Parliamo oggi di Dominick, a poche settimane dal suo debutto ufficiale in WWE in un ppv dove era già stato protagonista una vita fa.
Vola il tempo, sembra ieri che Smackdown andava in onda su Italia 1 e l’accoppiata Valenti & Recalcati ci raccontava della faida tra Eddie e Rey per la custodia del piccolo Dominick. Invece sono passati ben quindici anni da quell’edizione di Summerslam, il bambino si è fatto uomo, decidendo di seguire le orme del padre e diventando lui stesso un wrestler.
Finora le occasioni per vederlo all’opera sono state poche, qualche incursione durante match altrui, finendo per prendere colpi dal temuto Lesnar, un vero e proprio battesimo del fuoco. Discorso simile per la valutazione delle sue doti al microfono, in cui giustamente protetto gli sono stati concessi brevi spazi in cui doveva solo fare il compitino.
Fatta questa premessa risulta impossibile lanciarci già in valutazioni approfondite verso questo prospetto, anche se a Summerslam per forza di cose difficilmente non risulterà acerbo. La giovane età e la poca gavetta non lasciano presagire buone sensazioni per il suo debutto, ma visto l’avversario scelto è facile prevedere un canovaccio altamente protettivo per il ragazzo di origini messicane. Condividendo il ring con Rollins credo proprio che sarà quasi lasciato tutto in mano all’ex Shield, che anche il chiave mark non potrà che apparire dominante in quel di Summerslam. Ci sarà quasi sicuramente un come back di Dominick, che dopo aver subito tanto troverà circostanze favorevoli (intervento a sorpresa del padre?) per provare a ribaltare la situazione, ma nel complesso sarà un assolo di Seth.
Una questione che mi aspetto salti fuori nelle prossime settimane (se non è già successo) è quella della raccomandazione. E’ evidente che se non fosse stato figlio di Rey non avrebbe mai debuttato in una cornice importante come Summerslam e contro un avversario di simile livello. Non prendiamoci però in giro, in WWE (e nella vita in generale) queste cose accadono di continuo, mi viene ad esempio in mente il leader dell’AEW Cody Rhodes, un altro figlio d’arte che ebbe il suo match di debutto contro Randy Orton. Anche lui non era ancora pronto per certi palcoscenici, anche diversi mesi dopo quando entrò a far parte della Legacy veniva definito anonimo da una gran fetta di fan, dando più credito a Ted DiBiase (a proposito di wrestler di seconda generazione).
C’è sempre stato e sempre ci sarà chi ottiene le occasioni più facilmente di altri, il problema è cavalcarle e dimostrare di essersele meritate. Esordire contro Rollins a Summerslam è senz’altro una bella opportunità, ma se Dominick non sarà all’altezza e anche nei mesi successivi non ci saranno passi avanti allora risulterà come una meteora. Manu (figlio di Afa) e Deuce (figlio di Jimmy Snuka) sono altri due esempi di figli di lottatori che nonostante ciò non hanno avuto successo in WWE.
Quello che per me è importante è la storia nel suo complesso. Il debutto di Dominick si inserisce coerentemente nella storyline tra Rey e Rollins? A mio modo di vedere sì. E’ stato spesso presente affiancando il padre, ora che questi è fuori gioco ci sta che provi a vendicarlo. A Summerslam potrebbe uscire sconfitto con Rey che lo salva post match riprendendo la rivalità con Seth, ma ad ogni modo ci ritroviamo con un incontro inedito e che un po’ di curiosità se la porta dietro. Ciò mi soddisfa, per cui al momento al fattore raccomandazione do un peso non eccessivo, non mi disturba.
E voi cosa ne pensate del prossimo debutto in ring di Dominick? Siete ottimisti o pessimisti? Vi dà tanto fastidio sia raccomandato o (almeno per ora) prevale la curiosità per vedere di cosa sia capace? C’è qualche possibilità esca vittorioso magari favorito da un intervento del padre? Speriamo che renda orgoglioso suo papà…era Eddie quello vero giusto?
Sergedge – EH4L