Il week end appena trascorso ci ha consegnato un nuovo evento targato Impact Wrestling, parliamo di Sacrifice, storico show che arriva alla sua dodicesima edizione dove tanto è stato messo in ballo e altrettanto si è mosso in direzioni molto particolari. Tutti i titoli erano in palio assieme a match che hanno portato avanti le storyline correnti, con poche sorprese rispetto ai match più importanti. Tutto ciò che analizzeremo tra poco è stato fatto in vista di Rebellion previsto tra un paio di settimane, dove probabilmente assisteremo ad una cosa che potrebbe far storcere il naso di tutti. Prima di arrivare al momento più caldo della serata, vediamo cosa è successo agli altri titoli e quasi potrebbero essere dato che due sono quattro hanno cambiato possessori.

Le prime a diversi difendere sono state le Fire N’ Flava, prime campionesse di coppia da quando i titoli sono stati reintegrati arrivate alla seconda difesa, questa volta però contro Jordynne Grace e Jazz. Ovviamente con una storyline costruita giusto per poter arrivare con un minimo di giustificazione a questo match, non ci si aspettava niente di più di un buon match, infatti così è stato. Jordynne gode di un ottimo status, e una sua sconfitta, anche se non diretta, è il giusto job per dare credibilità alle due ragazze su cui la federazione sembra voglia puntare. Per Rebellion, data la quasi imminenza, prevedo una storyline simile che possa aiutarle ulteriormente a costruirsi e a fare lo stesso con le cinture.

La prima sorpresa della serata è arrivata nel match per il titolo X-Division, con TJP arrivato ormai a diversi mesi di regno, impegnato a difendersi dall’assalto di un Ace Austin in cerca di riscossa dopo un 2020 abbastanza piatto, e così stato. Infatti ha vinto, riconquistando un titolo a cui lui ha dato tantissimo due anni fa e la cosa è stata leggermente inaspettata perchè la storyline che ha visto i due arrivare a Sacrifice è stata piuttosto semplice senza far pensare troppo ad un cambio titolato. Il suo nome è giusto per un cambio, anche se ci ha un po’ fatto capire il risultato del main event della serata, perchè ha tutte le abilitò necessarie per arrivare al ppv e ridare lustro ad una cintura che era diventata anonima negli ultimi mesi. Se si procederà come nel 2019 si prevedono segmenti interessanti e match altrettanto belli.

Il risultato più ovvio della serata è stato quello del match con in palio il titolo Knockouts dove la campionessa Deonna Purrazzo si è ritrovata a difenderla contro ODB. I segmenti e il match di questo show di cui è stata protagonista l’avversaria della Virtuosa sono stati più un premio per il suo ”contributo” negli anni che qualcosa che potesse far pensare ad un cambio titolato. Per Deonna l’incognita Rebellion è forte, ulteriore avversaria di transizione o è giunto il momento di Jordynne Grace?

Il momento particolare è arrivato nel main event, con Rich Swann che vince il match con i titoli Impact e TNA in palio e consueta la possibilità di sfidare Kenny Omega a Rebellion. Fin qui tutto bene, anche se ancora non capisco il motivo per cui Moose non viene fatto uomo di punta, il problema però sarà proprio al ppv, perchè il match che lo vedrà impegnato contro il campione AEW ha in palio le cinture di entrambe le federazioni e senza farci troppi giri di parole potremmo assistere ad un fatto importante, e non credo basti la reputazione che può avere Rich Swann e senza dubbio Tony Khan non lascerebbe il titolo della propria federazione nelle mani di un lottatore di Impact. Mi viene da pensare che il tutto si risolva con una squalifica, e forse lo spero anche, perchè non so cosa possa succedere da una situazione in cui una federazione viene battuta da un’altra.