La scorsa settimana, colto da una punta di nostalgia, mi sono abbandonato alla scrittura di un articolo sull’ei fu Lucha Underground. Ovviamente, quando si scrive si pensa e ripensa ai concetti ed avvenimenti prima di buttarli giù carta (seppur digitale), dunque mi sono tornati alla mente i match di Pentagon Jr/Dark, quelli di Rey Phoenix, Mil Muertes, Matanza Cueto e Prince Puma. Giá, il lottatore con la maschera da Giaguaro che ha combattuto il primo main event della prima puntata dello show contro Johnny Mundo, uno dei pochissimi casi di babyface di punta con annesso manager (uno strepitoso Konnan) e senza timore di smentita la stella maggiormente luminosa del tempio prima della straordinaria (ed inaspettata) ascesa di Pentagon come antieroe. Prince Puma era un idolo, un’icona, un semidio del tempio amato da tutti.
Tolta la maschera, lasciati passare un paio di anni e facendo ritornare il Principe alla sua precedente identità, quella di Ricochet, cosa resta? Per la WWE, almeno al momento, un jobber neanche troppo di lusso. Lo squash subito in Arabia Saudita è stato qualcosa di assolutamente inaspettato ed inutile, così come la sconfitta pulita contro Riddick Moss in quel di RAW, dove Ricochet ha dimostrato di essere incapace di conquistare un Titolo detenuto nientepopodimenoché da Babbo Natale. Si può cadere più in basso di così? Certo che si, dunque è meglio non sfidare la malvagità creativa di Vince McMahon.
La “gimmick” degli squash subiti da Lesnar è qualcosa di oramai consolidato per certi versi: John Cena, Randy Orton qualche anno fa e di recente Kofi Kingston e Ricochet. La giustificazione fornita dagli ottusangoli, dunque, potrebbe essere “beh, Cena ed Orton hanno subito degli squash da Lesnar perché non potrebbero Kofi e Ricochet”? E´presto detto.
Mentre i primi tutto sommato possono permettersi una sconfitta contro Lesnar, per quanto eclatante e netta, godendo di uno status leggendario, Kofi e Ricochet (seppur differenti tra loro come starpower) potrebbero avere delle difficoltá in più´. Partiamo proprio dall’esponente del New Day.
La straordinaria cavalcata di Kofi Kingston, culminata con un giro titolato durato ben sei mesi, è stata completamente obliterata, ed in modo pressoché immediato lo stesso Kofi è passato dall’essere un main eventer “fatto” ad un upper midcarder da tag team, esattamente il suo precedente spot. I benefici del suo giro Titolato non hanno avuto il benché minimo riflesso sul suo status attuale, non mi sembra azzardato dire che se uno spettatore si fosse assentato dagli show televisivi da marzo ad ottobre 2019 non avrebbe minimamente contezza della straordinaria stori di Kofi, perno emozionale della scorsa edizione di Wrestlemania, altrimenti piuttosto scialba. Il regno di Kofi è stato cancellato dal nulla della Storia Infinita. Veniamo dunque al caso Ricochet.
Dotato di meritatissima fama nelle Indy, a Lucha Underground questo performer ha avuto la sua definitiva consacrazione: al fine di ovviare la sua (quasi) totale incapacità microfonica, gli fu affidato un manager coi fiocchi, in grado di portarlo brevemente allo status di top face grazie anche all’incredibile carisma ed atletismo che questo atleta mostra “bell to bell”. Anche ad NXT, invero, i segmenti parlati sono stati davvero ridotti al minimo: ció che ha fatto emergere in modo prepotente questo performer sono stati i suoi fantastici match, su tutti quello contro Dream e quelli in coppia con Aleister Black contro i Viking Raiders. Pur tuttavia, nel main roster tutto ció non è bastato.
L’esposizione di Ricochet come performer non può essere limitata a match di 6/9 minuti nelle migliori delle ipotesi con annesse interviste live backstage: non è in questo modo in cui la stella di questo agile trentunenne possa brillare radiosa. Per forza di cose, dunque, il booking team (o forse solo lo stesso VKM) ha deciso che questo performer andasse squashato, distrutto, danneggiato oltre ogni logica comprensione, quasi come se il suo brand non fosse una proprietá della WWE stessa. Visto come un agnellino dato in pasto al grande, famelico lupo in quel di Super Showdown, la sconfitta pulita contro un signor nessuno come Riddick Moss (performer sotto contratto da ben 6 anni che non ha trovato mai grande spazio neanche ad NXT) ha assolutamente ridimensionato il suo giá precario status. Una scelta che fatico a capire.
Generalmente, anche la sua precedente gestione non mi stava entusiasmando. La WWE, quando si parla di “wrestler piccoli ed agili” sembra avere sempre lo stesso canovaccio, sempre la stessa mancanza di comprensione di cosa potrebbe servire a quello specifico performer per brillare e divenire una star. Vince ha un box ben definito: un supereroe agile e veloce con un entrata fatta di mantelline, vapore, neon che ci prova, si sforza ma raramente riesce a prevalere contro gli atleti che contano davvero, fatti di 100 e piu´kg di muscoli e olio johnson. Pian piano il box si è sempre piu´generalizzato: prima Rey Mysterio (il suo stint da Campione fu penoso, giova ricordarlo), poi Evan Bourne, poi Neville ed infine Balor e Ricochet. Lo slot è quello, ed il performer che di volta in volta lo occupa puo´solo personalizzarlo in modo leggero e quasi impercettibile. Cosa potrebbe fare dunque Ricochet per “salvarsi”?
Avendo una discreta fiducia nei confronti di Heyman, spero che vi possa essere per questo straordinario performer una “exit strategy” nel breve termine. Che sia un allontanamento di un paio di mesi dagli show televisivi per lavorare un poco di piu´sul suo personaggio o, perché no, un ritorno ad NXT sulla scorta di quanto fatto in precedenza con Balor ció che serve, oggi, è distanza da queste due tremende batoste a livello di character e percezione del pubblico. Avendo firmato appena due anni fa, la AEW mi sembra un’ipotesi decisamente non percorribile.
Lascio ora la parola a voi. E´possibile salvare Ricochet oppure potrebbe giá essere troppo tardi?