Sono passati ormai diversi mesi dal debutto in Impact di Michael Elgin e tante cose sono successe e altre avrebbero potuto succedere. Nel ppv Rebellion dello scorso Aprile, il canadese ha messo in chiaro le sue intenzioni fin da subito andando ad attaccare Brian Cage dopo che ha conquistato la cintura massima contro Johnny Impact. Il successivo triple threat contro lo stesso Johnny e Penatgon Jr lo incoronarono primo contendente al titolo, nel match che si sarebbe svolto poi a Slammiversary XVII, vinto da Brian.

La scelta presupponeva già una sconfitta per Michael, visto che Brian aveva conquistato il titolo nel ppv precedente e da qui è cominciato un calvario che dura ancora oggi, a mesi di distanza. Il campione fresco di conquista andavo contro un ottimo atleta, ma la cintura l’aveva conquistata poco prima e seguendo una certa logica per una federazione che fa tapings e ppv ogni 3 mesi, sembrava azzardato fargliela perdere poco dopo (fatta eccezione per Sami Callihan). Il tutto quindi si è rivelato uno spreco parecchio grosso e una battuta d’arresto importante.

La federazione poi lo ha mandato per qualche settimana contro Swann, rendendo poco credibili le vittorie dell’ex WWE e per fortuna la cosa si è chiusa presto. L’onore più grande dal suo debutto è stato combattere contro Naomichi Marufuji in quello che probabilmente è stato il match più bello di Bound Of Glory, ma già questa scelta ha mostrato la mancanza di idee per il suo futuro, almeno quello immediato. Nel mentre Eddie Edwards nello stesso show vince il gauntlet match con in palio una title shot a qualsiasi titolo e di lì è cominciato quello a cui stiamo assistendo ora. Il capitolo Rhino l’ho omesso volontariamente.

Lunga serie di match tra i due, con minutaggio importante e con presumibile rispotsta più che positiva da parte del pubblico, visto l’enorme talento che i due hanno. La situazione attuale vede Elgin dominare per 2 a 1 e a Rebellion probabilmente vedremo chi dei due avrà la title shot e su quale titolo verrà sfruttata. La situazione però è delicata per entrambi, da una parte Michael cerca una conferma visto il lavoro che svolto fino ad ora e dall’altra Eddie, lavoratore ineccepibile e capace anche di stare dietro ai capricci di Killer Kross di qualche mese fa.

Non sono sicuro che sarà Elgin a conquistare la serie di vittorie, perchè anche Eddie ha bisogno di essere risollevato e penso che la federazione punterà su di lui. Eppure non manca nulla a Michael, sul ring è uno dei migliori, al microfono la sua attitudine heel la tira fuori benissimo e il pubblico gli va dietro con fischi e cori. In ROH ha conquistato il titolo massimo e i match sono stati eccellenti, in Giappone ha vinto il NEVER Openweight Championship e il titolo intercontinentale ai danni di Kenny Omega, che per la prima volta è stato combattuto da due canadesi. Qualcosa però deve cambiare altrimenti si rischia che diventi un semplice worker e che scelga altri lidi per gli ultimi anni della sua carriera e le opportunità non mancano.