Gennaio, per ogni appassionato di wrestling che si rispetti, è da sempre sinonimo di Royal Rumble. Chi sono i papabili per la vittoria finale? Più verosimile di una “voce di mercato”, ecco a voi l’editoriale odierno.

Reigns o Bryan. Bryan o Reigns. Il dubbio amletico è attuale, presente e concreto: chi sarà a prevalere? L’aver annunciato con congruo anticipo il rientro di Bryan è un segnale per poter recuperare il momentum che lo stesso beniamino barbuto aveva l’anno scorso in questo periodo, oppure un semplice quanto inopportuno swerve per sorprendere il mondo con un’improbabile sorpresa?

Prima dell’ottimo Raw di due settimane fa, la voce era unanime: Roman Reigns era l’indiscusso predestinato. La canzoncina la conosciamo tutti oramai: look, carisma, omone che piace etc. etc. Tutto sembrava scritto per poter creare, a WMXXXI, l’erede legittimo ma non naturale di Cena, che avrebbe capitalizzato sull’inarrestabile Lesnar (oppure sullo stesso Cena) vincendo il titolo e laureandosi comenext guy, come suggerito in modo neanche troppo sottile dalla nuova intro di Raw, che ha visto Reigns scalzare per la prima volta Cena da un qualsivoglia piedistallo. Eppure qualcosa non va.

Le ovazioni per Reigns, in molte arene, lasciano sempre più spazio ai gridolini isterici ed eccitati delle ragazze presenti. La sua capacità microfonica, esposta dalle settimanali interviste con l’ottima Renee Young, risulta essere più artificiale dell’aroma fragoloso delle Big Babol. E proprio quando la speranza sembrava essere perduta, ecco sopraggiungere l’alba…radiosa, calda, dotata di un’invidiabile barba castana e di una compulsiva tendenza ad indicare il tetto con i due indici.

Bryan nella Rumble pone la WWE dinnanzi ad un bivio: rettificare la scelta scellerata dell’anno precedente, consegnandogli una vittoria legittima dal sapore di redenzione, oppure ripetere lo stesso canovaccio dell’anno scorso, facendo vincere non il meritevole ma il predestinato, creando così in men che non si dica un heel da far invidia a Mangiafuoco in Pinocchio, in caso di vittoria del Samoano. Cercate di proiettarvi mentalmente: Bryan, Reigns, Wyatt e Rusev (?) sono ai quattro angoli del ring e si guardano in cagnesco nella più classica ed efficace delle scene da Rumble. Double Team dei face su Rusev: il bulgaro è fuori, con la divina Lana che sbraita sull’apron. Wyatt viene colpito prima da un ginocchio volante di Bryan, poi dalla spear di Reigns, prima di lasciare il ring venendo spedito fuori dal Samoano. Restano i due favoriti, come ampiamente prevedibile. I due hanno 4 minuti di lottato, si scazzottano al di la delle tre corde e dopo mazzate da orbi…Bryan va fuori e Reigns è acclamato come Tony Stark nella scena iniziale di Iron Man 2. Se vi aspettate applausi, coriandoli e commozione per il Super-Samoan (scusa Mark Hunt), siete fuori strada.

Il pubblico ha fatto capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che il next guy, almeno per un po’, dovrà essere Bryan anche alla luce del pessimo anno che si è lasciato alle spalle. Perché DB è over con TUTTO il pubblico, non con la parte smart come può esserlo Cesaro o con quella mark come Reigns: in questo momento storico l’unica, reale alternativa a Cena è Daniel Bryan, punto e basta. E l’inserimento di Rollins all’interno del match Titolato alla Rumble è, a mio avviso, un chiaro segnale in tal senso.

Inizialmente la WWE si era messa in una condizione scomoda: in vista di Wrestlemania sia Lesnar che Cena necessitano di arrivare intonsi nella loro solidità, dunque sarebbe stato difficile non danneggiare almeno uno di loro in virtù del fatto che un finale sporco, già adottato qualche mese fa, non sarebbe stato una soluzione percorribile. Ed ecco che l’inserimento di Rollins, come destinatario quasi predestinato per il pin finale, arriva puntuale come i mandarini a Natale.

Escludiamo a priori una sua vittoria, alla luce della caratura dei suoi due rivali e considerato il fatto che l’essere possessore della valigetta, da sempre, è visto in modo erroneo come una perenne sanatoria ex post per qualsiasi job concesso. Le alternative sono due: Cena che fa cedere Rollins in barba a tutti gli heel del mondo oppure Lesnar, dopo una presunta alleanza con l’Authority, decide di annichilire il suo gioiellino vendicandosi della curbstomp subita a Night Of Champions, offesa lasciata correre in modo troppo indolore considerato il personaggio interpretato da Brock. E reputo la seconda ipotesi come decisamente più probabile, percorribile e logica visto che spianerebbe la strada per un ottimo Lesnar Vs Bryan a Wrestlemania, la cui storia si dovrebbe scrivere praticamente da sola.

La prima ipotesi, invece, sembrerebbe indicare più una vittoria di Reigns alla Rumble: lo scenario di Cena che concede il job al suo successore è qualcosa di abbastanza indigesto nella sua spietata logicità, tuttavia piacerebbe tanto, ma proprio tanto ai piani alti della Federazione. A questa miriade di ipotesi, inoltre, vi sono due variabili che potrebbero sconvolgere tutta la Road to Wrestlemania.

La prima variabile sono gli “outsiders” licenziati da HHH: Ziggler, Rowan e Ryback. Questi tre Babyface potrebbero fare il loro ingresso nella Rumble, “sponsorizzati” da un potere ignoto e superiore all’Authority (Vince) creando scompiglio e rimescolando tutte le carte del mazzo, oppure potrebbero interferire nel main event, sia a favore di Rollins (turnando dunque heel per riacquisire il proprio lavoro) sia beneficiando Cena, causa involontaria della loro dipartita ma pur sempre il loro Capitano.

L’altra scheggia impazzita è Randy Orton, che dovrebbe tornare come babyface proprio in prossimità della Rumble. Anche la Vipera, neanche a dirlo, potrebbe essere decisivo nel main event costando la vittoria a Rollins, oppure potrebbe intervenire nella Rumble rompendo le delicate uova nei panieri di Bryan e Reigns: certo è che avrà un ruolo abbastanza prominente in prossimità dell’inizio della Road to Wrestlemania, rinverdito sia dalla lunga assenza che dalla nuova linfa attinta dal recente turn.

Tante ipotesi in vista della Rissa Reale dunque, che resta in modo indiscusso il gimmick match più semplice ed efficace di tutti i tempi per tempismo, posta in gioco e speculazioni annesse, che poi sono la cosa più bella ed interessante di questo improbabile gioco di previsioni.

E secondo voi chi indicherà, trionfante, il logo “Wrestlemania XXXI” il 25 Gennaio?

Danilo