Io credo che adesso Chris Jericho sia la colonna portante Raw e della WWE in assoluto. Questo non significa che si tratta del migliore wrestler, vuol dire che in questo stint il suo ruolo è diventato chiave per il recente risveglio di Raw. Sarebbe da incoscienti non dare il giusto merito al lavoro di Y2J.
Si potrebbe obiettare che ha perso lo smalto dei tempi belli, che l’ultima faida rilevante è stata quella contro CM Punk e che adesso non riesce a portare a casa decentemente un match hardcore, che è come sbagliare una rete a porta vuota, ma nonostante questi dubbi, la WWE ha messo al centro il vecchio leone Chris Jericho.
Credetemi, non è il caso del trattamento sulla falsa riga dei Dudley Boyz, ovvero prendere espertissimi lottatori che facciano da chioccia per i giovani e per avere un ruolo di professori sul campo, questo caso è lievemente diverso. All’inizio degli anni duemila, la WWF che vedeva nel main event Austin, Rock e HHH, mise al centro dello show Eddie Guerrero e Chris Benoit, ex WCW, a fare spessore, a spostare la lancetta degli show verso la qualità in-ring altissima che sapevano garantire.
Ecco io credo che il Jericho versione 2016, sia un punto di incontro tra questi due esempi. Un punto di incontro che non passerà alla storia, ma che adesso serve come un difensore esperto nel mercato di riparazione per una squadra che deve salvarsi. Perché questo Jericho è brutto, sporco e cattivo ma serve moltissimo.
Alcune volte riesce a lavorare bene, vedi la faida con AJ Styles, perché in quel caso metteva sul piatto il suo starpower piuttosto che altre abilità, altre volte un po’ meno bene vedi Dean Ambrose, altre volte così e così come con Big Cass e altre non poteva cavare il sangue dalle rape come Apollo Crews, che in WWE non avrà un gran futuro.
Sostanzialmente il percorso del 2016 ha visto Y2J con un ruolo di rilievo, che se paragonato al Jericho di dieci anni fa sarebbe fallimentare, adesso con le dovute giustificazioni del caso possiamo essere mediamente soddisfatti.
La recente faida con Dean Ambrose ha mostrato alcuni limiti oggettivi durante il match, che sono stati causati da fattori esterni, forse è la perfetta fotografia di quella che è la situazione attuale del canadese. Un lottatore su cui ricadono le speranze e le aspettative per ciò che ha saputo mostrarci in carriera. Per quanto mi riguarda mi permetto di suggerirvi, se non lo avete fatto, di vedere quel Capolavoro, con la C maiuscola, che ha regalato alla storia della disciplina a Wrestlemania XIX contro Shawn Michaels, da apici di quel livello è difficile anche solo accettare il fatto che possa invecchiare. Quello che può mettere sul piatto adesso è la storia, il carisma e una capacità stellare di interagire con il pubblico che nella NXT Generation possiamo facilmente intravedere nei soli Kevin Owens e Seth Rollins.
Certamente come i Dudley, anche Jericho può ricoprire il ruolo di maestro sul ring, la differenza sta nel peso dell’investimento che la WWE valuta; se i tag team sono relativamente importanti, i lottatori singoli sono la priorità assoluta per la compagnia. Capite quanto decisivo e importante diventa il ruolo per cui è stato scelto Jericho, a più riprese.
C’è di meglio adesso a disposizione? Forse c’è un certo Miz che sta facendo miracoli, toccando vette forse mai raggiunte in carriera; se per un certo periodo è stato vitale “Indyzzare” la WWE, adesso siamo in una fase opposta, per dare senso a tutto e a molti non è il caso di disdegnare la fase di “WWEizzare” chi viene da dalle indipendenti, perché a conti fatti, il main roster non è NXT.
Raw is Jericho
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