Ha fatto recentemente scalpore e il giro del mondo del wrestling a livello globale la notizia secondo cui Vince McMahon avrebbe intimato, alle proprie superstar, la chiusura dei propri canali social privati (come, ad esempio, Twitch e Cameo); questa, però, non è l’unica delle stranezze “social” notate recentemente, specie da alcune ex superstar della WWE. Spesso e volentieri, la WWE, in TV come su Twitter, si è privata di nominare/citare/mostrare superstar con cui hanno avuto un bel rapporto ma con cui hanno smesso di lavorare. Una ex superstar che ha subito questo trattamento è Rusev, che in una delle sue ultime stream ha avuto durissime parole per questa linea sulle politiche social presa dalla WWE.
Mancanza di professionalità?
Queste le parole di Miro/Rusev su Twitch a riguardo: “Penso sia una delle cose meno professionali, più stupide e di poca classe che si possa fare. Penso che sia davvero, davvero stupido, perché non lavoro più per la WWE, ma ricevo ancora, e direttamente da loro, gli stipendi e i guadagni per il mio merchandise WWE che viene ancora venduto. Per carità, non sono nemmeno morto, quindi perché non dovresti taggarmi nei tuoi post che mi riguardano? Perché dovresti fare così? Sto solo cercando di capire, perché non sto nemmeno lavorando altrove come nella TNA, e in quel caso capirei il perché non vorresti pubblicizzarmi. Io sono ancora senza lavoro, però, dunque non ci arrivo”.