Sting ha da sempre affascinato i fan di wrestling con la sua aura misteriosa, al pari di quella di Undertaker per ciò che riguarda la WWE. Non stupisce, infatti, il clamore del suo debutto in AEW, nel 2020, soprattutto perché, in teoria, si era ritirato. The Icon infatti decise di dire addio al wrestling lottato dopo un brutto infortunio al collo patito durante un match per il WWE World Heavyweight Championship del 2015 contro Seth Rollins. Il ritiro fu quindi comunicato durante la sua introduzione nella Hall of Fame nel 2016.
Un addio con la porta aperta al ritorno
In un’intervista a Kayfabe Friends, Sting ha rivelato che non era nelle sue intenzioni ritirarsi definitivamente, ma che la scelta venne, strano a dirsi, da Vince McMahon:
“Ho lasciato la porta aperta, non volevo ritirarmi in quel momento. All’epoca era una sorta di accordo reciproco con la WWE, Vince voleva che mi ritirassi sotto la sua bandiera. E in quel momento mi andava bene”.
Poi è arrivata la AEW, e sappiamo tutti come è andata a finire: Sting si è legato alla compagnia di Tony Khan, regalandoci un ultimo grande stint, e ha avuto l’addio che desiderava.