Amiche e amici di Zona Wrestling, qui è Paolo Palermo da Chicago, Illinois, pronto a raccontarvi questo nuovo episodio di Monday Night Raw che segue di 72 ore i fatti di WWE Super Show Down – il mastodontico evento svoltosi sabato scorso in Australia, con sedie di plastica e alcune scelte di booking avventate. Insomma, la nostra cara, vecchia WWE di sempre.
A fare gli onori di casa ci pensano nientepopodimeno che Triple H e “The Heartbreak Kid” Shawn Michaels, freschi del trionfo ottenuto nel main event australiano per mano di The Game, il quale è riuscito a sconfiggere The Undertaker: quest’ultimo ha però fatto intendere che le cose non sono finite certo qui, poiché a fine match (con l’ausilio del fratellastro Kane) ha somministrato un pestaggio mica da ridere ai due compagni di merende.
“Uno ci mette 25 anni a scalare una montagna”, dice HHH, “per poi arrivare in cima e scoprire che erano tutte bugie”. Dopo averci mostrato un video per testimoniare quanto successo nella terra dei canguri, The Game ci parla ancora una volta di rispetto: qualcosa che lui e Shawn non hanno mai mostrato con leggerezza. “Il rispetto è per persone speciali”, continua Hunter: lo si dà a quella persona con cui combatti fianco a fianco per tanto tempo. Lo si offre a chi mantiene la parola; a chi la mantiene pure quando tutti ti dicono di non farlo… e l’assist a Shawn è un cioccolatino solo da scartare; ecco HBK col microfono: “Negli ultimi otto anni ho rimuginato sul mio ritiro e su un rispetto – quello per The Undertaker – che non è mai esistito… così, non appena ho messo piede sul volo per Melbourne, ho sentito tre parole che non pensavo avrei mai più riascoltato in tutta la mia vita…”.
“ARE… YOU… READY?”
Triple H non lo chiede a Shawn: sa che è pronto. La domanda è per i Brothers of Destruction, per WWE Crown Jewel, per tutti gli altri: “ARE.. YOU… READY?”.
Shawn ha ancora qualcosa da dire, però: “…and if you’re not down with that, we’ve got two words for ya!” – ed il pubblico implode in un “SUCK IT!” che sa di libertà, mentre HHH e Michaels strappano le rispettive t-shirts al suono della voce di Chris Warren e rivelano l’effigie della D-Generation X sotto altre, celate magliette: l’era potrà anche essere finita, ma qui il gioco è appena cominciato.
La regia decide di mostrarci un po’ del menù in serbo per stasera:
– lo Shield concederà una rivincita ai Dogs of War dopo il match di SSD che ha visto i mastini trionfare;
– stessa solfa per Ronda Rousey e le Bellas, che affronteranno ancora una volta la Riott Squad sconfitta anche in Australia;
– Trish Stratus sarà di ritorno in quel di Raw per costruire il suo match a WWE Evolution contro Alexa Bliss.
Il primo match della serata, invece, spetta a Bobby Lashley (accompagnato dalla fedele zanzara Lio Rush) e Kevin Owens, in una rivincita da settimana scorsa – e, in parte, da SSD, dove l’atleta di colore e John “Lighting Fist” Cena hanno sconfitto proprio KO e il suo fido Elias.
1) Single match: Bobby Lashley w/ Lio Rush vs Kevin Owens (2 / 5)
I primi scambi se li aggiudica il potente Bobby, mentre Lio scandisce stranamente il tutto al microfono con una fastidiosa foga: il cruiserweight distrae anche Kevin quel tanto che basta lanciando (senza successo) qualche coro per Lashley. Owens si prodiga in qualche atletismo, ma ben presto perde le staffe e comincia a rincorrere l’indemoniato Rush… ma è tutta una trappola, Lashley riprende il comando – sembra proprio lui l’heel, in questo frangente. Dopo aver resistito a un vertical suplex prolungato e a una Masterlock, la sensazione su Bobby si fa realtà: è ancora Lio Rush a distrarre Kevin durante un tentativo di Moonsault, permettendo a Lashley di accanirsi sulle gambe del suo avversario e di chiudere con la Dominator.
Qualcuno mi spieghi cosa sta succedendo!
Winner: Bobby Lashley via pinfall.
L’ex ECW Champion, però, sembra non aver finito: dopo i festeggiamenti ritorna presso il ring e infierisce con cattiveria sulla gamba già malandata di Kevin Owens, facendolo sbattere contro il paletto di sostegno. Qualcosa sembra cambiato nell’atteggiamento del fighter afroamericano: che cosa bolle in pentola?
Il tutto continua persino nel backstage, quando è sempre Lio Rush a interrompere un’intervista (sul Mixed Match Challange, ovviamente) di Bayley e Finn Bàlor… arrivando persino a definire il sudatissimo Lashley “too sweet” in faccia all’irlandese, che non apprezza moltissimo l’interruzione.
Sul ring, intanto, ecco l’altro residuato del tag team match di Super Show Down: Elias fa la sua solita strimpellata, accompagnata dal canonico promo… che stavolta viene interrotto da “Rowdy” Ronda Rousey, tifatissima: dopo la pubblicità, ecco arrivare sul ring anche Nikki, Brie e la Riott Squad al gran completo per cominciare questo terzo scontro fra le due fazioni.
2) 6-women tag team match: Ronda Rousey & The Bella Twins vs Riott Squad (2 / 5)
Subito mezzogiorno di fuoco sul quadrato tra Liv Morgan e Brie Bella: entrambe finiscono con l’essere tenute a bada con la forza dalle rispettive fazioni.
Ronda entra sul campo di battaglia per gestire agilmente Sarah Logan, ma al ritorno da uno spot pubblicitario la Squad ha isolato Brie Bella. La signora Danielson prova a reagire e, dopo una lunga resistenza, riesce a trovare il varco per riportare sul quadrato la famigerata Rousey: “The baddest woman on the planet” chiude in poco tempo con l’Armbar su Ruby Riott, dopo uno sfoggio delle sue manovre.
Winners: Ronda Rousey & The Bella Twins via sottomissione.
Festeggiamenti, quindi, per le tre vincitrici… ma all’improvviso Nikki attacca Ronda! Nikki Bella aggredisce la campionessa alle spalle!
Ronda prova a reagire, dando la possibilità di poter contenere le gemelle, ma a lungo andare l’inferiorità numerica le è fatale: Nikki e Brie schiantano l’ex campionessa UFC contro gradoni e transenne per lasciarla, in seguito, esanime sul ring con la cintura sulla vita come una natura morta.
Non ce lo aspettavamo proprio: che cliffhanger, chiamate M. Night Shyamalan!
Abbassiamo il livello con l’immancabile spottone del Mixed Match Challange… che dico io, perlomeno, non si potrebbero variare i partecipanti?
3) Mixed tag team match: Team B’n’B* (Bayley & Bàlor) vs Team Mahalicia (Alicia & Jinder) w/ Sunil Singh (1,5 / 5)
Prima della pubblicità il booking WWE ci mostra, gentilmente, com’è facile passare dall’alloro massimo della compagnia a subire una Huracanrana da Bayley in circa un anno. Dopo il break commerciale, invece, non succede niente che non si sia già visto nelle scorse due settimane: solo che stavolta il buon Bàlor vince con il Coupe de Grace e mette fine a quest’agonia – una volta per tutte, forse?
Winners: Team B’n’B
(* riesco a pensare soltanto a Bad News Barrett; temo di avere un problema.)
Voliamo nello spogliatoio dei Dogs of War: un sovreccitato Dolph Ziggler traccia piani d’azione e trame di battaglia manco fosse Napoleone, finendo con l’irritare Drew McIntyre e, sopratutto, Braun Strowman. Lo scozzese ricorda a Dolph di essere l’anello debole – il pin decisivo a Super Show Down, infatti, se l’è beccato proprio lui… ma è Braun a sedare ogni possibile discussione tra i due “Velini”: stasera, tutti insieme, batteranno lo Shield… “e niente scuse”.
Intanto, con nonchalance, finiamo nell’orbita di Baron Corbin: il GM è intercettato da Heath Slater, il quale vorrebbe un’opportunità per qualificarsi alla WWE World Cup che si svolgerà a Crown Jewel (ne parliamo dopo, tranquilli): Baron lo liquida malamente, dirigendosi verso il ring.
Dopo un breve recap di ciò che è successo a inizio puntata, con la reunion della DX e la sfida lanciata ai Brothers of Destruction, torniamo sul quadrato con uno stuolo di incubi raccolti fra le quattro corde: è tempo di Global Battle Royal.
No, non preoccupatevi, Jeff Jarrett non ha acquistato un pezzo di show per i suoi malatissimi progetti corporativi: è un’idea di Baron Corbin, il quale permetterà al vincitore di questa battaglia reale di qualificarsi al tabellone della WWE World Cup per conto di Raw. Tale manifestazione si tratta di un mini-torneo a otto uomini (quattro per roster) che si terrà a Crown Jewel, la cui posta in palio… oddio, beh, è il titolo di MIGLIOR WRESTLER SULLA TERRA – ma non preoccupatevi, non partecipa Chris Jericho, quindi non conta.
Il nostro GM, intanto, è già sul ring per presentarci alcuni dei partecipanti (“[…] è come se Avengers e Justice League unissero le forze!”): ci sono un russo, un egiziano, il luchador presentato come “El hombre sin nombre”, un cuoco belga e, direttamente dalla Spagna, “El conquistador”. Paura, eh?
E non è finita qui: a rappresentare gli Stati Uniti… c’è proprio Baron Corbin!
4) Global Battle Royal: il vincitore si qualifica per la WWE World Cup di Crown Jewel. [non ci sarà voto, in quanto si tratta di un angle, ma simbolicamente cinque stelle].
Baron elimina uno dopo l’altro le atrocità presenti sul ring… tranne El Conquistador, che sta fuori dal ring a girarsi i pollici. Proprio quando pensa di aver vinto, Corbin nota l’atleta in completo e maschera dorati e fa per rincorrerlo… ma una volta sul ring, quest’ultimo connette un trio di German Suplex e addirittura una Olympic Slam!
Ma vuoi forse dirmi che…
El Conquistador elimina agilmente il GM di Raw e si qualifica per la Coppa del Mondo WWE!
Winner: El Conquistador.
Ma l’avrete sicuramente capito tutti, dai: è Kurt Angle!! Kurt Angle fa il suo ritorno a Raw! It’s true… it’s damn true!
L’ex GM di Raw viene anche fermato da Charly Caruso nel backstage per un’intervista e i complimenti di rito. Angle si limita a dire, ancora avvolto nel suo travestimento aureo, che tecnicamente è ancora in vacanza.
5) Single match: Ember Moon vs Nia Jax (1 / 5)
Incontro a caso per gente che non viene sfruttata: Nia domina in lungo e in largo grazie allo strapotere fisico, ma viene gabbata da Ember che lavora d’astuzia e blocca la samoana fuori dal ring quando il conto dell’arbitro è già a 9. Moon riesce a rientrare, mentre l’ex campionessa di Raw no: sorry, Nia.
Winner: Ember Moon via countout.
Dopo il match, abbraccio a centro ring tra le due: bene, passiamo oltre.
Ancora quote rosa per noi, perché è arrivato il momento del ritorno di Trish Stratus: la canadese, accompagnata da un bel pop, è pronta a confutare tutte le fandonie proferite da Alexa Bliss una settimana fa, ma è proprio la Goddess a interrompere l’epta-campionessa. Accompagnata da Mickie James, Alexa dice che ha avuto modo di seguire Trish lungo tutta la sua carriera… “e fai proprio schifo”, conclude, irridendo la Hall of Famer. “Ti è andata bene che io non ero nel business quando c’eri anche tu, perché altrimenti avresti vissuto nella mia ombra”: sono parole pesanti quelle della Bliss, che sembra anche raccogliere la sfida di Trish che le intima di salire proprio adesso sul ring… ma, una volta giunta al quadrato, Alexa cede la parola a Mickie James. “Sai bene che per te non capita niente di buono quando siamo a Chicago insieme”, insinua la ragazza di Richmond riferendosi al loro match titolato di Wrestlemania 22 – il pubblico coglie e apprezza.
L’ex campionessa TNA vuole alzare la posta in palio: che a WWE Evolution sia un tag team match allora, ma Trish farà meglio a trovarsi una partner.
La canadese non sembra spaventata… anzi, la decisione potrebbe essere estremamente facile: LITA!! La musica di Lita risuona a Chicago: Amy Dumas è a Raw!!
La sacerdotessa del Team X-Treme si lancia verso il quadrato e, insieme all’amica-nemica di sempre, fa piazza pulita di Alexa e Mickie accettando la sfida di quest’ultima: a Evolution sarà una questione a quattro, è garantito.
Promo video-registrato dello Shield, intanto: “Noi non siamo un’alleanza o un’amicizia… noi siamo fratellanza. Siamo i cattivi ragazzi, non ci fermiamo. Siamo l’unica costante… i mastini della giustizia. Siamo lo Shield: potete crederci”. Vintage il giusto, mi piace.
Intanto, potrebbe essere arrivata la parola “fine” su uno dei feud più entusiasmanti delle ultime settimane qui a Raw: il saltellante team di Chad Gable e Bobby Roode affronterà, una volta per tutte, la fazione dei #Draculosi formata da #Draculetto e dall’inarrestabile #Draculone, che prima del suono della campana ricorda ai due avversari la facilità con cui li ha sconfitti, in separata sede, nelle ultime due settimane.
6) Tag team match: Bobby Roode & Chad Gable vs #Draculosi (1,5 / 5)
I vampiri dominano la fase iniziale, ma qualcosa va storto quando #Draculetto pecca di sicurezza su Gable e permette a quest’ultimo di chiamare in causa Bobby Roode: il Glorioso connette qualche colpo e sembra poter chiamare la sua DDT per terminare il match, ma Gable si prende il cambio alle sue spalle e chiude la contesa con il meraviglioso Rolling Bridging German Suplex – senza suscitare, questa volta, un po’ di sdegno nel suo compagno…
Winners: Bobby Roode & Chad Gable via pinfall
…ma arrivano gli Authors of Pain!!!
Akam e Rezar atterrano prima l’incolpevole #Draculone, poi si dirigono sul ring e smantellano Roode e Gable con la Super Collider, posando sugli avversari divelti assistiti dal loro mini-me, Drake Maverick. Dominanti!
La regia, intanto, ci annuncia due match per Evolution: per una Lita che assisterà Trish nella sua battaglia contro Alexa Bliss e Mickie James (ufficiale il tag team match), c’è anche una Nikki Bella che affronterà Ronda Rousey con il titolo massimo di Raw in palio – Ronda’s gonna kiiiiill you, Ronda’s gonna kiiiiill you!
“Ladies and gentlemen, my name is Paul… Heyman!!”
Attenzione! L’avvocato più famoso del pro-wrestling (sorry Otunga) fa il suo ritorno a Chicago – città dove ha lasciato più di un ricordo. Il tutto si rivela essere una lode spassionata a Brock Lesnar, che ci viene ricordato pendente come una spada di Damocle sulle sorti del titolo Universale: Heyman è qui, infatti, per assistere al Main Event tra Shield e Dogs of War, mentre a Suplex City il buon Brock sta allenandosi per diventare sia campione UFC che campione WWE; praticamente una quest per essere il migliore di tutti i tempi.
Riferendosi, poi, ai futuri avversari di Brock a Crown Jewel… ora sia Roman che Braun fanno parte di una stable, ma Lesnar non è diventato Lesnar usando la parola “noi”. Il Conquistatore, la Bestia è tale perché pensa solo a se stessa… ma è lo Shield a interrompere Paul proprio mentre stava per dare il suo pronostico, gettandoci tutto d’un tratto nel clima del main event.
7) 6-men tag team match: The Shield vs Dogs of War (4 / 5)
Ritmi altissimi per questo re-match direttamente da Super Show Down, dove i mastini hanno avuto la meglio: iniziano Drew McIntyre da una parte e Dean Ambrose dall’altra, che non si risparmiano certamente.
Vi invito a recuperare perlomeno gli highlights di un incontro che, nella sua totalità, è stato altamente godibile: molti i momenti spettacolari, su tutti il doppio Suicide Dive di Seth e Dean seguito da una Plancha mozzafiato di Roman che non lascia vincitori né vinti, ma è molto interessante anche l’aspetto psicologico della contesa… poiché, ad un certo punto, ci sono forti frizioni tra Dolph, Braun e Drew!! Il leader dei Dogs of War, infatti, sembra prendersela un po’ troppo oltre il dovuto con il biondo, causando le ire dello Scottish Psychopath: i due colossi si guardano duramente negli occhi a vicenda, con Drew che ha la meglio e fa capire a Braun che non è il momento di rompere le righe ed accusarsi.
Proprio McIntyre è l’uomo legale e si trova a battagliare con un motivatissimo Dean Ambrose, proprio come all’inizio del match, ed è dopo una serie di (s)fortunati eventi che nemmeno Lemony Snicket che si scioglie il nodo del vincitore: dopo che gli scontri fra le due fazioni si consumano fuori dal ring con una Spear di Reigns su Strowman, fra le corde Ambrose non si avvede dell’incombente Claymore caricata da Drew che fornisce la vittoria ai Dogs of War e infligge allo Shield una sconfitta che, nei match 3 vs 3, non si verificava da tantissimo tempo.
Winners: Dogs of War via pinfall.
I tre heel se ne vanno festanti, con Drew che alza al cielo entrambe le cinture dei campioni di coppia in un pieno delirio egomaniaco… mentre, sul ring, Dean Ambrose non la prende bene e abbandona Seth e Roman a meditare sulla sconfitta, dirigendosi negli spogliatoi senza guardarsi indietro.
Su queste immagini di tensione si conclude l’odierna puntata di Monday Night Raw: volete sapere che cosa succederà poi?
Vi toccherà tornare su Zona Wrestling… ed io sarò lieto di raccontarvelo!
Vostro,
Paolo.