compagnia. Inoltre nelle classifiche di fine anno dei migliori match in WWE il suo nome si trovava spessimo nei primi posti. Gli hater tiravano fuori il discorso del merito degli avversari, ma dopo diversi anni erano costretti ad ammettere l’errore di fondo di quel “you can’t wrestle” che ogni tanto gli dedicavano.
Ma come dicevo nell’introduzione dell’editoriale, ha ancora senso oggi odiare Cena?
L’essere il sole al centro del sistema WWE lo rendeva onnipresente e fine ultimo di ogni programma. Se veniva pushato un wrestler quasi sicuramente era fatto in prospettiva di una sconfitta contro Cena. Oggi è di fatto un part timer, l’accusa di rubare spazio ad altri cade. Si prende delle pause e quando ritorna spesso lo fa per concedere job. E’ accaduto ad esempio con il campione di Smackdown AJ Styles, con il vincitore della Royal Rumble Nakamura, con il nuovo volto della federazione Roman Reigns.
A Wrestlemania si prendeva spesso e volentieri il main event vincendolo pure, oggi quello spazio lo lascia ad altri, fuori del tutto dai match valevoli per qualche titolo mondiale. Da dopo l’edizione del 2013 lo abbiamo visto in feud minori, come contro Bray Wyatt, Rusev e nel match tra coppie del’anno scorso. Quest’anno penso che finirà per combattere contro Elias, con il quale c’è un feud aperto che probabilmente si accenderà del tutto durante l’Elimination Chamber match. Il chitarrista di Raw ora sta riscontrando delle buone risposte dal pubblico, una faida contro un nome come quello di Cena è il meglio che gli possa capitare: indipendentemente dal fatto che vinca o perda i riflettori saranno su di lui e dovrà fare del suo meglio per dimostrare di esserseli meritati.
Abbiamo quindi un futuro hall of famer che lascia molto spazio agli altri, sforna ancora grandi match, fa come al solito ottimi promo, concede job di un certo livello (non li ha svalutati perdendo troppo spesso come Jericho), sempre disponibile a lavorare con i volti nuovi per valorizzarli. Però ancora oggi ogni volta che appare viene sommerso da fischi e insulti. Fosse tutto limitato al prenderlo in giro con i cori durante la theme song potrei paragonare il tutto ai “you suck!” d’amore dedicati a Kurt Angle, ma pure durante gli incontri i boati perdurano. Questo per me è inspiegabile e come ho scritto potevo essere considerato un hater ai tempi d’oro. Non mi è mai piaciuto battezzare malignamente come moda atteggiamenti che non comprendo, mi sembra un brutto modo di svilire chi non la pensa come me, ma non riesco a trovare un motivo oggi per odiare (sempre inteso sportivamente) Cena. Che per certi fan l’odio sia divenuto così intenso da far parte di loro? Forse smettere di contestarlo sarebbe vissuto come un’incoerenza dopo che lo si è fatto per anni? Aiutatemi a capire il perché dato che sto finendo le ipotesi.
Sergedge – EH4L