Nella marea di addii dell’ultimo decennio alla compagnia di Stamford, quello che fa certamente più rumore è quello di CM Punk. L’atleta di Chicago abbandonò la WWE subito dopo l’edizione del 2014 della Royal Rumble, in accesa polemica con la dirigenza. La qual cosa, ad onor del vero, è stata a lungo dibattuta, sia dalle parti in causa, sia da coloro i quali sono rimasti “esterni” alla vicenda. E ciò che ne è venuto fuori è una versione dei fatti dai contorni sfumati e dal contenuto mai del tutto chiarito. Tra i primi detrattori di Punk per il suo improvviso abbandono, figura certamente il visionario Seth Rollins.

Parole da non ripetere

“Non ho bisogno di ripetere ciò che dissi di ‘Chicago Phil’ (Phil Brooks, aka CM Punk)”, facendo riferimento all’epiteto di “Cancro” che gli affibbiò durante il weekend del suo addio, “Ma potete andare su Google e cercarlo. Punk e Logan Paul sono molto simili… Entrambi sono egoisti, e se non sono d’aiuto per noi, non li voglio nella nostra compagnia di Wrestling…Dirò comunque una cosa positiva su Punk, e potete annotarvelo: Quel ragazzo mi ha aiutato così tanto nella mia carriera che fu doloroso per me dirgli certe brutte parole…e adesso, che siamo in due posizioni differenti, vedo ciò che ha fatto e ciò che ha tolto (ai fan e al Mondo del pro-Wrestling nds), ed ha tolto, tolto, tolto tanto…lui ha tanto da dare e spero che la sua testa ragioni diversamente un giorno”.