Lucha Underground rimarrà per sempre un ricordo dal sapore agrodolce, come una stupenda serie tv che purtroppo non ha avuto successo ed è stata cancellata troppo presto. Adesso pare che il progetto dovrebbe risorgere dalle ceneri, ma non è questo l’argomento del giorno.
Lucha Underground ha dato modo al pubblico di conoscere personaggi unici, interpretati da grandi performer, i quali grazie anche al lavoro svolto a Lucha Underground sono stati in seguito contattati dalla WWE. Personalmente ho conosciuto e amato Mill Muertes, Pentagon Jr, Drago, wrestler che per un motivo o per l’altro non sono approdati a Stamford. Poi Prince Puma e King Cuerno, loro messi sotto contratto, il primo col nome col quale era più conosciuto, Ricochet, per il secondo invece è stata creata ad hoc la gimmick di Santos Escobar. E infine ho conosciuto Killshot.
A Lucha Underground Killshot è stato un personaggio che è cresciuto pian piano, che all’inizio non ha ricevuto molto spazio, ma col passare del tempo è stato coinvolto in storyline di rilievo, in particolare quella col suo vecchio amico, ora nemico, Dante Fox. Tuttavia, la faida che io ricordo con maggiore affetto è stata quella contro King Cuerno.
Killshot approda in WWE con il nome di Isaiah “Swerve” Scott, nei primi mesi del 2019. Per qualche mese lo si vede a 205 Live, ma presto viene trasferito ad NXT. E c’è da dire che Scott ha avuto fortuna nell’evitarsi di approdare in WWE nel periodo in cui la divisione Cruiserweight era un’esclusiva di Raw, con tutti quei talenti sprecati e mal utilizzati.
Ad NXT Scott ha modo di dimostrare la sua bravura ed i suoi sforzi vengono ripagati quando ha modo di affrontare Santos Escobar per il titolo Cruiserweight, in una faida che vede coinvolti anche i Breezango contro i Legado del Fantasma. Il mio cuoricino si è riempito di gioia al pensiero che avrei nuovamente visto King Cuerno e Killshot affrontarsi, sebbene con dei personaggi molto diversi, in un ambiente differente da quello unico che era Lucha Underground. Forse proprio per via di quei ricordi la faida mi ha lasciato delusa, ma forse tutto sommato è stata più che sufficiente.
Il problema principale di Scott era che sembrava non avere un personaggio definito, problema comune a molti wrestler inseriti nella divisione Cruiserweight. Tizio leggero che sguscia, direbbero i miei esimi colleghi del Radio Show. Perciò spesso si è perso nel mucchio. Questo fino al turn heel
È troppo presto per dare un giudizio sulla nuova stable che si è presentata la scorsa settimana ad NXT. Quello che mi preme dire è che, sinceramente, sono contenta
Sono contenta che si sia data la possibilità al fu Killshot di sperimentare, di interpretare un ruolo non facile come quello del leader di una stable. Avevo paura, molta paura, che si perdesse nel mucchio. La divisione Cruiserweight deve ancora lavorare molto e quello che maggiormente le manca sono dei personaggi in grado di catturare l’attenzione del pubblico. La WWE ha fatto un primo passo con i Legado del Fantasma, una stable magari non gestita sempre al meglio, ma sicuramente ben costruita. Anche per quello mi è dispiaciuto vedere il regno di Escobar terminare così brutalmente.
Il secondo passo potrebbero essere Scott e la Hit Row Records. Certo le stable ad NXT non sono una cosa nuova, ne abbiamo già viste tante, ma sono già riusciti a diversificarla leggermente dal resto. Inoltre non va dimenticato che l’Undisputed Era “is no more”, così come il gruppo di Pat McAfee, perciò perché non puntare a costruire un nuovo gruppo?
Sono sinceramente felice, perché Scott sta dimostrando di essere in grado di interpretare alla grande questo personaggio, non dico che gli sia stato cucito addosso, ma quasi. Spero, tra qualche mese, di tornare a scrivere della HRR e spendermi in grandi elogi.
Non ho avuto Killshot, così come non ho avuto King Cuerno, ma forse ho ottenuto qualcosa di ancora migliore.