Sasha Banks è indubbiamente una delle maggiori fautrici delle rivoluzione che ha riguardato il wrestling femminile negli ultimi anni. E’ stata protagonista di grandi match, dapprima ad NXT e poi nel main roster. Dopo un periodo di assenza e l’estromissione dalla card di Summerslam, Sasha è tornata in pianta stabile negli show WWE ed ora è impegnata in un feud con Shotzi, fresca di turn heel. Parlando ai microfoni del podcast di Kurt Angle, “The Boss” ha rivelato una curiosità inerente al periodo di allenamento trascorso al Performance Center. Come da lei stessa spiegato, si è trattato di un periodo tutt’altro che facile.

“Io volevo essere una wrestler”

Ospite del podcast “The Kurt Angle Show”, condotto dall’eroe olimpico, Sasha Banks ha parlato del periodo di allenamenti e preparazione trascorso al WWE Performance Center rivelando come le fosse stato richiesto di lottare come una “Diva”. La “politica” riguardante la divisione femminile sarebbe poi cambiata solamente più avanti. Ecco le sue parole: “E’ stata dura. All’epoca non volevano che ci allenassimo come facevano gli uomini. Ci dissero di allenarci e lottare come delle ‘Diva’. Non avevamo idea di cosa volesse dire e nemmeno ce lo spiegarono. Semplicemente ci dissero ‘Ehi niente stricking, non fate questo e non fate quello’. Noi però volevamo fare wrestling. Eravamo decise. Oltre agli allenamenti c’erano i live event. Aiutavamo anche a montare il ring, mettevamo i poster nelle varie città per pubblicizzare gli eventi. Non è stato semplice. Ogni giorno era un sacrificio. Forse solo la domenica potevo staccare un po’, anche se poi non è che mi ripossassi molto dovendo prepararmi psicologicamente ai successivi giorni”.