La famosa Women’s Evolution ha radicalmente cambiato l’approccio della WWE agli incontri delle sue lottatrici, con l’abbandono del termine Divas, la creazione di personaggi e storie sempre più appassionanti, cercando inoltre negli anni di portare sullo stesso livello il roster maschile e femminile. Il tutto ha portato a match con minutaggi più elevati, anche a seguito del grande lavoro nel settore di sviluppo, in quel del Performance Center, che negli ultimi anni ha partorito vere e proprie star. Ma c’è stato un tempo, fino ad una decina di anni fa, dove purtroppo il wrestling femminile (in WWE) era definito in maniera molto subdola una “pausa bagno” all’interno di uno show.

Road Dogg ha cambiato idea sul wrestling femminile grazie ad Emma e Paige, le sue parole

Road Dogg, leggendario membro dei New Age Outlaws e della DX, nel 2014 si affacciava ai nuovi ruoli di produttore e writer per la WWE, rendendosi subito conto di come il vento stesse cambiando dietro alla situazione del roster femminile. Nonostante ciò il cambio di opinione su di loro (in maniera positiva) è arrivato solamente quando ha visto Paige (Saraya in AEW) ed Emma sul ring. Uccidendo la vena di “sessismo” che lo stesso Road Dogg ha affermato di aver avuto per molti anni.

Ero un grande fan di Paige, guardare lei ed Emma sul ring la prima volta mi ha fatto capire molte cose. Non so, forse era solo sessismo ma non sono mai stato fan del wrestling femminile. Quando le ho viste lottare, però, con gli sforzi, l’atletismo, la psicologia che ci hanno messo… ha totalmente cambiato la mia opinione su di loro”.

Road Dogg ha poi affermato come sia stato lui a proporre l’ormai ex Paige come General Manager di Smackdown nel 2018, perché si sentiva che l’inglese dovesse continuare ad apparire in TV, nonostante l’infortunio che all’epoca si pensasse potesse aver chiuso la sua carriera per sempre (così fortunatamente non è stato): “Sono un suo fan, mi ripeto. Penso sia una grande wrestler, bravissima al microfono. Le parlai e ci credei, aveva tutto per essere una General Manager credibile”.