Passano i mesi, ormai cinque, da quando Priest si è aggiudicato il Money in the Bank. Da allora diversi tentativi falliti per un motivo o per l’altro e ora i dubbi salgono: riuscirà davvero a laurearsi campione del mondo?

Il ricordo della disavventura con la valigetta di Theory è ancora troppo fresco per scordarcelo, con Austin che fallisce l’assalto a un titolo secondario come quello degli Stati Uniti (comunque vincendolo poco tempo dopo). Lì c’era anche il motivo dell’impossibilità di togliere i titoli mondiali allora tutti alla vita di Reigns. Oggi grazie all’introduzione di un nuovo titolo, il problema è risolto. Penso che nessun fan al mondo immagini Damien sconfiggere Roman, è più facile ipotizzare che possa far sua la cintura attaccando a sorpresa Rollins.

Con il tempo che passa però, la situazione si sta complicando. Ci stiamo avvicinando sempre di più al periodo WWE più importante dell’anno, la Road to Wrestlemania. Solitamente la federazione si concede esperimenti in autunno, il periodo dell’anno un po’ più moscio dove possono permettersi di testare un volto nuovo come campione. Ormai però siamo a dicembre, a meno di due mesi dalla Royal Rumble, questo fa crescere in me l’idea che il membro del Judgment Day possa fallire l’incasso.

Credo che la WWE stessa non abbia le idee chiare su cosa fare di lui e del Money In the Bank. Il wrestling entertainment è uno sport mutevole, un lottatore può avere il favore del pubblico per un periodo e perdere il loro interesse in quello successivo. Con l’arrivo di CM Punk

in tanti già sognano un feud con Rollins che si concluda nel main event della prima serata di Wrestlemania e se verrà programmato davvero uno match simile credo proprio che avrà il titolo in palio.

Non è sol questione di Punk. Detto che rimango convinto che a sfidare Reigns a Wrestlemania sarà ancora Cody, come campione del mondo di Raw ci sono tante alternative valide a Rollins. Oltre a Punk mi viene subito il nome di Zayn, che dopo il salto di qualità dell’ultimo biennio si meriterebbe quel riconoscimento che insegue da sempre. Anche McIntyre in questa versione forte e spietata sarebbe interessante da rivedere come campione. C’è pure Jey Uso, davvero molto over con il pubblico da quando ha lasciato la Bloodline. Non dimentichiamoci di Gunther, il cui titolo Intercontinentale sembra l’unico ostacolo al suo dedicarsi a una cintura mondiale.

Tutti i nomi che ho citato nell’articolo precedente mi sembrano alternative più interessanti di vedere Priest campione. Sarebbe una scelta valida, ma non la più stuzzicante, potrei paragonarla all’idea di premiare Nakamura, un altro in rampa di lancio ma che vedo dietro a nomi citati. Nell’attuale Raw, se si volesse fare incassare Priest dovrebbe farlo al più presto e concedergli un regno però breve. C’è troppa carne al fuoco più interessante, a meno che non si voglia rimandare tutto al post Wrestlemania, dato che il tempo limite per l’incasso è di un anno (e quindi fino al 30 giugno 2023).

C’è infine la possibilità che fallisca e basta, come successo ad altri in passato. Se ciò si verificasse, sarebbe un nuovo affossamento verso una creazione WWE come la valigetta che ormai sembra più un impicco per la creazione delle storyline piuttosto che una chiave narrativa da sfruttare.

Sergedge – W