Buongiorno, raggi di sole!
Dopo un viaggio nell’Oltretomba degli esami che nemmeno Orfeo ed Enea, ecco di nuovo qui il vostro Paolo Palermo – pronto più che mai a raccontarvi di questa puntata di Monday Night Raw che ci sorprende in diretta dalla patria del jazz, New Orleans!
Dopo un dovuto momento di gloria per Renee Young, prima donna a diventare commentatrice full time di uno show WWE, ecco arrivare “I Velini” Dolph e Drew – freschi campioni di coppia – presto raggiunti dal poco inquietante Braun Strowman.
Il drappello di heel che già settimana scorsa aveva aiutato i cattivoni a mettere fuori gioco lo Shield fa anch’esso il suo ingresso, posizionandosi intorno al ring. La parola spetta a Dolph, che più volte si lancia in un “Ve l’avevo detto”, per poi continuare: “C’è un solo modo per descrivere cosa abbiamo fatto allo Shield settimana scorsa”.
“Ci siamo seduti sulle loro carcasse sanguinanti”, aggiunge Strowman. Drew McIntyre, allora, ci mostra un video recap dei succitati eventi. Dopo un momento di beatitudine generale, è ancora Braun a parlare: “Reigns ha il titolo perché è un codardo e non sa fare le cose da solo… ma puoi tenerti i tuoi mastini della giustizia; io ho i miei cani da battaglia” dice, riferendosi ai Velini che sorridono al suo fianco.
DZ, da oratore consumato, apostrofa allora gli heel accorsi ancora una volta in soccorso dei Dogs Of War settimana scorsa: “Siete ammirabili. Vi siete schierati contro lo Shield, combattendo per voi stessi”. Drew procede poi a minacciare il B-Team, che ha invocato stasera la sua clausola di rematch titolato, promettendo di smantellare sia Curtis che Bo.
“…e questo è nulla in confronto a quello che farò quando metterò le mani addosso a Roman Reigns ad Hell in a Cell!”, chiosa Braun.
Nemmeno il tempo di esultare che una “Sierra, Hotel…” si sente già in sottofondo. Poi le chitarre. Poi, eccoli lì: Rollins, Ambrose e Reigns sono in mezzo al pubblico, come ci hanno sempre abituati, e non ci pensano due volte a sferrare un attacco kamikaze contro TUTTI gli heel presenti a bordo ring. Roman usa la potenza, Rollins le sue tecniche aeree, mentre Dean Ambrose… ha una sacca ripiena di mazze di legno!!
La scheggia impazzita ne porge una a ogni suo compagno, ed ecco che lo Shield comincia a divertirsi per davvero con i poveri malcapitati – tra cui, vuoi per karma o per causalità, Jinder Mahal – mentre Strowman e i Velini battono in ritirata, sorpresi.
Vintage Shield!
La regia ci mostra alcune delle portate principali di stasera: Alexa Bliss e Mickie James sfideranno Ronda Rousey e Natalya in un tag team match, mentre l’immenso Triple H avrà qualcosa di nuovo da dirci riguardo il suo “Last time ever” contro Undertaker… sopratutto adesso che anche Shawn Michaels è stato tirato in mezzo.
Precedentemente, però, vediamo cosa è successo alle prezzemolose Bella Twins: le due Divas hanno trovato il proprio spogliatoio vandalizzato da quelle sante della Riott Squad; per questo veniamo a scoprire che stasera ci sarà una sfida tutto pepe e niente meritocrazia tra Nikki Bella e Ruby Riott.
Intanto, lo Shield sta battibeccando con alcuni membri del corpo di polizia di New Orleans. Il diverbio è sedato dal General Manager Baron Corbin, il quale ricorda gli “episodi legali” di settimana scorsa e intima allo Shield di placarsi, poiché se dovessero intervenire ancora una volta nel corso della serata per portare del caos, Rollins verrebbe privato del titolo e sarebbero tutti e tre mandati in gattabuia. I tre mastini, molto reticenti, depongono l’ascia di guerra e se ne vanno con aria di sfida.
1) Nikki Bella w/ Brie Bella vs Ruby Riott w/ Liv Morgan, Sarah Logan (2 / 5)
Le headlocks si moltiplicano come funghi a settembre, mentre Ruby non riesce a gestire un vantaggio ottenuto poco dopo la canonica fase di studio e logoramento. Nikki riesce invece a connettere una Spinebuster e un Beautiful Disaster: in entrambi i casi è soltanto due. Ruby non sta con le mani in mano e risponde con una specie di Reverse STO: anche qui niente conto di tre. Rubina nostra prova allora a connettere il suo patentato Riott Kick, ma Nikki è brava ad evitare – per un attimo ho temuto la STF di Cena – e a connettere la sua decisiva Rack Attack 2.0 mentre Brie impedisce a Liv e Sarah di intervenire.
Winner: Nikki Bella via pinfall.
Dopo un toccante e divertente promo sulla Connor’s Cure (dove un tenero Big Show compare sullo stage insieme ad alcuni ragazzi e bambini, fornendoci anche un discorso motivazionale molto bello), è il momento del fan service più spietato con un recap del (magistrale) promo tra Undertaker e Shawn Michaels di settimana scorsa.
Ci viene ricordato che HHH sarà qui a breve, ma prima tocca agli Authors of Pain targati Drake Maverick, i quali affronteranno un temibile duo di jobbers locali che rispondono al nome di Robby (?) Ace e Nathan Bradley.
2) Authors of Pain w/ Drake Maverick vs 2 local jobbers (s.v.)
Bla bla bla, Super Collider, Drake sembra una action figure di Paul London coi capelli tinti, braccia alzate e avanti i prossimi.
Winners: Authors of Pain.
Segue un promo sulla faida tra Jeff Hardy e Randy Orton, al quale succede l’arrivo di una limousine nell’area parcheggi: Triple H, sempre più calato nel ruolo “padre nascosto di Tommaso Ciampa”, è qui.
The Game prende posto al centro del ring: parla di previsioni, mostra un sondaggio che indica come i fan vedano favorito l’Undertaker in quel di Super Showdown a Melbourne… ma lui si concentrerà sulla previsione che ha dato Shawn Michaels. Ovviamente, ci spiega Hunter, poiché quel pronostico ha indispettito Taker: questo crea un sentimento rabbioso in Triple H; sembra quasi che il Becchino abbia perso rispetto per se stesso. “La verità”, ci dice l’Assassino Cerebrale, “è una sola. I match contro di me hanno logorato ‘Taker. Non c’è più una streak, non c’è più niente di mistico: ora è soltanto una reputazione. Gli incontri contro me e Shawn sono stati gli ultimi, grandi momenti di Undertaker. Per questo a Melbourne, con l’ultimo briciolo di rispetto che mi è rimasto per te, ti sconfiggerò” conclude HHH rivolgendosi direttamente al Phenom, con il promo che viene chiuso da un’inquadratura intensissima sullo sguardo del COO. Wow.
Con i brividi a fior di pelle, la regia ci annuncia la presenza di Mick Foley stasera: c’è da festeggiare (paradossalmente) la ricorrenza dell’Hell in a Cell contro Undertaker a King of the Ring 1998.
Intanto, Dolph e Drew sono sull’apron: i Velini difenderanno i loro titoli proprio adesso. Gli avversari… beh, li conoscete: B-TEAM! B-TEAM! GO, GO, GO!
3) Tag Team Championship match: Dolph Ziggler & Drew McIntyre (c) vs The B-Team (2,5 / 5)
Match dal ritmo coinvolgente fin da subito, con DZ che finisce presto vittima degli attacchi in combo degli ex campioni – che non sono mai risultati così credibili come oggi, ve lo giuro. Drew deve addirittura intervenire per concedere un break a Dolph, il quale riesce a dare il cambio al “velino moro” che uccide il momentum degli sfidanti. Lo scozzese chiama ancora in causa Dolph, assieme al quale assesta una doppietta di Superkick+Inverted Alabama Slam che potrebbe portare alla vittoria… ma Dallas interviene e salva il soldato Axel!
Il figlio di Mr. Perfect ha una reazione e scaraventa Dolph contro il paletto con un Rocket Launcher, riuscendo a trovare lo spazio per l’hot tag a Bo Dallas: l’ex NXT Champion va vicino al conto di tre con astuzia, ma Drew interviene ancora e crea l’occasione per la famigerata combinazione di Zig Zag e Claymore… nulla da fare per il B-Team.
Winners (#AndStill): Dolph Ziggler & Drew McIntyre.
ATTENZIONE!
Nemmeno il tempo di esultare ed ecco accorrere Seth Rollins e Dean Ambrose, che attaccano i campioni mettendoli in fuga. Baron Corbin li aveva avvertiti: quali saranno le ripercussioni adesso, per lo Shield?
Riceviamo la risposta subito dopo la pubblicità: Ambrose e Rollins stanno disquisendo con Baron Corbin, il quale è pronto a scatenare su di loro le più brutte conseguenze… ma Rollins ha qualcosa da ridire. “Hai parlato di Shield”, dice l’Architetto in soldoni, “e noi siamo soltanto Seth e Dean. Non puoi arrestarci”. Ambrose se la ride, mentre la situazione si ribalta: è Rollins adesso ad accusare Corbin, per l’assalto ingiustificato di tutto il roster subito dallo Shield settimana scorsa. A questo proposito, i due terzi dello Scudo chiamano a sé lo sceriffo di New Orleans… il quale, mi pare di aver capito, ha un qualche rapporto di comodo con Ambrose (difatti sulla targhetta del poliziotto compare scritto “G. Ambrose”): Corbin si calma e convoca Seth a discorso privato, mentre Ambrose e lo sceriffo escono dall’ufficio di Baron. Rollins li raggiunge poco dopo e, insieme all’amico, si congeda dallo sceriffo – con Ricamino desideroso di informare il pubblico ufficiale che lo richiamerà se dovesse finire in galera di nuovo.
Sul quadrato, intanto, è il momento di Kevin Owens: il suo avversario è Tyler Breeze.
4) Kevin Owens vs Tyler Breeze (s.v)
Il match non comincia nemmeno: Kevin attacca Prince Pretty e lo schianta con una Powerbomb sull’apron ring. Successivamente, ecco un microfono per KO: “Due settimane fa avevo detto basta, ma Baron Corbin mi ha chiamato subito e mi ha chiesto di restare, perché è l’unico che capisce il mio valore. Gli ho detto che ero d’accordo, ma a una sola condizione: voglio essere libero di fare quello che mi pare, quando mi pare”.
Kevin comincia allora a parlare di Lashley, affibbiandogli la colpa di aver infortunato Sami Zayn: Owens promette di vendicarsi, assicurando i fan che Raw è ancora il Kevin Owens Show e che, per la sola colpa di Lashley, ci saranno soltanto “anarchia, agonia e distruzione”.
Per stemperare gli animi, ecco un tag team match: Bobby Roode e il suo nuovo partner, Chad “MAGNIFICO” Gable, affronteranno ancora una volta gli Ascension.
5) Tag team match: Bobby Roode & Chad Gable vs Ascension (1,5 / 5)
Gable ci mostra che qualcosa non funziona nel mondo quando porta Viktor a Suplex City in modo magistrale e pulitissimo: vi ricordo che lo spazio televisivo dato a questo fenomeno è probabilmente dovuto soltanto a un turn heel di Roode, quarantenne, mentre Gable ha nove anni in meno e ha una classe infinitamente più sopraffina.
I due neo-partners, comunque, se la vedono dura ma riescono a strappare la vittoria… con un misfatto: Gable si prende il tag quando Roode stava per connettere la Glorious DDT, va con il suo Rolling Bridging German Suplex e ottiene il conto di tre.
Winners: Bobby Roode & Chad Gable via pinfall.
I due festeggiano come se nulla fosse, con Bobby che non sembra infastidito dall’esuberanza del giovane partner.
Nel backstage, intanto, i Dogs of War sono nell’ufficio di Baron Corbin: Dolph e Drew si lamentano per l’attacco subito da Rollins ed Ambrose, invitando il GM a prendere dei provvedimenti… ma, di tutta risposta, Baron dice ai Velini che difenderanno i loro titoli ad Hell in a Cell proprio contro Seth e Dean!
I due campioni protestano, ma Baron riesce a calmarli e a motivarli… mentre Braun, estemporaneamente, esce dall’ufficio perché… “Vado a caccia di Grandi Cani”.
Oh-oh.
Il prossimo match, invece, era già stato annunciato precedentemente: Alexa Bliss e Mickie James, accompagnate da Alicia Fox, affronteranno il duo della maestra Natalya e dell’allieva-campionessa “Rowdy” Ronda Rousey!!
6) Tag team match: Ronda Rousey & Natalya vs Alexa Bliss & Mickie James w/ Alicia Fox (2 / 5)
Alexa e Natalya cominciano a scambiarsi colpi al centro del ring, con la Regina di Cuori che chiama rapidamente in causa Ronda Rousey: Alexa, di tutta risposta, concede il cambio repentinamente a una spaurita Mickie: Ronda ha vita abbastanza facile e gioca di coppia con Natalya, ma Alexa riesce poi a rientrare in causa e prova addirittura l’Armbar su Natalya provocando apertamente Ronda… e c’è addirittura una sberla della Goddess!
Ronda è infuriata: rincorre l’ex campionessa di Raw e Smackdown fino a connettere su di lei, con l’ausilio di Natalya, la patentata Hart Attack… pubblico in visibilio!
Al rientro della pubblicità, Nattie è vittima delle rivali: solo dopo una lunga resistenza Ronda è chiamata all’azione con l’hot tag, ma la campionessa viene intrappolata da Alexa e Mickie e colpita ripetutamente al costato.
Con grande fatica, Rousey riesce a reagire e a chiudere rapidamente la contesa con la sua Armbar – quella originale – che fa cedere in tempo zero Mickie James.
Winners: Ronda Rousey & Natalya via sottomissione.
Alexa, però, attacca Ronda durante i festeggiamenti con un ulteriore colpo al costato, lasciando la campionessa dolorante.
Pillole dal backstage:
– Elias sta avendo un incontro ravvicinato del peggior tipo con un caffè imbevibile, mentre Braun Strowman compare urlando il nome di Reigns e scaraventando contro un muro un impotente inserviente;
– Ronda Rousey viene intervistata, visibilmente indebolita dall’assalto mirato di Alexa, dicendo che sarà presente a Hell in a Cell anche se dovesse essere acciaccata. “Io non ho mai saltato un incontro”, dice Ronda, “perché anche da infortunata sono la migliore!”… e se ne va, arrabbiata e determinata a vendicarsi.
Elias, intanto, prende spazio sul ring: il suo solito promo è interrotto, stavolta, da Mick Foley – BANG BANG!
L’uomo davanti al quale si piega pure il filo spinato dice di apprezzare la musica di Elias, ma afferma anche di non considerarlo una brava persona. Il Drifter vuole allora concedere una pillola di sincerità a Foley: da bambino guardò l’Hell in a Cell tra Foley e Undertaker, pregò che Mick non si alzasse… ma si alzò. Poi, venne lanciato giù un’altra volta: quello è il passato, mentre Elias stesso è il futuro.
Foley glissa e dice che è qui per parlare dell’Hell in a Cell… ma non quello del passato, nossignore, quello di domenica!
Mick rivela di aver chiamato Stephanie McMahon per avere un ruolo ben preciso, un ruolo che gli è stato assegnato: “Voglio sentirmi come quella sera in cui sono quasi morto!!”, dice l’Hardcore Legend.
Con tanta flemma, Mick Foley ci informa che sarà l’arbitro speciale del Main Event di Hell in a Cell tra Braun Strowman e Roman Reigns, valido per il titolo Universale!!!!
Il pubblico, spiazzato, applaude. Elias intima a Foley di chiudere la bocca; il Babbo Natale con la camicia da boscaiolo però gli risponde che Stephanie gli ha anche permesso di indire un match per stasera: la musica di Finn Bàlor risuona; sarà lui l’avversario di Elias.
7) Single match: Elias vs Finn Bàlor (2 / 5)
Elias fa valere la predominanza fisica, mettendo sotto qualsiasi reazione di Bàlor con mosse di sottomissione o di medio impatto. Elias decide allora di passare alle maniere (più) forti: un suplex e una powerbomb non bastano per il conto di tre, lasciando quindi spazio alla troppa foga del chitarrista… il quale rimane vittima della reazione rapida e incontrollabile di Bàlor, che però viene sedata e quasi trasformata in un Superplex. Elias e Finn lottano dove osano le aquile, ma l’irlandese riesce a scacciare l’avversario dal nido del cuculo: tenta il Coupe de Grace… cannato; Elias prova la Drift Away… ma ecco il roll-up repentino di Finn! One, two, three: game, set, match.
Winner: Finn Bàlor via pinfall.
Un promo pre-registrato vede l’accostamento di Lio Rush a Bobby Lashley, quasi come se il minuto atleta di 205 Live fosse una sorta di coach motivazionale per il sempiterno Tartufone. L’interazione tra i due viene interrotta dal ritorno al live: Braun Strowman chiede candidamente alla bella Charly Caruso dove si trovi Roman Reigns. L’intervistatrice suggerisce a Braun di andare a chiamarlo sul ring: il Mostro non ci pensa due volte.
(ATTENZIONE: una grafica ci informa che The Undertaker sarà a Raw prossima settimana!!)
Braun Strowman si palesa quindi sul quadrato urlando il nome di Roman, dicendo che non può proprio aspettare: “Affrontami da uomo, Roman”, dice Braun. Ma il Mastino non compare.
“Sei terrorizzato”, chiosa Strowman, “ma domenica non potrai scappare dalla cella infernale”. Braun ne ha anche per Foley: “Sarà meglio per te non esagerare Mick, perché quello che ti ha fatto Undertaker vent’anni fa sembrerà niente in confronto a quello che ti farò io!”.
Roman Reigns, intanto, si presenta sullo stage con la sua cintura!!!
I due eterni avversari combattono e combattono sulla rampa, ma è Braun ad avere la meglio: il Mostro vuole schiantare Reigns sul tavolo dei commentatori, ma forse si distrae quel troppo che basta per consentire a Roman di reagire, caricarsi Strowman sulle spalle e connettere con un mastodontico Samoan Drop da sopra il tavolo di commento verso lo stage… che collassa!!
Roman e Braun aprono un buco sullo stage!!
A risalire dagli inferi, proprio come gli Enea ed Orfeo che vi narravo ironicamente ad inizio report, è Roman Reigns: la puntata pre-HIAC si conclude con il campione trionfante su ciò che resta dello stage, mentre Strowman è KO.
Su queste immagini si conclude questa puntata di Raw: ci vedremo settimana prossima con tutti gli sviluppi dopo Hell in a Cell… arrivederci, amiche ed amici!
Paolo.