Uno degli argomenti di cui si parla anche all’interno del mondo del wrestling è quello riguardante la comunità LGBTQ. Infatti non è più un mistero che diversi lottatori e lottatrici facciano parte della comunità e c’è anche chi lo ha dichiarato pubblicamente rompendo le “cosiddette” barriere, che pongono limiti, paure e preoccupazioni a riguardo.
Essere se stessi
Sicuramente una delle esponenti di maggior rilievo in WWE della comunità LGBTQ è Sonya Deville, infatti la Deville è stata la prima wrestler nella compagnia ad abbattere le barriere e a dichiararsi apertamente. E dopo di lei anche altri hanno avuto il coraggio di dichiararsi, anche se tutt’oggi rimane ancora una cosa non così semplice da fare per alcuni. A questo riguardo proprio Sonya è stata intervistata da WKBN, e ha anche suggerito un possibile modo per introdurre le superstar appartenenti alla comunità in WWE, ecco le parole della Deville:
“Voglio dire, non è qualcosa a cui penso mai in quel modo, giusto? È sempre e solo: ‘Sì, sono quello che sono, e sono una superstar della WWE’. Ma ovviamente, mi rendo conto dell’effetto e dell’influenza che ha su altri membri della comunità LGBTQ, e mi piace essere parte di questo. Quel cambiamento e quel tipo di forza che posso dare loro, come, ‘Ehi, se posso farlo io, puoi farlo anche tu. E se io posso essere me stessa, puoi farlo anche tu. E non dovresti mai vergognarti o avere paura di chi sei o di chi ami. Dovrebbe semplicemente essere così. Proprio come si potrebbe avere una superstar maschile al telefono con la moglie in un segmento del backstage o interagire con un’altra donna, basta avere due femmine o due maschi che interagiscono, sai, o forse sono al telefono con la mia ragazza mentre stai filmando il backstage, sai, qualcosa del genere, che permette solo l’inclusività di essere lì e non in un modo forzato inorganico, proprio come è nella vita”.