La Ring Of Honor è tornata forte a far sentire la propria voce. Col pubblico attorno al ring dopo più di un anno, ha messo in scena il ppv “Best In The World“, che ha regalato davvero graditissime sorprese. E soprattutto diversi cambi titolati che hanno cambiato la fisionomia del roster e le sue gerarchie. Cinque infatti sono stati i titoli in palio, tre invece i nuovi campioni, in alcuni casi anche abbastanza interessanti e imprevedibili. Di seguito quel che è successo nei match del main eventing.

Bandido ce l’ha fatta, ha detronizzato Rush!

Rush pareva destinato ad un regno ancora duraturo e invece la lunga rincorsa di Bandido è valsa a qualcosa. Il messicano ha superato il collega al termine di un match spettacolare, molto bello e combattuto. Decisivo un roll-up, ma come si dice sempre: conta il risultato, non come ci arrivi.

Violence Unlimited sul trono della categoria di coppia

L’avevano promesso e alla fine ci sono riusciti: Homicide e Chris Dickinson, membri della stable Violence Unlimited, hanno superato Jonathan Gresham e Rhett Titus conquistando così i titoli di coppia. Un match durissimo, hardcore, pieno di prese e di capovolgimenti di fronte risolto da Homicide con la sua mossa finale. Di seguito un momento del match e i festeggiamenti:

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.