Seth Rollins ha recentemente dato il massimo a RAW nel portare in scena la sua rivalità con CM Punk.
Durante un recente episodio di RAW, “The Visionary” e “The Second City Saint” sono stati protagonisti di una rissa intensa, durata parecchio nonostante i tentativi dei WWE Officials di separarli. Più tardi, Adam Pearce ha affrontato Seth, chiedendogli furiosamente di calmarsi, ma senza successo.
Parlando a The Wrestling Time Machine di Sportskeeda, condotto da Mac Davis, il WWE Hall of Famer Teddy Long ha spiegato come avrebbe agito se fosse stato al posto di Adam Pearce:
“Se fossi stato io, quando Seth Rollins mi avesse detto ‘Voglio parlarti’, gli sarei andato subito incontro faccia a faccia. Sono il GM, sono il capo, quindi perché dovrei preoccuparmi che tu faccia qualcosa a me? Se fai qualcosa a me, ho il potere di licenziarti.” Ha poi aggiunto:
“Va bene, ma quello che sto cercando, Seth, è una soluzione. E lui mi risponde: ‘Ho la soluzione per te. La soluzione è io e CM Punk.’ A quel punto mi fermo, sono senza parole. Ma lui cammina, mi guarda un’ultima volta e dice: ‘CM Punk e Seth Rollins. gioca, Dammi quello.'”
Teddy Long non è contento della rissa avvenuta durante RAW.
Secondo Teddy Long, la rissa tra CM Punk e Seth Rollins a RAW aveva troppi interventi per separare i due. Parlando nello stesso episodio di The Wrestling Time Machine di Sportskeeda, Long ha dichiarato:
“Quando vedo qualcosa che potrebbe essere migliorato, mi dà fastidio. Perciò dico che mi sarebbe piaciuto vedere due interventi davvero decisi per separarli. Dopo di che, quando si prepara il terzo intervento, arriva il GM… Adam Pearce scende, mette piede a terra e fa capire a quei due ragazzi: ‘Ascoltate, un altro passo e vi sospendo, o vi faccio uscire, o qualsiasi cosa.'”
Teddy Long ha condiviso la sua visione su come avrebbe gestito la situazione tra Seth Rollins e CM Punk, sottolineando l’importanza di un’autorità ferma per mantenere l’ordine. Con la sua esperienza e il suo approccio deciso, Long avrebbe forse portato una maggiore intensità e disciplina alla rivalità, mostrando che a volte, per far rispettare le regole, è necessario mettere un freno alle eccessive provocazioni.