Durante All In, complice il sold out ottenuto tanti mesi prima rispetto allo show, Cody Rhodes e gli Young Bucks presentarono una ora “speciale”, una specie di kickoff con due match: nel primo gli SCU si trovarono a battagliare contro i Briscoes; nel secondo un manipolo di wrestler andò a giocarsi una title shot al titolo della Ring Of Honor in una battle royal. Quest’ultima occasione di wrestling si rivelò un successo per il pubblico in loco, meno per quello da casa.
Nell’ultimo episodio di “Nightmare Family”, Cody ha annunciato il ritorno del match. Con un’ottica chiaramente diversa rispetto a quella vista lo scorso settembre. La presenza di atleti più o meno conosciuti, più o meno legati alla Ring Of Honor o ad Impact Wrestling, serviva a dare spazio a wrestler amici e a garantire quel mix giusto di storyline (Flip Gordon vs Bully Ray), comedy (Jimmy Jacobs, Hurricane Helms, Colt Cabana, Austin Gunn, Billy Gunn) e sorprese (Marko Stunt, Jordynne Grace vs Brian Cage). Aveva assunto una fisionomia impossibile da replicare adesso, con la All Elite Wrestling entrata a gamba tesa nell’alveo americano.
A questo giro dunque c’era grande attesa per capire dove volesse andare a parare il buon Cody. E già dai primi annunci, si comprende che la strada sia la migliore: consentire ad una serie di nuovi/vecchi atleti di inserirsi (o reinserirsi) nei radar del wrestling, e alla compagnia di scoprire nuovi talenti sui quali puntare.
Sonny Kiss, Kip Sabian e Brandon Cutler sono i primi nomi resi noti e hanno tutti e tre una storia specifica da raccontare. Il primo ha avuto uno stint in Lucha Underground ed ha una gran presa sul pubblico LGBT, il secondo è un talentino britannico niente male che consentirebbe loro di avere in casa un nuovo Ospreay, il terzo è un amico di vecchia data utile come il buon vino per la sua capacità di essere un worker solido a tutto tondo. Si tratta di tre nomi diversi dai soliti.
E il resto della ciurma? Lo scopriremo nelle prossime settimane, c’è tempo e non mi sembra che gli AEW vogliano forzare la mano. Piuttosto non sarebbe strano trovarci Jimmy Havoc, i Best Friends, qualche donna, e altri nuovi wrestler. A questo serve un match del genere, soprattutto se condito da una title shot come ad “All In” o di un premio che consenta al vincitore di entrare di diritto nel roster e competere così coi fenomeni una volta che partirà la striscia televisiva settimanale.