NXT approda ufficialmente su USA Network, e la porzione dell’episodio trasmessa ha giá smosso parecchie pedine: Candice Lerae viene promossa a ruolo di n°1 contender a coronamento di un match assolutamente di spessore, personaggi come Cameron Grimes (ex Trevor Lee ad Impact!), Walter e Dunne troveranno sempre piu´spazio e, soprattutto, abbiamo ufficialmente un nuovo Campione Nordamericano, e con esso l’avverarsi della profezia che vede la Undisputed Era completamente ricoperta dall’oro titolato.

Mi affascina l’idea del culminare una storia in corrispondenza di un nuovo inizio e di una nuova esposizione al grande pubblico. La UE è da moltissimo tempo il perno attorno al quale ruotano molte delle storie piu´appassionanti di NXT, Adam Cole è una superstar fatta e finita a seguito della faida con Gargano (la grandissima rivalitá che gli serviva per assurgere ad un nuovo, eminente status) ed avere una stable heel forte, dominante e scorretta è la strada maggiormente rapida al fine di creare, o far conoscere, ció che il pubblico generalista da sempre ama e venera, ossia uno o piu´top-face da sostenere. Una bella mossa, lungimirante e che dà al nuovo inizio di NXT una spinta fresca ed opportuna.

L’incontro di per sé è stato forse prevedibile, ma ottimamente eseguito. Era impensabile alla vigilia che un personaggio visto sempre (o quasi) come gregario di lusso, ossia Roderick Strong, potesse trionfare in modo pulito e netto contro uno dei due top face dello show giallonero, Velveteen Dream. L’unico modo per poter sconfiggere l’ex Campione era esattamente quello per cui si è optato alla fine: interferenza di tutta la stable, distrazione e cambio di titolo…anzi, il tutto è andato anche oltre le mie aspettative, con Cole (attuale Campione Assoluto) che costa match e Titolo a Dream, aprendo ad una rivalitá logica ed inevitabile, “promuovendo” l’ex Campione nel main event, guadagnando un number one contender molto credibile e minimizzando gli effetti della sua sconfitta. Chapeau.

La Undisputed Era, dunque, prende di fatto in modo ufficiale una centralitá che ricopre di fatto giá da tempo, essendo perno di tantissimi match di primissimo taglio e di molte delle storyline maggiormente importanti dell’ultimo anno solare dello show. A questo aggiungiamo che il gruppo non è solo forte e coeso, ma perfettamente sviluppato anche per quanto riguarda le dinamiche interne: Cole come “primus inter pares” e leader indiscusso, Fish ed O’Reilly come fedeli pretoriani della primissima ora e Strong come aggiunta in corsa, sempre leggermente decentrato rispetto al gruppo che lo vede come solido seguace e non come potenziale leader, dinamica che non poche volte ha creato frizioni, o potenziali tali, all’interno del quartetto.

Cole dal canto suo è oramai un main eventer fatto e finito; pur non definendolo per distacco l’elemento maggiormente carismatico del gruppo (O’Reilly è riuscito a dare spessore ad un personaggio solo attraverso le sue facce, il suo manierismo ed il suo straordinario stile di lotta) è senza dubbio quello dotato di una mic skill di maggiore affidamento. Il suo ruolo come Campione heel di questa nuova versione di NXT sará non solo centrale, ma a dir poco fondamentale: gli sfidanti all’orizzonte sembrano essere giá pronti ed agguerriti (Riddle, Velveteen Dream, Gargano ed il ritornante Ciampa) ed i booker di NXT si troveranno difronte alla difficoltosa scelta circa la sua abdicazione o meno. Fermo restando che, allo stato attuale delle cose, il Titolo di NXT ha cambiato per la prima volta dalla sua genesi totalmente di significato,

Mentre sino a poco, anzi pochissimo tempo fa (prima che l’accordo con USA fosse reso pubblico, per intenderci) il Titolo NXT era un punto di arrivo, il culmine di un percorso “formativo” da parte dei futuri membri di RAW e Smackdown, una sorta di bollino di approvazione garanzia almeno di spazio televisivo e storyline (Bo Dallas potrebbe pensarla diversamente), oggi essere Campione comporta responsabiltá ed effetti totalmente diversi sia nel tempo presente che in funzione prospettica.

Cole è stato scelto come Campione di una vera rivoluzione concettuale del brand, che passa dall’essere di sviluppo all’essere non solo main roster vero e proprio, ma anche avanguardia della WWE contro nuovi ed agguerriti rivali di settore. Come ogni heel che si rispetti, il Campione avrá il delicato ruolo di formare babyface che porteranno a loro volta sulle spalle il coinvolgimento emotivo di un pubblico potenzialmente non piu´di nicchia, e potrá farlo solo dimostrandosi dominante e pericoloso, risoluto ma comunque battibile. Un’impresa non da poco, che forse solo lui e Gargano avrebbero potuto sostenere nel breve termine.

La scelta di fornire tutte le cinture alla UE è figlia di una scelta relativa a Cole, al suo status ed in generale alla nuova caratura dell’oro che ricopre la cintura di NXT: il capo di una stable dominante e vincente se gestito bene puó divenire l’equivalente di un super villain da comics, un boss di fine livello di un gioco arcigno, l’arcinemico finale di una saga epica. La scelta della WWE è coraggiosa e savia allo stesso tempo: inaugurare un nuovo inizio con un cambiamento radicale non era cosa scontata, anche se con il senno di poi potrebbe rivelarsi una delle carte vincenti in grado di creare maggiore interesse verso un prodotto che, ricordiamolo, contrariamente a RAW e SD avrá una competizione diretta in contemporanea.

I prossimi tre mesi di mercoledí di wrestling saranno probabilmente uno dei periodi piu´interessanti della storia recente, sia per dinamiche interne agli show che “tattiche” tra emittenti televisive: in questa nuova epoca, in questa nuova era, serviranno mosse coraggiose e di impatto. And that, my friends, is undisputed.