Seth Rollins ha sorpreso chiunque quando ha nominato Jon Moxley, l’ex Dean Ambrose dello Shield ora in forza alla AEW, durante un suo promo in una puntata di SmackDown a gennaio, mentre era in corso la sua faida con il campione universale Roman Reigns. La cosa fece scalpore perché in WWE raramente si parla di altre federazioni e dei loro lottatori, mentre altrove non si fanno di certo problemi a menzionare la compagnia rivale. Ma c’è una differenza tra i due casi.

C’è differenza

Parlando con Jimmy Traina su Sports Illustrated Media Podcast, Rollins ha parlato dei riferimenti tra federazioni rivali, spiegando quelle che sono, a suo avviso, le differenze tra ciò che ha detto lui ed il promo tra MJF e CM Punk, tra gli altri:

“Sì, per me è una di quelle cose che, se è utile, va bene fare. Per me, i riferimenti di cui si parla sono due cose diverse, giusto? Non ho usato il riferimento a Mox per parlare con qualcuno. Non stavo cercando di sminuire i risultati di nessuno… non era quello. Fa parte della nostra storia, Roman non sarebbe lo stesso se non fosse stato per me e Mox. L’altro lato di quella medaglia è il modo in cui viene fatto da quei ragazzi. E guarda, possono fare quello che vogliono. Personalmente lo trovo molto pacchiano e di basso profilo, è da disperati. Non penso che sia qualcosa di cui dovremmo parlare nei nostri show, loro stanno facendo le loro cose, le stanno facendo molto bene, siamo molto felici per loro. Almeno, io lo sono. Sono al nostro livello? No. Hanno molta strada da fare per raggiungerci, va bene e lo sanno. Fanno le cose in modo diverso. Dal mio punto di vista, sarebbe un piccolo passo indietro per noi usarli come un insulto. Questa è la mia prospettiva, anche se alcuni potrebbero non condividerla”.

Chissà come risponderanno a Jacksonville, dopo questo discorso di Rollins, che dovrebbe affrontare il grande ex della AEW Cody Rhodes a WrestleMania, salvo sorprese.