Nella nottata italiana, la Hall of Fame ha catalizzato l’attenzione del mondo, non solo WWE. L’ingresso forse più importante della serata, nell’Arca della Gloria, è stato quello di Paul Heyman, accolto letteralmente come un eroe dalla sua Philadelphia. L’ex ECW, che ha effettuato l’ingresso sulle note della celebre theme song della compagnia da lui guidata, è stato introdotto dal Tribal Chief in persona Roman Reigns, dopo tre toccanti abbracci con Rob Van Dam, Tommy Dreamer, Bully Ray e con lo stesso Head of the Table.

Heyman tra passato, presente e futuro, “riconosce” Triple H: “Sta facendo un lavoro incredibile, c’è libertà creativa. Sarò sempre un Paul Levesque Guy!”

Quando la grandezza riconosce la grandezza. Paul Heyman, tra i tantissimi argomenti toccati durante la sua introduzione, ha voluto soffermarsi sulla WWE attuale e ha voluto “riconoscere” i grandissimi meriti di Triple H nel prodotto che, da quest’anno, passa tutto sotto le sue mani. Il Mad Genius ha infatti affermato che “clima ed ambiente sono cambiati“, che sotto HHH c’è molta “libertà creativa” e che moltissimi lottatori sono diventati dei veri e propri “main eventer” sotto la sua gestione. Heyman ha poi chiuso l’inciso, prima di una stretta di mano decisamente sentita con il diretto interessato, affermando che sarà “per sempre un Paul Levesque Guy“, ricevendo l’ovazione della folla ed emozionando lo stesso HHH presente in prima fila.

Tra un ricordo e l’altro, lo stesso Heyman ha poi fatto un grandissimo tuffo nel passato, indossando le sue cuffie ed il celebre berretto ECW, chiudendo il suo discorso tra le urla della folla in suo onore, nella sempre più sua Philadelphia, casa storica dell’Extreme Championship Wrestling.