Poche cose mettono d’accordo i fan del wrestling, e una di quelle è certamente la Bloodline, intesa come scrittura di una storyline di lungo corso, se pensiamo che l’avvento del Tribal Chief, Roman Reigns, sta per giungere al suo quarto compleanno. Se una volta conclusa la battaglia con Sami Zayn e Kevin Owens credevamo che la Bloodline avrebbe sciolto i ranghi, ci siamo poi goduti il ritorno di The Rock nelle vesti di Final Boss, schierato al fianco del cugino Reigns. Ora, la storyline della dinastia samoana sta vivendo un nuovo appassionante capitolo, con Solo Sikoa autoelettosi nuovo Tribal Chief. Ma come evolverà la storia?
Uno Spaghetti Western o molto di più?
Durante l’intervista rilasciata a Newsweek, è stato Paul Heyman a rispondere alla domanda, ovviamente nel suo stile:
“Fino all’ultimo SummerSlam, non avete mai visto Roman Reigns in tv così tanto tempo senza essere il campione. È stato il campione per tutto il tempo. L’intera storline della Bloodline ha visto Roman Reigns campione. Ora siamo in una nuova era della Bloodline, con Roman Reigns che non è il campione. Come rimedierà questa situazione? Come farà a riprendersi il titolo di Tribal Chief? Chi è l’Head of the Table, Solo o Roman Reigns? Jimmy non è qui. Jey non è qui. The Wiseman non è ancora tornato. Come farà Roman Reigns ad affrontare questi problemi da solo? È una storia di vendetta come un vecchio spaghetti western in cui il protagonista ritorna, ripulisce il villaggio e si vendica? Oppure è una storia di vendetta in cui non può farcela da solo, anche se è costretto a farlo? Quali sono i colpi di scena che accadono in quel caso? Abbiamo una lunga strada davanti a noi. Tutto quello che posso dire è che per me, per come vedo la traiettoria e per i molti modi in cui possiamo procedere, sarà affascinante e spero che metterà in ombra i nostri ultimi quattro anni di lavoro”.
Sfida difficile, ma se lo dice Heyman, possiamo quantomeno sperare.