Può una trasformazione farti passare di livello? Non sempre. Ci sono casi di atleti che passando da heel a face o viceversa non hanno ottenuto alcun vantaggio. Al contrario ci sono stati casi felici come quello di Damien Sandow che, passato a sosia comico di The Miz, ha iniziato a divenire così tifato e così famoso da… costringere la WWE a mandarlo via. Com’è strana la vita quando lavori bene ma non sei nelle grazie di qualcuno. In quelle grazie invece ci sta eccome Enzo Amore, passato da una commozione cerebrale ad una serie di pestaggi utili a guadagnarsi sempre più spazio. Oggi domina il main event di Raw ed è incredibile vedere lo show più importante del globo venir chiuso da quei wrestler che fin qui erano sempre stati visti come tappezzeria. Nemmeno la WCW nel fulgore dei suoi tempi – con Dean Malenko, Rey Misterio, Chris Jericho, Juventud Guerrera, Billy Kidman e Psychosis – era stata così coraggiosa da mettere un passo indietro le grandi stelle.
Oggi Enzo Amore è il campione dei pesi leggeri con un comportamento particolare: semiface col pubblico e heel coi colleghi. Basti pensare come la sua catchphrase, fastidio nei suoi confronti a parte, coinvolga il pubblico in un eco impensabile anche per atleti più blasonati, più esperti e dai modi più conosciuti. Lo si è visto a Raw lunedì sera ma si è anche visto come lo stesso wrestler abbia poi apostrofato i suoi possibili avversari ad uno ad uno, sfidandoli e irridendoli forte di un foglio firmato da Kurt Angle in persona prima che lo stesso eroe olimpico trovasse il cavillo giusto per punirlo a dovere. Arrogante quanto basta, sa suscitare sempre una reazione, che sia d’amore o odio non importa. E questo con una incisività che manca a diversi membri del roster, primo fra tutti quel Roman Reigns al quale la WWE sta provando a dare una terza possibilità per non buttare a mare anni di lavoro. Ecco perché Amore si può vedere oggi come un Anti-Roman Reigns: perché è quello che Reigns dovrebbe essere ma non riesce a raggiungere.
Questo fatto dipende certamente dal percorso fatto e dalla gestione ottenuta in passato. Amore è stato in grado di scivolare ad NXT da un punto all’altro senza porsi problemi delle proprie caratteristiche, anzi affinandole abbastanza da raggiungere i risultati odierni. Reigns ha funzionato da heel nello Shield finché è dovuto rimanere zitto e agire da bodyguard, dando un senso alla propria prestanza fisica. Ma in passato, ad NXT e in FCW, non era stato fonte di eccellenza e si erano visti tutti i limiti della sua formazione. I dirigenti avranno pensato che il tempo avrebbe migliorato le cose, ed infatti dei passi avanti si sono visti ma la mic skill rimane mediocre e impreparata davanti ad una possibile improvvisazione. Lo stesso John Cena ha dovuto ammettere di aver dovuto seguire il copione alla lettera in modo da aiutare il collega a non perdersi nel loro segmento. Questa lacuna viene notata dai fan, così come è stato notato a suo tempo il push repentino ed esagerato regalato da Vince McMahon al giovane samoano. Dietro, invece, Amore e Cass macinavano chilometri e gavetta, esperienza utile per il futuro. Non vedevano titoli di coppia ma con la formula del SAWFT avevano preso l’attenzione del pubblico anche solo per quell’istante, esattamente come grandi tag team fecero in passato. Si pensi a Road Hogg che arringava il pubblico ad ogni ingresso della D-Generation X assieme al fido Billy Gunn o ai Dudley Boyz dell’era ECW. La percezione è che con questi due ragazzi, uno alto e atletico e l’altro alto e potente, si stesse creando un modello da seguire negli anni a venire.
Poi si è venuta a creare una situazione dove la categoria tag team ha iniziato a cambiare forma e si è ritenuto necessario trovare dei single competitor da lanciare nel panorama mondiale. Vedesi l’attuale spazio per Elias Samson, ma anche quello ricevuto da Big Cass nel suo feud con lo stesso Amore tale da brutalizzare il suo amico e fratello. Una divisione che ha fatto storcere il naso a molti e il cui percorso è stato inevitabilmente rallentato dall’infortunio grave del gigante. Paradossalmente il voltafaccia di Cass è parso parallelo a quello di Rollins ai danni di Reigns, sancendo un passaggio ai cattivi decisamente d’impatto. Poteva essere la fine per Amore, soprattutto se si aggiungono le voci che volevano buona parte del backstage WWE innervosito dalla sua poca capacità di interpretare i match e seguire fedelmente un copione. Bravo al mic ma non altrettanto sul ring, un ribelle che mentalmente faticava ad entrare in meccanismi rodati. Da singolo poteva morire lì e invece i dirigenti hanno trovato la giusta idea di passarlo a 205 Live dove rinfrescarsi con atleti alla sua altezza e preparati abbastanza da poterlo aiutare.
Poteva sparire dai radar, essere licenziato.. ma come fai a privarti di un catalizzatore? Soprattutto in una categoria utilizzata fin lì come tappabuchi e alla disperata ricerca di un leader che la potesse trasportare sulle proprie spalle. A differenza di Roman Reigns, ha saputo cogliere il passaggio di ruolo e di livello con una naturalezza impressionante, divenendo un personaggio abbastanza controverso da dividere sì il pubblico ma di riuscire a farlo seguendo fedelmente il senso delle storie raccontate. Ha vinto subito il titolo e avrebbe potuto scatenare la rivolta dei benpensanti: perché proprio lui dopo aver passato un fior fiore di talenti? Peraltro con un calcio alle parti basse, da face, come fosse un heel qualunque ma anche un approfittatore dell’heel migliore del roster pesi leggeri. Come Robin Hood, ruba al ricco per dare ad un povero. Poco importa che il povero in questione sia se stesso, ma tanto importa vedere i riflettori che si posano sulla categoria che improvvisamente risplende di luce propria e riesce a prendersi un posto nel mondo. Nel main event di Raw. E scusate se è poco, l’Anti-Roman Reigns sta funzionando e non ha bisogno di essere riportato alle origini per cogliere altre possibilità.