Quando Rush sbarcò per la prima volta in America, si disse che le sue capacità erano superiori ai contesti in cui doveva combattere. Così superiori che la WWE, su suggerimento di Andrade, arrivò a volerlo con sé, ma questi rifiutò per restare fedele alla CMLL e alla sua identità. Poi successe di tutto: uscì dalla federazione messicana, vinse il titolo mondiale della ROH, visse diverse situazioni personali poco piacevoli (come il problema di salute che ne ha messo a repentaglio persino la vita).

Andrade lo ha richiamato con sé in AEW. È stato una scialuppa di salvataggio in uno stint che non è mai decollato, e per il quale il messicano poco ha fatto per farlo decollare. Siamo davanti ad un wrestler che non sembra voler far fare un sensibile salto di qualità alla sua carriera, per il quale è difficile trovare persino una collocazione. Continuando con questo passo pigro, neppure la WWE può essere una salvezza. Spesso infatti la riuscita di un personaggio dipende dall’impegno di chi lo interpreta.

In team con Rush però sta riprendendo quota. E visto che tornerà la Facciòn Ingobernable, avrà più chance di farsi notare per le sue indubbie capacità sul ring. Ma c’è un problema: al suo fianco Rush sta correndo molto molto velocemente.

Non ha ancora parlato, ma con le sue prestazioni Rush ha stregato il pubblico. Non si può restare indifferente alla sua presenza sin dall’ingresso. Poi sul ring sembra essere tornato il fenomeno della CMLL: potente, prestante, violento, atletico, spettacolare, indomito. Il fratello bravo di quello che in ROH si perdeva in match bookati in modo caotico e senza alcun senso logico.

Rush è sia la salvezza che un problema per Andrade, ho detto. Perché tra un anno, in sede di trattative, la AEW dovrà decidere che fare col marito di Charlotte. Potrebbe liberarsene senza troppi rimpianti. Anche perché avrebbe in casa il sostituto perfetto, più adatto al contesto, più voglioso di performare. E Rush, in attesa di quella data, ha già iniziato a correre. Chissà se Andrade riuscirà a stargli dietro. Per ora sembra difficile.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.