Scott Garland, meglio conosciuto dai fan del wrestling come Scotty 2 Hotty, ha annunciato a novembre di aver richiesto il suo licenziamento dalla WWE dopo aver lavorato al Performance Center come trainer per oltre cinque anni. Da allora Garland è tornato in tour come wrestler indipendente (lavorando per la GCW e la Ohio Valley Wrestling) e facendo apparizioni pubbliche, compresa la K&S Wrestlefest. Recentemente, ha spiegato perché ha scelto di lasciare il suo ruolo nella compagnia, dando anche un’occhiata a ciò che è cambiato nel sistema di sviluppo della WWE nell’ultimo anno. La federazione ha rilanciato il brand NXT come NXT 2.0 a settembre e da allora sono stati annunciati ulteriori cambiamenti, tra cui l’abbandono di figure importanti all’inizio dell’anno.

La più bella esperienza…

“Non è stato un giorno, è arrivata col tempo la mia decisione di lasciare. Negli ultimi sei mesi, le cose sono iniziate a cambiare. A un certo punto, è stata la miglior esperienza che ho avuto in tutti i miei 32 anni di wrestling. Chiunque fosse lì lo capisce, era una cultura talmente bella, genuina. Quel ‘We Are NXT’ non era solo uno slogan di marketing, era una cosa reale. C’era orgoglio lì, ho viaggiato con loro. Erano tutti sullo stesso autobus che viaggiavano insieme, si divertivano e si scatenavano. Andavamo ad un weekend di WrestleMania, o un weekend di SummerSlam e ci organizzavamo per Takeover, il miglior spettacolo del fine settimana a mani basse”.

Le cose cambiano…

“Negli ultimi sei mesi o un anno, ci sono stati dei cambiamenti, e forse in parte sono stato io a cominciare a mutare, e a vedere fuori dalla WWE che cominciava a trasformarsi. Non solo con la AEW, ma anche con alcune compagnie indipendenti che stavano andando a gonfie vele, con i comic-cons che stavano spopolando, con questi ingaggi sempre più importanti. C’era così tanto al di fuori della WWE, e io ho 48 anni. Così mi sono detto, ‘ehi, se ho intenzione di fare questo, dove posso attivamente salire sul ring e partecipare, ora è il momento di farlo’. Sento che posso ancora scendere in campo, e credo di averlo dimostrato a tutti e a me stesso un paio di settimane fa con Joey Janela”.