Breve cronistoria della André the Giant Battle Royal e del suo più improbabile vincitore.

Una volta deciso di spostare il Money in the Bank match nel ppv omonimo il problema per la WWE è stato quello di lasciare fuori dalla card dell’evento più importante dell’anno un discreto numero di wrestler sotto il loro contratto. Nel cercare una soluzione hanno improvvisato qualche match a otto (WM XXVII) o dodici uomini (WM XXVIII), ma puntuale come un temporale nel ponte di pasquetta ogni edizione di Wrestlemania ritornava la questione. Così arrivò il colpo di genio: una battle royal dedicata a una leggenda come André The Giant, rendendolo un incontro tradizionale che in quanto tale non necessitava di alcuna storyline attorno.

Venne così introdotta a Wrestlemania XXX e fu probabilmente l’edizione gestita meglio. A vincere fu infatti un atleta dalle ottime prestazioni in ring che però non riusciva a sfondare, The Swiss Sensation Cesaro. Non solo vinse, ma lo fece eliminando l’atleta che più di ogni altro ricorda il grande André (Big Show) senza dimenticare che nel mentre gli fu affiancato un certo Heyman come manager. C’erano davvero tutti gli ingredienti per lanciarlo nel main event, ma per motivi che ancora non sono riuscito a decifrare l’esperimento fallì. Ad ogni modo era stato creato un bel trampolino di lancio che al tempo stesso regalava un gettone a Wrestlemania a tanti atleti che non erano riusciti a ritagliarsi una propria faida.

L’anno successivo a vincere fu il grande perdente dell’edizione precedente, ovvero Big Show. In questo caso si scelse di premiare un veterano, mossa un po’ fine a se stessa salvo per il fatto che poi il gigante fu dato in pasto a Roman Reigns.

Nel 2016 si volle invece come vincitore un esordiente nel main roster come Baron Corbin, in modo tale da accendere l’interesse verso di lui da parte dei fan che non lo seguivano su NXT. Se nello show giallo Corbin non mi aveva molto impressionato riguardo il lottato devo ora riconoscere i suoi progressi avvenuti nel corso dei mesi successivi. Non ha ancora dimostrato di essere materiale per il main event, ma con una gestione molto tranquilla sta migliorando e a posteriori si può promuovere la sua scelta come vincitore nella battle royal.

Arriviamo al presente, l’inquietante presente, e qui chiedo conforto a voi lettori. Mi poteva stare bene negli Hype Bros, ma dopo l’infortunio di Ryder era davvero il nome giusto su cui puntare quello di Mojo Rawley? Non c’erano altri nomi da preferirgli come vincitore della battle royal?

A Corbin riconoscevo una certa presenza scenica se non altro. Faceva così schifo premiare in quell’occasione Zayn o Harper? Avrei strabuzzato gli occhi anche nel caso di Jinder Mahal, ma alla luce del push che sta ricevendo avrebbe avuto un senso. Strowman sembrava forse un vincitore troppo scontato, Nakamura era già over di suo, così hanno premiato il wrestler che più di altri rischiava di esordire come singolo nel silenzio assoluto. Sono pronto a far le dovute scuse dovessi sbagliarmi, ma pur capendo le motivazioni della WWE stento a vedere un futuro roseo per lui.

Nel momento in cui leggerete questo articolo immagino avrete visto la puntata di Smackdown di questa settimana e vi chiedo se vi sia piaciuto il suo incontro. Che dite, non lo ricordate? Per forza, è avvenuto come dark match prima dell’inizio della puntata (per la cronaca ha battuto Aiden English). Se pure nella cosiddetta land of opportunities si viene relegati negli spazi non registrati c’è qualcosa che non va, soprattutto se accade a poche settimane dalla vittoria a Wrestlemania quando in teoria si dovrebbe battete il ferro finché è caldo.

Ditemi voi, sono io troppo cattivo che non gli do un minimo di fiducia o anche voi ritenete sprecata la precedente André The Giant battle royal? In fondo anche su Corbin ero perplesso, chissà che non mi sbagli di nuovo.

PS: per chi si chiedesse il perché della scelta del titolo ecco qui un brevissimo video

Sergedge – EH4L