Durante l’ultima edizione di Full Gear, Swerve Strickland ha vinto un violentissimo Texas Death Match contro Hangman Adam Page. I due wrestler hanno regalato al pubblico un match cruento sotto tutti i punti di vista, impostando un nuovo (altissimo) standard per quanto riguarda i match di questo genere in AEW. Oltre alla grande violenza del match, a guadagnare la scena ci ha pensato anche l’attire indossato da Swerve Strickland, un chiaro riferimento al compianto Bray Wyatt e alla sua gimmick di The Fiend.
Intervistato da Sam Roberts durante il Not Sam Wrestling show, Swerve Strickland si è soffermato su Bray Wyatt e sulla sua decisione di rendergli omaggio la sera di Full Gear:
“Non conoscevo Bray così bene come lo conoscevano altre persone o Brodie Lee, ci sono molte persone che sono state influenzate da lui e altre che lo conoscevano dalla FCW e NXT che avevano una connessione personale. Io lo ricordo durante il periodo di The Fiend, c’erano molte chiacchiere attorno a lui e dicevano che non faceva per lui, ma io pensavo che fosse un lavoro brillante. Non penso che le persone abbiano davvero apprezzato la genialità che portava sullo schermo e i rischi che stava correndo ogni settimana, non era facile. Ogni settimana teneva due show. Non era solo Raw o solo SmackDown, entrambi gli show avevano del suo materiale. L’ho davvero apprezzato e ho sempre creduto che fosse più avanti di tutti.
A Full Gear volevo solamente dimostrare quanto lo apprezzassi e che il suo amore e la sua influenza non sono andate perdute. L’ho scelto come parte del mio attire, ero con lui negli spogliatoi durante il mio periodo a 205 Live e mi abbracciava sempre. Era fantastico. A un certo punto l’ho aiutato con la maschera del Fiend. Era il perido della pandemia ed eravamo tutti nel Thunderdome. Ci sono stati momenti in cui l’ho aiutato, altri momenti in cui lo vedevo tornare in Gorilla quando provavano le luci rosse durante e dopo lo show. Ho visto un sacco di cose riguardo quel processo creativo.
Bray era sempre disponibile negli spogliatoi. Era divertente, davvero un grande. Era una cosa del tipo ‘mi hai sempre influenzato durante tutto questo percorso’. Non importa cosa fosse, se fosse gusto personale o no (io sono sempre stato un amante dell’horror) ma è stato bello vedere una nuova età dell’horror mostrata in TV in un’industria che amo. Pensavo fosse davvero rivoluzionario. Volevo prendere un pezzettino di quel processo e portarlo con me quella notte. Sento di aver avuto un po’ del suo spirito in me durante quel match”.