Diciamolo, il revival piace. Col ritorno della NWA alle vecchie origini degli anni ’80 c’è stato un rincorrersi di recensioni positive, in alcuni casi anche esagerate per l’effettiva qualità messa in video Ciò che attira però è quel suo essere fuori dal mondo attuale: non vecchio, ma vintage. Un po’ come gli AC/DC, ma invecchiati. Poi è da capire se bene o male, ma un nome ed una confezione che ha fatto successo è qualcosa che rimane nel tempo. Ecco perché per qualche settimana “Powerr” ha funzionato, prima di crollare a picco nelle visualizzazioni a causa di un prodotto alla lunga stantio e sommerso da ripetute polemiche grazie al sempre ben fuori luogo Jim Cornette.

La scorsa settimana è toccato invece ad Impact Wrestling. Ed anche qui c’è stato del revival con una parodia ben studiata della NWA con l’acronimo IPWF (Impact Provincial Wrestling Federation). I wrestler avevano dei nomi inventati, hanno potuto giocare

con se stessi uscendo fuori dai loro canoni e anche dalle storyline, riproducendo movenze e frasi e scenette molto in voga 30 anni fa. La location era un piccolo studio televisivo, il pubblico si è divertito parecchio e così anche i wrestler. Non è passata inosservata l’imitazione di Jim Cornette (guarda caso!) da parte di Sami Callihan, così non sono passate inosservate Jordynne, Tessa, Havok e Alexia Nicole che hanno riprodotto a loro modo i Four Horsemen.

Per una serata c’è stata della leggerezza, che magari non porta ascolti ed anzi stacca troppo dal fluire delle puntate classiche, ma in alcuni giorni di magra (come poteva essere la ricorrenza del Giorno del Ringraziamento) questo genere di spettacoli possono tornare molto utili. Per troppo tempo abbiamo visto la TNA forzare gli episodi con tacchini e segmenti ridicoli, dove i wrestler venivano messi in imbarazzo e si perdeva un po’ il senso di serietà di tutto il prodotto. Qui invece era specifico l’interesse di dare una pausa, uno stacco, senza che nessuno ne perdesse di status. Ben vengano dunque questi prodotti una tantum, ogni tanto il revival non fa male.