Nell’episodio 126 del Sam Roberts’ Wrestling Podcast, “Prime Time” Sam Roberts ha intervistato il leggendario Shawn Michaels. Fra le altre cose Michaels ha parlato del suo ritorno in WWE nel 2002, della sua faida contro Chris Jericho, di come oggi le superstar della WWE vengano considerate grandi molto velocemente e ha poi risposto a chi lo accusa di aver esagerato, in occasione del suo match contro Hogan a Summerslam 2005, nel vendere le mosse.

Michaels ha spiegato come nel 2002 avesse dato il proprio consenso per un solo match, in quanto non era sicuro che il suo corpo potesse reggere gli sforzi.

“La gente sapeva che stavo tornando per un solo match. Non sapevo cosa il mio corpo potesse o non potesse sostenere e dunque non dicemmo nulla prima di Summerslam. Ovviamente andò bene e prima che potessi prendere una decisione ricevetti una telefonata da Vince che mi chiedeva come mi sentissi e insomma… la cosa successiva fu l’Elimination Chamber. Ma anche a quel punto prendevamo le cose un match alla volta. E’ stato a dicembre che ho preso una decisione, quando persi il titolo in favore di Hunter e io e Jericho iniziammo a fare certi promo.”

Parlando della faida con Jericho, “The Heartbreak Kid” ha sottolineato come la cosa interessante di quella faida fosse che Jericho era il cattivo che diceva la verità e Michaels il buono che mentiva.

“Questo è il motivo per cui io e Chris siamo sempre andati d’accordo, vedevamo cos’eravamo in grado di fare e cosa era meglio lasciar perdere e non aveva importanza chi interpretasse il buono e chi il cattivo, era come se uscissimo lì fuori e cercassimo di fare le cose in qualunque modo. Era questa la cosa bella, io ero il buono ma mentivo e lui il cattivo che diceva la verità, ma pur sempre il cattivo. Fu un divertimento tirare fuori tutto questo da quel processo creativo.”

Michaels ha po parlato di come oggi sia più difficile costruire lunghe faide perchè il pubblico vuole sempre cose nuove e di come lui abbia impiegato 17 anni per essere definito “grande”, mentre oggi basta una manciata di mesi.

“Oggi è più difficile costruire faide perche i consumatori vogliono sempre roba nuova, fresca. E come compagnia devi rinnovarti, ma noi ragazzi della vecchia scuola preferiamo sempre le storie che vengono costruite a lungo. In più dopo sei mesi o un anno che un atleta è al top oggi si inizia a parlare di ‘migliore di tutti i tempi’ e non dico che questa sia una cosa critica, ma è ciò che la gente vuole. Io c’ho messo 17 anni per ottenere la grandezza mentre oggi bastano sette mesi. Sono i tempi che cambiano'”

Infine l’Hall of Famer ha parlato di come lui abbia venduto le mosse nel match di Summerslam 2005 contro Hogan in modo da far risultare il match il migliore possibile e di come atleti come Dolph Ziggler e Billy Gunn esagerino sempre le reazioni alle mosse subite.

“Gente come Ziggler o Billy Gunn quando interpreta l’heel esagera le mosse regolarmente. Evidentemente agli occhi di qualcuno nel mio match con Hogan anch’io ho enfatizzato troppo le mosse ma ho solo cercato di rendere il match quanto migliore possibile.”