Anche il Professional Wrestling si ferma. Per la prima volta nella storia, anche il Professional Wrestling si ferma. Stavolta davvero, signore e signori, dobbiamo fare i conti con un cattivo. Dobbiamo fermarci, ragionare, capire, riflettere e poi agire. Dobbiamo prendere coscienza che siamo in un momento storico con pochi precedenti, in un momento storico che resterà scritto, in rosso, sottolineato in grassetto, su tutti i libri di storia. Il Wrestling, invincibile e indissolubile, fonte permanente di svago, non è da meno. Nel libro del Wrestling, come in tutti gli altri, vedremo delle falle.

“..STATE A CASA..”

Perché Dynamite è stato GIUSTAMENTE rimandato. Perché Smackdown si è svolto GIUSTAMENTE a porte chiuse. Perché Wrestlemania, con tutto il bene che gli vogliamo, non sarà, GIUSTAMENTE, l’evento di ogni anno, o forse, non sarà e basta. Facciamo la nostra parte, noi fan di Wrestling. Aiutiamo ad aiutare. Zitti zitti nelle nostre stanzette, teniamo il computer acceso e se abbiamo qualche risparmio, adesso che non possiamo spenderlo nei bar o nelle discoteche, usiamolo, dopo le cose davvero serie, sia chiaro, per aiutare quelle piccole compagnie che perderanno tanti denari da questo blocco. Cerchiamo di non attaccare col coltello in mano la WWE per i suoi errori o per i suoi tentativi di portare avanti le cose con normalità, è la natura umana farlo, capiranno che non si può. Viviamo in pace, almeno per un po’, anche dentro questo mondo, colorato e vivace, che come tutto adesso ha perso un po’ di luminosità e ha rallentato il suo essere.

“..HAI NOSTRI NONNI HANNO CHIESTO DI ANDARE IN GUERRA, A NOI SOLTANTO CHIEDONO DI NON ANDARE DA NESSUNA PARTE..”

Si perché oggi non è soltanto Raw, Smackdown o NXT a dover fare i conti con un Heel. Non è un problema di NWO, non è un problema di Evolution. Oggi la Stable Heel, quella cattiva, è molto più numerosa, è molto più dilagante, invadente, disturbante. Oggi ognuno di noi può cadere vittima del gruppo di villani, cadere stregato nelle mani del guru, un guru che a confronto Bray Wyatt è un prete di provincia. Oggi dobbiamo tutti quanti combattere il Match della vita, salire sul nostro Ring e portare la sua schiena al tappeto. Si, sapete, perché sottometterlo può essere troppo difficile. Meglio non avventurarsi troppo vicini a uno dei membri, meglio aspettare di averlo combattuto per bene, per poi dargli il colpo di grazia e vincere.

“..SIAMO ONDE DELLO STESSO MARE, FOGLIE DELLO STESSO ALBERO, FIORI DELLO STESSO GIARDINO..”

E poi ci siamo noi: gli italiani. Ci siamo sempre noi, nel bene, maledetto, e nel benedetto male. Per un motivo o per l’altro, porca miseria, siamo sempre li. Ci siamo quando è colpa nostra, ci siamo quando la colpa non è di nessuno. Ci siamo e basta. Non è la prima volta nella storia nella quale siamo maledettamente in difficoltà, in ginocchio. Cazzo non è proprio la prima volta. Però è, questo si, la prima volta nella quale il nemico non gioca regole che conosciamo, non è un paese straniero, un dittatore totalitarista o un capo mafia. Non è nemmeno un governatore disonesto o un terrorista degli anni di piombo. No. Questa volta è il Covid-19, una cosa tanto piccola quando bastarda. Una cosa che se si potesse vedere renderebbe il mondo viola, pestato. E noi, anche stavolta, siamo qui. Siamo sempre stati qui, perché non abbiamo mai perso il vizio. Non siamo dei santi, lo sappiamo, ma dietro a tutti gli sbagli, c’è sempre stato un popolo che ha saputo essere grandioso, grandissimo. Per tutta la storia, abbiamo camminato, inciampando spesso, nel centro di questo mediterraneo, che ha inumidito volta dopo volta le nostre labbra, facendoci assaporare il sapore del sale e invitandoci a cercare di avere sempre di più, sempre con più avarizia. Da Roma a oggi, l’Italia è sempre rimasta la stessa. Da Roma a oggi, non abbiamo mai perso quel vizio. Beh, è arrivato il momento di dimostrare che non abbiamo perso nemmeno il pelo. Mettiamoci nei panni di quella vecchia volpe che siamo e lasciamo nell’indifferenza il nemico, perché questa volta è il modo migliore di vincere, e se noi c’è qualcosa in cui siamo bravi, è trovare il modo migliore di fare le cose.

“..ANDRA’ TUTTO BENE..”

Andrà tutto bene, e a parte quello che continua ad andare male, prezzo da pagare per i delitti del passato dai quali finalmente, forse, impareremo quanto valiamo e quanto vale la nostra storia, la nostra sarà ancora una volta una vittoria, amara, necessariamente amara, ma una vittoria. Abbiate fiducia, non in dio, non nell’Europa, non nel mondo, ma in voi stessi. In voi uomini e donne che state seduti nella poltrona di tutti i giorni ad aspettare, combattendo una battaglia che non sporca, ma logora. Resistete, tornate partigiani come i vostri vecchi, siate macchine da guerra silenziose. Applaudite i medici, i militari, tutti coloro che rischiano la fuori per evitare che le nostre pecore smarrite diventino focolai nuovi. Ringraziate i vostri concittadini che lavorano nei supermercati, nelle farmacie. Ringraziate chi continua ad andare in fabbrica perché questo paese non rischi davvero di finire inghiottito da quel mediterraneo che lo ha sempre protetto. Ringraziate chi è chiuso nelle redazioni delle TV e dei giornali per tenervi sempre aggiornati. Applaudite, senza fermarvi mai, coloro che con onore e professionalità, stringono i denti, e diciamo anche il culo, perché stavolta ci sta, per portare a casa risultati e pazienti, frustati dal vedere la gente che muore, ma eroici, sempre e comunque, per rinascere, ancora una volta, sotto il segno di una bandiera troppe volte sporcata. Questa deve essere l’occasione di tornare ad avere un’identità unica, perché in fondo, rari, non lo siamo mai stati. Rendiamocene conto e andrà tutto bene.  

“..TOGLIAMO LA CORONA A QUESTO RE, DOBBIAMO SOLO VOLERLO E CE LA FAREMO..”