Un buon imprenditore di una azienda deve capire cosa sta succedendo attorno a sé e mandare uno sguardo in avanti. Però in alcuni casi l’attualità è così forte che travalica ogni discorso riguardante il futuro. Come, in pratica, sta accadendo in All Elite Wrestling con Orange Cassidy che, da tanto tempo, sta dando risultati importanti con una gimmick che al massimo poteva stare nel low-midcarding a vita.
A pensare che il suo posto doveva essere coperto da Joey Ryan. Cassidy entrando in AEW ha sbancato. Ha unito i grandi con i bambini, è diventato un personaggio replicato tanto ad Halloween quanto a carnevale, ha messo in fila una serie di cosplayer. I più piccoli lo adorano e copiano il suo modo di vestire, ogni qual volta esca in tv gli ascolti schizzano vertiginosamente verso il milione. È ironico e serio, è l’emblema del nerd che ottiene la sua rivincita in un mondo fatto di squali.
Sì, ma ora che si fa? È in feud con Chris Jericho, e la cosa era impronosticabile agli esordi. Sta tenendo bene le fila, sul ring ha lavorato alla grande e l’ultimo episodio lo ha visto finalmente meno comedy e più efficace. Tra loro ci sarà un match a Fyter Fest che potrebbe essere il punto di svolta della programmazione settimanale di Dynamite. E qui la domanda si replica: che si fa? Qualcuno vince, qualcuno perde. E vincesse Cassidy?
Chiaro che questo incontro determini, volenti o nolenti, il prossimo competitor al titolo mondiale. Jon Moxley manterrà contro Brian Cage ma a quel punto avrà bisogno di passare la mano, anche se temporaneamente, perché in questo momento il suo regno ha funzionato a metà. Cassidy sarebbe un avversario plausibile? Sì, anche. Sarebbe un avversario di transizione? Può darsi. Ma dopo essersi speso così tanto fisicamente e cerebralmente, Moxley potrebbe anche fare l’errore di sottovalutare uno come Cassidy e perdere.
Cassidy campione del mondo non è una mossa da major. Sarebbe mal accettata dai critici e il pubblico l’apprezzerebbe solo per poco tempo, poi rivorrebbe indietro qualche personaggio di maggior spicco. Qui sta l’eventuale scelta di Tony Khan, se mai vorrà portare questo atleta fino alle soglie di una title shot: pensare al momento attuale, sfruttarlo e vedere quanto rende un Orange campione; o guardare al lungo periodo, costruire nel mentre qualche altro avversario per Moxley e utilizzare Orange nello stesso modo visto in questi mesi? Ai posteri l’ardua sentenza.