Signore e signori, benvenuti a una delle puntate storicamente più attese di Monday Night Raw: qui è Paolo Palermo per voi; direttamente da quel di Phoenix, dove dalle ceneri della Royal Rumble arderà il cammino che porta direttamente a Wrestlemania!
Abbiamo tantissima carne al fuoco, ma cominciamo nel modo più sicuro possibile: BURN IT DOWN!
Seth Rollins fa il suo ingresso e la Fenice è in fiamme: l’Architetto ha trionfato su altri ventinove uomini, portandosi a casa la Royal Rumble 2019 e la possibilità , come sappiamo, di sfidare un campione massimo a propria discrezione in quel di Wrestlemania.
Seth, visibilmente emozionato, dice che l’aveva promesso la scorsa settimana: avrebbe vinto e così è stato. Si era ripromesso di non indicare il logo di Wrestlemania nel caso, ma è uno sfizio che voleva togliersi da quando era bambino, perciò…
Dopo averlo fatto, senza nascondere un sorriso, Seth passa ad indicare le sue possibilità di scelta: “Probabilmente è una delle decisioni più dure della mia vita”, ragiona l’ex campione Intercontinentale mentre parla di Brock Lesnar e Daniel Bryan… ma i Motorhead risuonano nell’arena, scandendo l’ingresso di Triple H e accompagnandolo verso il ring.
Seth è quantomeno sorpreso, ma il COO non lascia spazio a dubbi: è lì per godersi il successo del suo figlioccio, sottolineando come un mese fa l’avesse sfidato a tirare fuori il vero Seth Rollins e gongolando sul vederlo lì, vincitore di un match che è stato pensato per tirare fuori il meglio dai lottatori… “Ma ora devi prendere una decisione“, suggerisce Hunter a Seth, “perché sia Brock che Daniel sono qui stasera, e tu mi devi comunicare chi vuoi prendere a calci nel culo”, conclude.
Mentre il pubblico suggerisce in modo pacato il nome di Lesnar (cori “slay the beast“), ad interrompere il quadretto arriva Dean Ambrose: la scheggia impazzita intima a Seth di non fidarsi di Triple H, poiché a differenza propria non ha mai creduto nell’Architetto. HHH ha una breve schermaglia con Ambrose, visto che gli chiede di ricordare in che circostanze abbia tradito i suoi ex fratelli, ma Ricamino risponde di non immischiarsi in discorsi che non lo riguardano.
“Tutto mi riguarda qui dentro”, chiosa allora HHH. Dean incassa e sfida Rollins, reo di non averlo mai battuto, ma prima chiede al Triplo se per fare il match si debba chiedere il permesso a Vince…
1) Single match: Dean Ambrose vs Seth Rollins (3 / 5)
La solita performance sostanziosa di Seth Rollins in un match settimanale di Raw – motivo per cui ci auguriamo di vederlo campione al più presto. All’inizio c’è spazio per il grande dinamismo dell’Architetto, che più volte mette in difficoltà l’ex partner colpendolo anche con un braccio teso in springboard; Dean recupera un po’ di terreno con una tirata di capelli e alcune tecniche di logoramento, ma è impossibile tenere fermo Seth Rollins: tripletta di Suicide Dive, poi una Frog Splash a vuoto e uno schienamento repentino di Ambrose, ma è solo due! Seth si riprende in fretta: una serie di manovre portano ben presto alla Curb Stomp decisiva.
Winner: Seth Rollins via pinfall.
Dopo il match, Dean Ambrose è seduto sul ring ed è in procinto di parlare; viene interrotto però da Nia Jax, mattatrice (nel bene o nel male) della scorsa Rumble, accompagnata dalla fedele Tamina mentre la regia premia i prossimi venturi WWE Women’s Tag Team Championship. Nia arriva sul ring e si libera di Ambrose attaccandolo alle spalle: tocca alle donne ora, con un tag team match che vedrà le vincitrici qualificarsi per l’Elimination Chamber che assegna i titoli di categoria. Le avversarie delle samoane sono Mickie James e la rientrante Alexa Bliss.
2) Women’s Tag Team Championship qualifiying match: Nia Jax & Tamina Snuka vs Alexa Bliss & Mickie James (1,5 / 5)
Possono poco o niente Alexa e Mickie contro le due gigantesse, favorite numero uno sulla carta alla rincorsa titolata: ci provano in ogni modo, ma un Samoan Drop di Nia che colpisce simultaneamente le due sfidanti è decisivo per lo schienamento, al quale Mickie James non può opporsi.
Winners: Nia Jax & Tamina via pinfall. Nia e Tamina si qualificano per l’Elimination Chamber.
Sappiamo, intanto, che Kurt Angle affronterà  Baron Corbin tra poco: l’eroe olimpico ha voluto questo match per vendicarsi dell’ex collega, che gli è costato il posto da GM di Raw.
3) Single match: Kurt Angle vs Baron Corbin (2 / 5)
Breve promo prima del match: Corbin dice che è colpa dei fan se Angle crede di poter ancora combattere, ma la medaglia d’oro lo colpisce subito per farlo tacere.
Kurt sopperisce all’età con la tecnica e riesce a mettere sotto Corbin, il quale trova spazio per reagire ma viene colpito dal triplo German Suplex di Kurt: solo due. Baron resiste a una Angle Slam e riesce a divincolarsi dall’Angle Lock, colpendo poi l’avversario con la Deep Six e ottenendo, un po’ a sorpresa, il conto di tre.
Winner: Baron Corbin via pinfall.
Non pago, c’è anche una End Of Days per Angle: emblematico, poiché dopo la prestazione incolore alla Rumble e le recenti sconfitte i giorni di Kurt sembrano essere davvero finiti… mentre Corbin persegue il suo processo di rinascita (ricordiamo che ha anche eliminato Aleister Black dalla Rumble!!).
Finn Bà lor, inquadrato dolorante nelle retrovie, fa il suo ingresso sul ring zoppicante e affaticato. Oltre alla sconfitta per sottomissione, venuta dopo un match combattuto e avvincente, l’irlandese ha dovuto patire lo sfogo post match di Lesnar, il quale ha voluto infierire sullo sfidante appena annientato. Finn ripercorre questi passi con la voce tentennante, causa il dolore, ma vuole dirci che non è qui a piangersi addosso: ora anche Brock Lesnar crede in Finn Bà lor; questo il motivo del suo duro attacco a fine incontro. L’Intercontinental Champion Bobby Lashley accorre, accompagnato dal solito Lio Rush, il quale sottolinea come sia una follia anche solo pensare di dare una title shot a Bà lor, “che non resisterebbe neanche lontanamente se dovesse affrontare MY MAN… LASHLEY”, dice ancora il membro di 205 Live. Finn ha ancora la flemma per scherzare: “Ieri sera ho combattuto contro Brock Lesnar per un tempo sicuramente maggiore di quello passato da Bobby nella Royal Rumble”, evidenzia Finn, facendo riferimento alla rapida eliminazione di Lashley avvenuta nel corso della rissa reale. Bobby la prende sul personale e schianta Bà lor con tre Spinebuster modificate, posando sulla sua carcassa con il titolo Intercontinentale bene in vista.
4) Tag team match: Curt Hawkins & Zack Ryder vs The Revival (1 / 5)
Reunion confermata per Curt e Zack; gli ex Major Brothers (poi Edgeheads) fanno il loro ingresso con la musica di Ryder e il titantron condiviso. Ma hanno vita breve contro i Revival: una Shatter Machine sul povero Hawkins è decisiva per il conto di tre.
Winners: The Revival via pinfall.
Nel backstage viene intercettato il WWE Champion, Daniel Bryan, accompagnato dal suo nuovo amico poco rassicurante, Eric Rowan: l’ecologico campione dice che avrebbe battuto tranquillamente AJ Styles anche senza l’aiuto di Rowan, poi passa a Seth Rollins e annuncia che metterà fine ai suoi sogni già stasera, se dovesse scegliere lui per Wrestlemania…
…ma sappiamo tutti che non sarà così, vero?
Tocca ad Elias ora, che aspetta sul ring con le luci abbassate e la sua chitarra: promo coerente con il percorso creativo di chi ha magicamente turnato heel la sera prima senza un motivo apparente, poi solita manfrina… ma arriva Jeff Jarrett!! Anzi, come dice lui: “J-E-double F, J-A-double R-e-double T”; accolto dall’ovazione del pubblico. A lui, già protagonista di un siparietto con il Drifter alla Rumble, si aggiunge anche “Road Dogg” Jessie James (con tanto di maglietta “The Man” griffata Becky Lynch): anche lui fa l’apetta dello spelling e, insieme a Jeff, si mette a cantare la splendida “With my baby tonight” sulla strada verso il ring – ed io sono contento, perché adoro quella canzone. Mentre prego con tutto me stesso che Renée Young smetta di cantare, Elias fracassa una chitarra prima sulla schiena di Road Dogg, poi su quella di Jarrett – dopo che quest’ultimo aveva provato un minimo di reazione, finendo con l’essere colpito da un low blow. Tutto molto casuale, però va bene.
PILLOLE DAL BACKSTAGE:
– Dana Brooke rassicura Natalya in vista del loro match contro la Riott Squad che determinerà un altro team per l’Elimination Chamber dedicata ai titoli di coppia femminili. Nattie è scettica (e anche stanca, vista la grande e protratta performance alla Rumble), ma Dana è certa: “Sono meglio di Ember Moon e anche di te”. Non proprio lo spirito giusto.
– Mojo Rawley sta parlando allo specchio, vestito interamente di nero e con una faccia molto truce. Il suo è un discorso motivazionale vecchio stampo, di quelli che “adesso cambierà qualcosa”. A me è venuto in mente soltanto Marcus Louis di NXT, quello che aveva perso i capelli contro Enzo Amore. Non so se sia un bel modo di partire, Mogio…
5) Women’s Tag Team Championship qualifying match: Riott Squad (Liv Morgan & Sarah Logan w/ Ruby Riott) vs Dana Brooke & Natalya (1 / 5)
Non benissimo Dana e Nattie: quest’ultima fa tutto il possibile per tenere su la baracca, ma anche quando arriva il momento della Sharpshooter la compagna è fuori dai giochi. La superiorità numerica consente alle due rappresentanti della Squad di buggerare Natalya e vendicarsi delle molteplici eliminazioni alla Rumble, con un roll-up scolastico di Liv Morgan per il conto di tre vincente.
Winners: The Riott Squad. Liv e Sarah (e Ruby?) si qualificano per l’Elimination Chamber.
Avevo sempre visto Sarah e Ruby come le “titolari” del gruppo; vedremo chi entrerà nella gabbia fra un mesetto.
Sempre quote rosa per noi: è il momento di “Rowdy” Ronda Rousey, la quale ci ha promesso una Open Challenge per il suo Raw Women’s Championship… ma la stronza più cattiva del globo terracqueo vuole parlare. Un anno fa indicava il simbolo di Wrestlemania, mentre un anno dopo difende con successo il titolo massimo di categoria ed è appena uscita dalla sfida più grande della sua carriera in WWE finora – si riferisce, ovviamente, a Sasha Banks, sconfitta da Ronda alla Rumble dopo un match durissimo e una Piper’s Pit. Il pubblico, però, immerge Rousey nei fischi e chiama a gran nome Becky Lynch, vincitrice della sua Rumble… ma non appena Ronda comincia a parlare di lei, Bayley fa il suo ingresso e sfida la campionessa rispondendo alla sua Open Challenge. L’incontro si farà adesso!
6) Raw Women’s Championship match: Ronda Rousey (c) vs Bayley (3 / 5)
Altra grande performance di Ronda, con il booking team che si è finalmente ricordato che anche Bayley è una lottatrice di wrestling: scambio di Armbar per cominciare, con la ragazza abbracciatutti che cerca compulsivamente le corde e poi colpisce Ronda lavorando sulla sua gamba sinistra, non propriamente al meglio.
Rousey lavora di forza e assesta qualche colpo, ma Bayley riesce ad intrappolare la campionessa in una presa articolare al ginocchio dalla quale Ronda esce solo trascinando se stessa e l’avversaria fuori dal ring: qui l’ex campionessa di NXT accumula ulteriore vantaggio e va con il suo Elbow Drop in omaggio a Randy Savage… e poi la Bank Statement!
Ronda resiste stoicamente, cerca le corde e sfrutta un rimasuglio di energia per trovare quel tanto che basta di spazio per applicare l’Armbar: Bayley cede in tempo zero.
Winner (#AndStill): Ronda Rousey via submission.
Ronda Rousey stringe la mano all’avversaria sconfitta, ma tutto a un tratto suona una musica nell’arena…Â Â BECKY LYNCH!
“The Man” è a Raw! Il pubblico è in visibilio.
L’Irish Rattlesnake (oh sì, l’ho detto) sale fin sopra il quadrato zoppicando e si trova faccia a faccia con Ronda: il momento di cui nessuno sapeva avere il bisogno è dietro l’angolo.
“Sono tornata a Raw”, dice Becky, “perché dopo l’ultima volta che ci sono stata non ti sei fatta più vedere per dimostrarmi quanto c’è di vero dietro la ‘baddest woman on the planet’, quindi ti mostro che non sei affatto la dura che credi”. Becky prende tempo e gioca con le reazioni del pubblico, poi va dritta al punto: “Seth Rollins avrà molto a cui pensare, io no: scelgo te, Ronda“.
Il pubblico esplode, Ronda chiede il microfono: “Io e te non siamo della stessa pasta. L’anno scorso a Wrestlemania io ho fatto il miglior match della serata, mentre tu eri nel pre-show. Sei ‘The Man’ da due mesi, io sono Ronda Rousey da anni: ti prenderò a calci nel culo”, chiude l’ex campionessa UFC.
Oh, godere.
Seth Rollins viene colto titubante nel backstage; lo avvicina Braun Strowman (che tra poco avrà un match contro Drew McIntyre), il quale si congratula con Seth per la vittoria della Rumble (avvenuta eliminando proprio il Mostro per ultimo) e si raccomanda con lui di “fare la scelta giusta”… okay?
7) Single match: Braun Strowman vs Drew McIntyre [s.v.]
L’incontro era partito da relativamente poco tempo quando Baron Corbin, in una replica dell’aggressione perpetrata a Strowman a novembre, interviene causando la squalifica di Drew e, assieme allo scozzese, attacca brutalmente Braun schiantandolo sui gradoni d’acciaio adiacenti il ring con una Double Chokeslam, arrivata in seguito a una Claymore outta nowhere del meraviglioso McIntyre.
Incontro “senza voto” perché sono veramente curioso di vedere una contesa fra i due, perciò trovo ingiusto “giudicare” questi pochi minuti congeniali a un angle venuto subito dopo. Ci saranno tempi migliori…
Winner: Braun Strowman via DQ.
Brock Lesnar, intanto, fa il suo ingresso sul ring quando doveva essere annunciato Seth Rollins. La Bestia, tramite le parole di Paul Heyman, lascia trasparire il concetto: c’è solo una sfida disponibile – ossia quella con Daniel Bryan – perché andare contro Lesnar è prepararsi per una guerra che può finire in un modo soltanto.
Il “BURN IT DOWN” di Rollins lacera le parole dell’avvocato di Brock; Seth Rollins è sul ring e va faccia a faccia con Lesnar… e lo colpisce!
Emblematico Rollins: questa è la sua scelta; affronterà Brock Lesnar a Wrestlemania… ma la Bestia è fuori dalla grazia di Dio e colpisce il futuro sfidante con una cinquina di F5, infierendo ogni volta che Rollins sembri dare ancora un segno di vita.
La puntata si conclude sullo sguardo fiero, ferito e forse preoccupato dell’Architetto, mentre Brock se ne va con la cintura.
Noi ci vediamo settimana prossima amici, cercate di non mancare: la Road To Wrestlemania è appena cominciata.
PP.