La gimmick attuale di Seth Rollins è quella del Messia della WWE, un heel abbastanza fastidioso che amiamo odiare. Il personaggio funziona perché è davvero odioso e riesce a far innervosire praticamente chiunque. Al podcast di Sports Media, Rollins ha spiegato che i promo scritti a copione che vengono solitamente consegnati alle superstars da imparare a memoria, nel suo caso non funzionano e che preferisce fare a modo suo.

Nessun copione ma un profondo studio

Ultimamente, è difficile studiarmi i copioni… direi che praticamente non ne faccio più uso. Non scrivo neanche qualcosa su un pezzo di carta da imparare a memoria. Non funziona nel mio caso. Ho un’idea generale di ciò che voglio dire quando vado la fuori e prendo un microfono in mano, ma nulla da già scritto. E’ come se l’avessi scritto su un tablet nella mia testa. Nessun pezzo di carta, non riesco a usarli. Ci ho provato e non riesco proprio. Non riuscirei ad essere autentico in quel modo, specialmente perché quando fai uno spettacolo teatrale o uno show in TV, ci sono centinaia di takes. Se reciti su un palco, fai la stessa cosa ogni singola notte e ti abitui al modo in cui dovresti recitare. Nel wrestling è diverso ogni settimana, è televisione a episodi e cambia repentinamente.

Per me, restando sull’idea di avere un copione, non scrivo praticamente niente. La maggior parte delle volte, mi ripeto ad alta voce qualche bozza o a qualcuno di cui mi fido prima dello show. Spesso, se devo fare un promo, scrivo e riscrivo tutto nella mia testa, inventandomi nuovi modi di dire quello che voglio dire o come voglio far passare un’idea, come voglio arrivare al punto del mio racconto. Poco prima di andare sul ring lo ripeto con il mio tono, modulando la voce in base al mood che devo avere, l’intensità. Non ho niente di già pronto ma c’è un lungo processo di preparazione“.