I debutti in AEW sono tanti e hanno fatto sempre discutere molto, solitamente in senso positivo, ma l’arrivo del gigante indiano Satnam Singh ha suscitato diverse reazioni negative per la gestione del suo angle di debutto, al punto da portare Tony Khan a fare un “mea culpa”. L’AEW continua comunque a puntare su Singh e cercherà di sfruttare al massimo la possibilità di sfruttare il suo nome per inserirsi a pieno nel mercato indiano.
In WWE uno dei tanti
Satnam Singh è stato intervistato da Ruby Arora, ha raccontato del suo tryout con la WWE nel 2017 e ha spiegato le ragioni della sua firma con la AEW. “Ho fatto dei provini con la WWE e mi è piaciuto davvero tanto. Anche la AEW però mi è piaciuta. La AEW è tipo, nuova di zecca. C’è solo da un paio d’anni, giusto? È tanta roba. Ho pensato che se fossi andato in AEW sarei stato il primo di nuovo. Primo wrestler dall’India, farò ancora la storia per l’India, in AEW.”
Proseguendo ha parlato della situazione in WWE, dove non sarebbe stato “unico”. “Se fossi andato in WWE sarebbe stato fantastico, ma perchè fantastico? Perchè lì ci sono già altre persone indiane, hanno già wrestler indiani. Perché invece non andare a cominciare lì dove non ci sono ragazzi indiani e creare di nuovo la storia dopo essere arrivato lì? Non per me, per i lottatori indiani. Per tutti!”
Nel 2017 non ero pronto”
“Non ero pronto allora (dopo i tryout del 2017). Pensai che il basket fosse la cosa migliore per me e quindi decisi di aspettare perchè all’inizio la mia attenzione era tutta sul basket (fu scelto al draft NBA dai Dallas Mavericks). Quando ho deciso di lasciare la pallacanestro, ho pensato che il wrestling fosse la scelta migliore. Perchè il wrestling è molto popolare in India. Ecco perché ho firmato con la AEW… sì, ero interessato al wrestling fin dall’inizio. Quando ho iniziato a giocare a basket, ho pensato tra me e me che se avessi avuto l’opportunità di entrare nel mondo del wrestling, l’avrei fatto.”