Parlare del possibile arrivo di Shane McMahon in AEW appare spinoso. Il wrestling web si è già schierato: sarà un flop. Unire due menti come la sua e quella di Tony Khan pare possa essere la bomba utile per far deflagrare definitivamente la compagnia. Per una volta, rispetto al passato, un accordo di questo genere non viene accolto con i favori del pubblico. Ci sono tanti motivi, è certo. Ma do un piccolo consiglio: aspettiamo i fatti e poi vedremo.
Per intenderci: non credo possa fare peggio di Hogan e Bischoff in TNA. Sin dalla firma, spiegai su questo sito perché questi due figuri erano destinati ad affossare la compagnia di Nashville dopo aver affossato la WCW a suo tempo (scaricando poi tutto sulle spalle deboli di Vince Russo). In questo caso non sappiamo che idee possa sviluppare Shane, né che impatto avrà sulla vita di una compagnia che si appresta a firmare un lauto accordo televisivo per i prossimi anni.
Di sicuro si tratta di una persona che conosce bene il business, soprattutto dal lato finanziario. Per tanti anni ha lavorato al fianco del padre, facendo funzionare alla grande la WWE, garantendo accordi e contratti che hanno attraversato decenni. La sua esperienza imprenditoriale, i suoi contatti, possono tornare molto utili alla AEW e al prosieguo del progetto nel corso dei prossimi anni. Dunque è possibile che un eventuale accordo non si leghi solamente alla natura sportiva.
E sulla natura sportiva, stiamo ai fatti. Che ancora non ci sono. Non ha debuttato, non sappiamo se lo farà mai. Tirare fuori quanto accaduto alla Royal Rumble 2022 o con Raw Underground sminuisce il suo intenso impegno nel wrestling iniziato ufficialmente nel 1998. Ha oltrepassato match, storyline, spot storici che non possono essere cancellati da due episodi. Pertanto: cosa farà in AEW? Tante congetture, ma non lo sappiamo. Non sappiamo che impatto possa avere, quali benefici e soprattutto quali costi.
Attendiamo, dunque. Magari a All In o All Out vedremo il suo debutto. Magari sarà bello o brutto. Vedremo. Lanciare negatività prima, però, non serve assolutamente a niente.