E’ stato giusto oggi riportato, nel bel mezzo della burrascosa e agghiacciante situazione sugli abusi sessuali che sta sconvolgendo il mondo del pro-wrestling e il conseguente movimento #SpeakingOut, come Sammy Guevara, giovane stella della All Elite Wrestling, abbia usato parole sconsiderate nei confronti di Sasha Banks nel 2016, durante un podcast di commento a Raw. Dopo essere stato messo in causa da numerose superstar della WWE e non, Guevara ha rotto il silenzio, e non solo lui.
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Sul personale Twitter, infatti, la metà de “Le Sex Gods” ha voluto, ufficialmente, porre le sue scuse per quella che è stata un’azione sconsiderata e stupida da parte sua. Guevara ha scritto (qui sotto potete trovare il suo tweet): “Ho fatto cose stupide, inappropriate ed estremamente offensive nel mio passato. Nella mia mente idiota, ho pensato fosse divertente usare parole e termini che, in realtà, rappresentano l’orrore e il dolore. Sono davvero dispiaciuto per le mie parole e azioni offensive, non mi perdonerò mai”.
La stessa persona messa in causa dalle affermazioni e parole usate da Guevara, Sasha Banks, ha da poco risposto alle ufficiali scuse da lui pubblicate, con un post sul personale Twitter (di seguito il tweet), in cui si è firmata, data la situazione alquanto seria, col suo vero nome: Mercedes Varnado. The Boss sembrerebbe aver chiarito la questione direttamente con Guevara, ma il post vuole, giustamente, anche essere un ulteriore invito, per tutti quanti, a non prendere la questione, e la stessa parola “stupro”, sottogamba e per scherzo. Queste sono le parole usate da Sasha Banks:
“Ho parlato prima con Sammy, si è scusato e abbiamo avuto una discussione aperta. Parole come quelle usate da parte sua, siano esse a mo’ di scherzo o meno, non hanno assolutamente nessuna ragione di esistere nella nostra società! Non perdono o tollero questo tipo di comportamento. Quello che, per una persona, può semplicemente essere un piccolo commento marginale, può avere un grosso impatto nella vita di una persona e può mandare un messaggio sbagliato. Dobbiamo essere responsabili per le parole che usiamo e le azioni fatte, e spero che questa situazione glielo abbia fatto capire. Spero che, da questo momento in poi, per ottenere una crescita e un cambiamento nella nostra comunità, potremo avere la possibilità di mantenere attive queste conversazioni. Nessuna persona, uomo, donna o bambino, dovrebbe mai essere sottoposta ad un sentimento di paura o a qualsiasi tipo di ambiente poco sicuro. Dobbiamo fare di meglio non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future.”