A ben vedere, lo show giallo ha, nelle ultime settimane, rivoluzionato la sua schiera di campioni.
Invero, nel giro di poche puntate, molti dei regni che sembravano intramontabili sono giunti ad una conclusione, per certi versi, inaspettata.

Si è cominciato, in quel di Stand&Delivery, dai titoli massimi maschili e femminili.
Se, da una parte, si è trattato di una conferma (la sconfitta di Balor a favore di Kross era nell’aria), dall’altra, si è stati di fronte ad un cambio che, per certi versi, è apparso meno sicuro.
La Gonzàlez, infatti, per quanto sia il prototipo di wrestler femminile che più pare piacere alla WWE, è, indubbiamente, un rischio maggiore rispetto alla, ben più rodata e navigata, Io Shirai.

Parimenti dicasi per il giovane due degli MSK (emmessekappa per gli amici), ai quali HHH ha affidato la rifondazione della categoria di coppia, in precedenza fiore all’occhiello dello show giallo-nero e, ancora, per il colossale Bronson Reed, campione nord americano di freschissima incoronazione.

Anche il titolo pesi leggeri non è stato immune da questa carneficina di campioni, con Escobar, fino ad allora solido leader della divisione, costretto ad abdicare, ritengo in maniera definitiva, in favore di KUSHIDA.


Vi è da chiedersi, dunque, quale possa essere lo scopo di tutti questi cambiamenti.


Ora, al netto di una ciclicità tipica della disciplina, ritengo verosimile che la federazione abbia voluto sparigliare un po’ le carte, al fine di ricollocare gli ex campioni all’interno in posizioni diverse dalla card.

Pensiamo, ad esempio, al buon Johnny Wrestling, finora snaturatosi in un ruolo da heel atipico, potrebbe essere destinato, insieme alla sua famiglia disfunzionale (a.k.a. i The Way), verso lidi diversi.
Gargano, infatti, è quel tipo di lottatore che, per storia, attitudine e recente passato, potrebbe sia puntare al titolo di Kross e sia, perché no, al titolo di Kushida.
Certo, è inutile nascondere il fatto che la seconda opzione sarebbe un declassamento per il buon Gionni, ma, è altrettanto vero che lo scontro con il campione giapponese potrebbe offrire a noi spettatori degli incontri assai interessanti, anche dal punto di vista della costruzione della rivalità.

Sempre restando in tema titolo pesi leggeri, per il campione si potrebbe prospettare all’orizzonte anche uno scontro con Scott, neo leader della nuova stable (per nulla razzista…) degli Hit Row.
Kushida versus Scott sembra essere uno scontro già scritto, che potrebbe permettere al fu Killshot di tirare fuori la sua anima più sanguinaria e violenta sul ring.

Per Escobar, invece, si potrebbero aprire le porte del titolo Nord Americano, al fine di offrire al buon Bronson, che mi pare comunque avere vita breve, un nuovo pericoloso avversario.
Anche se con lui, visto il suo indubbio talento e una maggiore propensione verso il pubblico americano, si potrebbe ipotizzare una chiamata nel main roster, magari per il dopo Summerslam.
Dopotutto, la WWE è da sempre alla ricerca del Sacro Graal, ossia di un wrestler latino in grado di prendere il posto di Eddie e Rey nel cuore dei fan e del pubblico ispanico.

Come mio solito, lascio a voi l’ultima parola.
Claudio