Parliamo oggi del prossimo incontro per il titolo femminile di Raw che vedrà Asuka contro Rhea Ripley. Non ci girerò intorno: il regno della giapponese purtroppo ha lasciato molto a desiderare, anche se di colpe non ne ha molte. È passato circa un anno da quando stata proclamata campionessa a sorpresa (in teoria aveva vinto “solo” il Money in the Bank) a seguito della gravidanza di Becky Lynch e ai tempi era stata una decisione giusta. Veniva da mesi di buonissime prestazione sia in singolo che nelle Kabuki Warrior e con lei sul piano del lottato il titolo era in mano sicure, ma metterla subito contro Nia non ha aiutato a partire con il piede giusto. A titolo d’esempio, portate alla memoria l’incontro finito in doppio count out di Backlash, pessimo non solo per la conclusione.
Le cose sono migliorate con la nuova sfidante, Sasha Banks. Insieme a Bayley a livello di promo hanno coperto i limiti della campionessa, come storyline oltre a dare una giustificazione all’addio di Kairi Sane ci sono state diversi colpi di scena e cambi di titolo. Dal punto di vista del lottato è stato più che buono, anche se spesso l’overbooking non ha dato un degno finale agli incontri.
In seguito alla riconquista della cintura sono iniziati i problemi più seri. Asuka con lo starpower che ha non doveva andare contro Zelina Vega, tra l’altro mettendo in scena brutti match, discorso che vale ancora di più quando l’avversaria successiva è stata Lana, mossa utile per far riprendere alla giapponese il discorso contro Nia Jax e Shanya Baszler. Scelta negativa su tutti i fronti, dato che il titolo femminile è passato in secondo piano con la campionessa che non lo ha difeso per concentrarsi sui titoli di coppia femminili. Il non difendere ogni ppv la cintura è stato un problema serio dell’ultimo regno della giapponese, dato che non sono pochi i casi in cui non è avvenuto: assente a Payback e Hell in a Cell, match amichevole tra campionesse alle Surivor Series, focalizzata sui titoli di coppia a TLC e Royal Rumble, la sfidante di Elimination Chamber rivela di essere incinta e salta l’incontro, assente a Fastlane. L’ultimo ppv in cui ha difesa il titolo è stato Clash of Champions a fine settembre 2020, circa sei mesi fa.
Ovviamente non faccio una colpa ad Asuka per le mancate difese e per il fatto che le sue avversarie più credibili venissero da Smackdown, ma ciò è lo specchio della divisione femminile di Raw che ha pagato a caro prezzo l’assenza di alcune lottatrici. Asuka si è dunque trascinata il titolo per mesi quasi dimenticandosene, ma ora Wrestlemania è il palcoscenico ideale per dare un segnale. Rhea Rypley è un volto nuovo nel main roster, rappresenterebbe quell’aria di novità utile a dare una scossa all’ambiente. La rivalità non sta progredendo particolarmente bene, limitando gli scontri in attesa del ppv escono fuori le carenze di entrambe le lottatrici riguardo la parte dei promo. Rhea non nella parlantina uno dei suoi punto di forza e questo è un problema quando la si mette contro la giapponese. Purtroppo ogni promo di Asuka mi dà l’impressione che venga imparato a memoria senza neanche che sappia cosa stia dicendo. In WWE le provano tutte per coprire le sue problematiche linguistiche, ma nelle costruzioni delle faide se non viene messa contro qualcuna brava nell’extra ring i limiti escono fuori.
Rhea a Wrestlemania deve vincere, c’è bisogno di aria fresca e di una campionessa diversa. Anche un regno non molto lungo, anche solo qualche mese per testarla con una cintura alla vita nel main roster. Ci sarebbero tanti scontri titolati inediti per lei in caso di conquista della cintura, sperando si torni a difenderla in ppv.
Credete che sia stato svalutato il titolo femminile di Raw durante questi ultimi dodici mesi? Visto il roster a disposizione non c’era altra scelta che non far difendere la cintura ad Asuka per sei mesi? Affidereste la cintura a Rhea Ripley a partire da Wrestlemania? Se avete voglia di dirmi la vostra opinione vi aspetto qui sotto nei commenti. Alla prossima!
Sergedge – EH4L