Domani, 17 agosto 2019, i titoli di coppia femminili compiranno sei mesi di vita. Le cinture di coppia femminili sono state infatti inaugurate ufficialmente il 17 febbraio di quest’anno, in un Elimination Chamber match.
Certo, sei mesi sembrano pochi, ma per i tempi WWE sono comunque un importante traguardo. Mi pare dunque un buon momento per tirare il primo bilancio semestrale su quello che fino a poche settimane fa era il titolo più recente della WWE, poi è arrivato il titolo 24/7.
Anzitutto, in questi sei mesi i titoli femminili di coppia hanno in parte ovviato al problema cronico che affliggeva la divisione, ossia l’incapacità di utilizzare qualsiasi lottatrice che non fosse coinvolta in una faida per il titolo femminile. Se non altro, questi titoli hanno dato la possibilità a due wrestler più che meritevoli come Bayley e Sasha Banks di non restare escluse la WrestleMania e di non avere un unico match femminile nella card; adesso invece stanno dando spazio televisivo ad Alexa Bliss e Nikki Cross e anche questa è cosa buona e giusta, anche se la Goddes con il suo “A moment of Bliss” era riuscita comunque a ritagliarsi i suoi cinque minuti negli show settimanali. I titoli, inoltre, si inseriscono nella linea guida “women can too” che ormai la WWE segue da anni: stesse stipulazioni speciali, main event nei PPV, MITB e adesso anche la categoria tag team. Ritengo solo improbabile che nasca una categoria Cruiserweight, dato che le uniche che potrebbero prendervi parte probabilmente sarebbero Sasha Banks ed AJ Lee.
Attualmente i titoli di coppia sembrano più una categoria ove parcheggiare lottatrici con un certo “peso”, che tuttavia si trovano escluse dal giro titolato principale, vedasi Sasha Banks, Bayley, Alexa Bliss o Asuka; ma non escludo che col tempo possa crearsi una reale divisione tag team, con wrestler che si concentrino unicamente su di essa. Purtroppo l’unico esempio disponibile attualmente sono le Iiconics e sono decisamente troppo poco; ma, appunto, la divisione è ancora giovane. Chissà se tra qualche anno, al prossimo NXT TakeOver, vedremo il debutto di un tag team femminile delle Indie, come successo per l’Undisputed Era, i War Machines o simili.
Tuttavia, in questi mesi sono emersi anche gli evidenti limiti che la divisione ha e su cui è necessario intervenire. Per prima cosa ci tengo a precisare che la mancanza di storyline avvincenti non mi preoccupa, perché negli anni ho imparato che la WWE è in grado di creare storyline coinvolgenti dal nulla e con qualunque mezzo, basta che decida di volerlo. Attualmente stanno riuscendo a rendere interessante il titolo 24/7, non vedo perché in futuro non debbano regalarmi una bella faida come si deve per i titoli di coppia femminili. A meno che non vogliano sbattersene delle storyline e trasformare la divisione nel “high spot” match della serata, come già succede spesso per la divisione maschile del main roster e quotidianamente nei TakeOver di NXT. Ma ho i miei dubbi in proposito
Il limite principale parrebbe essere la mancanza di nomi, ma in realtà la situazione non è così tragica come sembra: oltre alle attuali campionesse e le onnipresenti Iiconics, ci sono Mandy Rose e Sonya Deville, che ridendo e scherzando lottano come team ormai da diversi mesi, le Kabuki Warriors, che si spera avranno vita lunga, e volendo anche una riformabile Riot Squad. Si parla di cinque tag team fissi per un roster che, ricordiamolo, non conta neanche trenta atlete, comprese le manager; dunque, basterebbe aggiungere a questi tag team fissi qualche altro nome che vada a rimpolpare la categoria e attualmente di lottatrici libere ce ne sono diverse: Naomi, Dana Brooke, Lacey Evans che ha concluso la sua accoppiata del Male con Baron Corbin, Carmella. Potrebbero sembrare dei nomi di “poco conto”, ma che nella divisione tag potrebbero trovare il loro giusto spazio.
Quello che, a mio avviso, dovrebbe realmente migliorare è la qualità dei match, questo sì. Fino ad ora non abbiamo assistito a chissà quali performance e credo che sia la ragione principale dello scetticismo verso questi titoli. Anche qui, non credo sia totalmente colpa delle performer, ad esempio sono convinta che le Iiconics sarebbero in grado di fare molto di più di quello a cui sono costrette dai loro personaggi. Adesso la palla è in mano a due wrestler dalle comprovate capacità come Alexa e Nikki e all’orizzonte si stagliano due nomi del calibro di Asuka e Kairi Sane, perciò si spera che ciò possa aiutare anche ad alzare la qualità degli incontri. Certo che se il minutaggio concesso resta di sei minuti e quindici secondi, non si potrà compiere chissà quale miracolo.
Voi che cosa ne pensate? Quali sono le vostre impressioni sui titoli di coppia femminili? Ci trovate dei lati positivi? E quali sono le maggiori debolezze di queste cinture e cosa si potrebbe fare per migliorarle?
Il prossimo appuntamento è per il 17 febbraio 2020. O forse, il 20 novembre 2019, anche se per un titolo diverso.