Non è un segreto, Triple H è fra i maggiori responsabili dell’enorme crescita che la WWE ha avuto dal 2022 fino ad oggi. Prima di essere messo al comando del team creativo, The Game si occupava della gestione di NXT, il brand di sviluppo, e sotto la sua guida sono emersi talenti del calibro di Adam Cole, Kevin Owens, Sami Zayn, Samoa Joe e molti altri. L’ex wrestler, nonostante non ne faccia mai parola, è perfettamente a conoscenza dell’esistenza della AEW e del fatto che, sebbene in misura minore, la federazione di Tony Khan rappresenti comunque una valida concorrenza nel business. Intervenendo al “Pat McAfee Show”, Triple H ha sottolineato l’importanza di un’accurata valutazione nella selezione dei talenti da assumere, rivelando di appoggiarsi spesso a persone fidate come William Regal. In quell’occasione, tuttavia, Triple H non ha risparmiato una (probabile) frecciatina a Will Ospreay, il quale aveva precedentemente dichiarato di aver scelto la AEW per il carico di lavoro minore.
Il duro lavoro prima di tutto
“Ci sono cose di cui mi occupavo sempre. Tenevo traccia di tutti, ovunque, coloro che lavoravano in questo settore. Non ho più tempo per farlo. Ci sono persone che lo fanno. Persone come William Regal e altri là fuori. Ricevo rapporti su tutti. So chi è là fuori, so quanto è bravo, so qual è il suo potenziale. Vedo cosa c’è in giro. Non mi accontento del ‘questo tizio dice che sono bravi, quell’altro dice che sono bravi’, devo vederlo. Il fatto che abbiano successo da qualche altra parte non significa che avranno successo nel mondo dei grandi. Quanti giocatori passano dal football universitario ad un alto livello e falliscono nella NFL? Un numero enorme. È un gioco diverso, un mondo diverso. Se non sono qui per fare tutto questo… quando vedo persone che tentano di affermarsi e poi scelgono un lavoro in cui, beh, lavorano meno, gli orari sono più leggeri, allora mi dico: ‘Sono contento di non averti scelto’. Se non lo fai per la fatica, a quel punto della tua carriera, non hai motivo di stare quì”.