Poco tempo fa Rob Van Dam ha fatto il suo trionfante ritorno sui ring di IMPACT Wrestling insieme agli amici di una vita Sabu e Tommy Dreamer, lottando alcuni incontri estremi in cui ha mostrato di non aver perso del tutto lo smalto di un tempo. Van Dam è sempre stato considerato un innovatore e un esperto del wrestling estremo, pronto a mettere a repentaglio la propria salute per intrattenere il pubblico.
L’ex campione ECW ha rilasciato una lunga intervista per l’Unsactioned Podcast, durante la quale ha ha toccato diversi temi, parlando del suo primo stint nell’allora TNA e di cosa si provi quando si subisce una commozione cerebrale. Relativamente a questo ultimo punto, è stato chiesto a RVD della controversa sediata in testa sferrata da Shawn Spears a Cody Rhodes.
“Non sentivo parlare di una sediata in testa da tempo, sin da quando la WWE le aveva abolite nel 2007. Tutte le federazioni seguono l’esempio della WWE, ma nelle indipendenti ognuno si comporta come preferisce. Per me nessuno costringe i lottatori a subire sediate in testa, sono loro stessi a volerlo. I lottatori sono artisti e se vogliono contribuire così allo show, beh non mi oppongo. Ma voglio che conoscano le possibili conseguenze”.