Nell’ultimo episodio di “1 Of A Kind”, Rob Van Dam ha parlato di quando lavorava durante la PG Era della WWE, e di come si sia fatto influenzare dalla essa e da altro ancora.
Le parole di RVD
Sull’lavorare nella PG Era della WWE, Rob Van Dam ha detto: “Non ero molto a mio agio durante quel periodo, e forse mi sentivo come se avessi delle manette ai polsi più strette di quanto in realtà non fosse. Potrebbe essere questo ad avermi influenzato. Perché molte persone, ed anche i fan, avrebbero potuto pensare ‘Non ti lasciano essere l’RVD della ECW. Non ti lasciano fare nulla di ciò che sai fare’. Ed io poi pensavo ‘Beh, ho solo tre minuti e mezzo per il mio incontro e, le sedie sono legali qui’. Quindi ovviamente non avrei potuto ottenere lo stesso RVD”
Sul suo approccio, RVD ha ribadito: “Tutto ciò che riguardava l’ECW era diverso, ma penso che tutto sia iniziato con il fatto che, per quanto riguarda il mio approccio al match, le mie sensazioni, il mio ritmo, qualsiasi cosa, non avessi pensieri sul tempo che avevo a disposizione. Pensavo tipo ‘Adesso camminerò un po’ nel ring, forse rotolerò sotto la corda e andrò a fare qualche pollice in su a qualche fan o qualcosa del genere. Mi prenderò il mio tempo, esalterò tutti e poi tornerò nel backstage. Ok, ora sono pronto’. Con la WWE invece, sembrava che l’intero programma riguardasse la diretta TV e fare tutto entro un certo tempo limite. Entro quel traguardo finale.“