C’era mancato R-Truth, forse più di quello che pensavamo. In pochi mesi dal suo ritorno, sta facendo rimpiangere l’intero anno in cui siamo stati senza di lui. Sì, questo è un editoriale su un wrestler che con ogni probabilità non vincerà più niente e che non verrà impiegato in faide serie, ma la sua presenza è importantissima ancora oggi, soprattutto in uno show da tre ore come quello di Raw.
Dopo essere stato l’unico wrestler a dare una parvenza di senso (folle e divertente) al titolo 24/7, Truth era stato messo un po’ da parte, si faticava a trovare spazio per i suoi segmenti comedy. È arrivato poi l’infortunio il cui recupero per un cinquantenne come lui non è uno scherzo e di fatti c’è voluto un anno intero per rivederlo, ma la pausa sembra averlo rigenerato.
Quello a cui stiamo assistendo tra lui e il Judgment Day, non è altro che una grande parodia di una parte della storyline più importante da tanti anni a questa parte, ovvero quella tra Sami Zayn e la Bloodline. In quel caso avevamo un wrestler semi comedy che voleva entrare a tutti costi nel gruppo più dominante venendo preso poco sul serio dai samoani, ma alla fine è riuscito nel suo intento. Nella storia attuale il concetto è simile, solo che è portato allo stremo. Il Judgment Day non vale la Bloodline, anche se nei mesi precedenti ha dettato legge a Raw, ma soprattutto R-Truth non è semi-comedy, è comedy puro. Se Sami era un heel complottista al limite del ridicolo, Truth è un personaggio cartoonesco che spesso agisce come se fosse avulso dalla realtà, come se non capisse ciò che gli stia capitando.
È un umorismo dell’assurdo, come quando definiva Cena il suo idolo di quando era bambino nonostante sia più vecchio di John, e ora dice di aver voluto far parte della stable fin da piccolo nonostante il gruppo si sia formato solo da qualche anno. Si sente già parte del team nonostante nessuno lo sopporti, ha preso di mira l’ultima ruota del carro JD McDonagh e si sente in competizione con lui per rimanere nel Judgment Day. Il filmato che lo riguarda dell’ultima puntata di Raw è stato davvero esilarante, recuperatelo nel caso l’aveste perso.
In ogni puntata le sue interazioni con la stable sono sempre più divertenti, pur sapendo che siano fine a se stesse e che non ci sarà una particolare evoluzione tra lui e gli altri, o almeno credo. L’unica pecca in tutto ciò è che il Judgment Day da gruppo dominante venendo coinvolto in questi segmenti comedy stia forse perdendo un po’ di autorevolezza, diciamo di aura minacciosa. Siamo comunque quasi nella road to Wrestlemania, c’è tanta carne al fuoco e forse si è voluto evitare di ripetere l’ennesimo copione dei mesi scorsi dove il gruppo apriva e chiudeva gran parte delle puntate.
Siamo comunque di fronte a un personaggio folle che aiuta tanto ad alleggerire le tre ore di diretta di Raw, i segmenti che intrattengono in modo leggero diventano fondamentali in uno show così lungo. In una realtà parallela forse R-Truth con le sue grandi capacità di intrattenitore sarebbe forse uno dei più grandi main eventer della WWE, nella nostra dimensione accontentiamoci di averlo come uno dei wrestler comedy migliori del mondo.
Sergedge – W