Il 2012 si chiudeva con l’arrivo in WWE di una nuova stable destinata a segnare per sempre il Wrestling, lo Shield. Il gruppo era formato da tre giovani talenti, Roman Reigns, Seth Rollins e Dean Ambrose, che il pubblico di allora aveva potuto apprezzare nel territorio di sviluppo di Stamford, ossia NXT. Lo Shield fece capolino in occasione di Survivor Series, imponendosi in breve tempo sul palcoscenico come un compendio di forza, astuzia e quel pizzico di follia. Poi le strade dei tre si sono separate due anni dopo, e tolta qualche reunion celebrativa, si sono definitivamente allontanate con l’approdo di Moxley (il fu Dean Ambrose) in AEW. I due rimasti fedeli alla compagnia dei McMahon’s hanno intrapreso strade da singoli, affermandosi come due punti cardini del panorama WWE. Uno è stabilmente ritenuto un prossimo Hall of Famer dalle indubbie capacità al microfono e sul ring, l’altro si è autoproclamato “Tribal Chief” e guida una stable vincente e un regno da campione lungo più di due anni.
I tempi son cambiati
Durante una intervista rilasciata a The Metro, Rollins ha parlato proprio del gruppo che lo ha reso famoso: “Ovviamente non siamo più uniti come eravamo, e forse non lo saremo mai più. Tutti facciamo cose separate in show diversi. Io e Roman ci vediamo occasionalmente durante i PPV, se lui è previsto, e nessuno dei due vede più Moxley. È impegnato nel fare le sue cose in AEW, GCW o in Giappone. Ovviamente il gruppo non è più così unito, ma resterà sempre così come i Four Horseman resteranno sempre i Four Horseman…ci sarà sempre un legame, indipendentemente da cosa accada e qualsiasi direzione prenderemo”.