Quando questo giovane biondo (a metà) tradiva i suoi “fratelli” nello Shield, ormai quasi due anni fa, mai avrei pensato che quest’oggi ne avremmo patito pesantemente l’assenza. Com’è cambiata la carriera di Seth Rollins e come mai è essenziale nell’odierna WWE… tutto questo qualche riga più in basso!
“Nel 2016 io ridisegnerò Seth Rollins, lo ricostruirò. Mi riprenderò il titolo che non ho mai perso”. Frase forte, determinata più che mai per un ragazzo dalle doti incredibili che è stato uno dei pochi motivi per cui seguire la WWE nel 2015. Inutile girarci intorno, nell’anno solare 2015 c’è un uomo che ha catalizzato buona parte dell’attenzione in tutti i fan, un uomo che ti spingeva ad accendere quella maledetta TV ed a seguire il Monday Night Raw. Un po’ come il CM Punk degli anni scorsi, ma ci arriveremo più avanti.
Il lavoro fatto da Rollins (e fatto da Triple H per lui) è stato pragmatico e scritto alla perfezione. Un successo dietro l’altro, una gestione (quasi) sempre di livello ed un personaggio heel che di più si moriva. Tante varianti ma anche tanti meriti ad un ragazzo che ha saputo già, prendendo spunto dalle sue parole, ridisegnarsi dopo quanto di buono fatto nello Shield, dove però era quasi un comprimario di Roman Reigns.
Il miglioramento al microfono, l’essere uno dei wrestler più completi e dinamici del circuito, l’aver dimostrato che con il duro lavoro si può arrivare anche in WWE. L’X Factor che non tutti hanno ma che lui ha dimostrato ampiamente di avere. The Man, se vogliamo parafrasare il COO.
Ed oggi, dopo due mesi di assenza, il pensiero di una Road to Wrestlemania senza di lui fa quasi rabbrividire. E’ non me ne vogliano i fan di Roman Reigns, che non è affatto materiale da titolo mondiale. Ma far cambiare idea a Vince è utopia, quindi torniamo al nostro topic. Prima parlavo di CM Punk. Beh il paragone, quando lo feci tempo addietro, creò molto scalpore. Oggi, invece, la sua parabola sembra simile. Una vita nelle Indy, l’approdo in WWE, il MITB, il titolo del mondo… una storia già vista, quasi come se Seth Rollins fosse stato plasmato dalla WWE come il “nuovo” CM Punk.
Sarebbe ingiusto, visto che qualche differenza i due l’hanno eccome, etichettarlo in questo modo ma ora la WWE ha tra le mani un turn face (al contrario di quanto successo al BITW, che fece l’opposto) di portata epocale. Il rientro di The Architect, fissato penso per Maggio/Giugno, scombinerà i piani e sarà una mina vagante non indifferente. Il ritorno di Seth Rollins, in parole povere, potrebbe decisamente essere il cambio di marcia del 2016 o meglio una scintilla che permetta alla federazione di rimanere a ritmo costante dopo una Road to Wrestlemania che non è attesissima e che quindi, seguendo la logica degli ultimi anni, ci farà sicuramente divertire.
Altro fattore non da sottovalutare è quello legato a Roman Reigns. Rimarrà campione per quanto? Sarà proprio Rollins a toglierli il titolo? Il ritorno di Rollins da face potrebbe far aprire gli occhi alla federazione, che porterebbe ad una svolta per la carriera dell’ex mastino dello Shield? Tante domande, ma tutto gira intorno a Seth Rollins: The Man, ex Tag-Team e WWE World Heavyweight Champion. Una cosa impensabile due anni fa, una futura leggenda che ha dato ancora nulla rispetto a quello che darà negli anni a venire. Sicuramente una delle cose che ci farà rimanere davanti alla TV per i prossimi anni. Come lo è a suo modo John Cena o come lo è in tutt’altro modo Brock Lesnar. Una delle attrazioni principali, l’uomo che ha preso la WWE per mano e l’ha salvata più e più volte. Un CM Punk con meno ego e più voglia di dare all’Intrattenimento un’impronta decisa di Wrestling.