Ci risiamo. 15 anni dopo ci risiamo. Ancora una volta una compagnia concorrente, seppur non troppo, della World Wrestling Entertainment, si trova sul punto di essere acquistata, venduta, riformata, ricompattata. Come tanto tempo fa, le voci si rincorrono, gli acquirenti si nascondono, i venditori prendono tempo. Come tanto tempo fa, il mondo del Wrestling potrebbe essere monopolizzato, se ancora non lo fosse, dall’unica azienda talmente ricca da potersi permettere una spesa rapida, veloce, annientante.

Lo stesso accadde con la World Championship Wrestling. In realtà le condizioni della Total Nonstop Action sono abbastanza peggiori di quelle della vecchia compagnia di Ted Turner, ma come allora, qualcuno o qualcosa, le motivazioni più intrinseche, possono portare Vince McMahon a catturare la preda, ampliando ancora di più il suo potere e la sua immensa stanza delle immagini.

Oggi c’è Billy Corgan, anni fa c’era Eric Bischoff. Anche a quel tempo cominciavano a rincorrersi le voci di diversi compratori, con offerte per la maggior parte rifiutate, seppur soltanto inizialmente, da Ted Turner, che prima dei cambi ad alti livelli con l’inserimento nelle sue società della AOL, aveva un certo potere sulla creatura che per anni aveva dato battaglia alla WWF. Turner aspettava e sperava che Eric Bischoff e soci, riuscissero ad aver la possibilità di presentare un’offerta che rilevasse la WCW e coprisse i suoi debiti, chiaramente con il suo aiuto.

Niente da fare però, dopo mesi di trattative e tentativi, la nuova dirigenza della catena televisiva decise di non voler continuare il proprio rapporto con il mondo del Professional Wrestling. TNN e TBS cancellarono Nitro e Thunder, cosi che i problemi aumentarono, Ted Turner non poté più prendere tempo ed Eric Bischoff si ritrovò con il tempo scaduto. Scaduto per davvero. Adesso la WCW altro non era che una compagnia completamente svalutata, senza più uno spazio televisivo, con tanti debiti e senza un vero capo. L’unica cosa che gli restava, era un’amministrazione prontissima a cederla non al miglior offerente, se non al primo.

Come tutti sappiamo quel migliore offerente si chiamava Vince McMahon. Il signore e padrone del mondo del Wrestling professionistico, non ebbe dubbi. La sua offerta fu accettata e quella che era stata costruita con centinaia di milioni di dollari, fu venduta per pochi degli stessi. I debiti furono risanati e il grande pubblico resto di stucco nel vedere il leone che alla fine, dopo un inseguimento di anni, poteva gustarsi serenamente la sua zebra.

Sembrava tutto bello, perché il suddetto leone, Vince McMahon, decise di mangiare lentamente, organizzando una Storyline, famosissima, chiamata Invasion. Storyline che raccontava di un arrivo in massa di lottatori dalla WCW e dalla ECW, altra creatura acquistata dai McMahon nello stesso periodo. Quando una bestia mangia però, soprattutto se odia la sua preda, il risultato seppur lento è sempre lo stesso: ciò che resta sono solo le ossa, e spesso spezzate dai morsi violenti del suo aggressore. Della WCW non restò in pochi anni nulla, se non Eric BIschoff e qualche altro dettaglio, come il titolo del mondo dei pesi massimi.

Oggi ci troviamo in una situazione molto simile, se non peggiore. Billy Corgan vuole comprare la TNA, per completo, dato che già ha delle quote minoritarie, ma per farlo ha bisogno di settimane, se non mesi. La TNA però non ha tempo e deve decidere: cancellare tutto, Bound for Glory compreso, oppure vendere prima evitando l’accumularsi di nuovi debiti ed evitando un’offerta che probabilmente nessuno potrebbe fargli cosi repentinamente. La WWE è di nuovo li, dietro la porta. Vince McMahon è di nuovo li, dietro il cespuglio, assaporando un’altra preda.

Ciò che mi dispiace, e mi dispiace davvero, è che la Total Nonstop Action seppur in pochi anni, ha costruito la sua storia. La TNA sarebbe davvero potuta essere la rivale della WWE se solo non avesse deciso di legarsi a personaggi che nel corso della loro vita hanno avuto una o due idee brillanti, provando a vivere di rendita da queste e poi fallendo sistematicamente. La TNA, quella triennio 2007, 2008, 2009, poteva davvero crescere. Invece eccoci qua. Dopo cambi di Network, soldi spesi inutilmente, tentativi falliti da ogni parte. Si ritrovano davanti ancora lui, che non li aveva mai nemmeno osservati da lontano, ma è pronto a divorare.

Non ci saranno Invasion stavolta. Non ci saranno Storyline. Stavolta solo un acquisto. Solo una semplice incorporazione. Sul WWE Network finiranno quelle immagini di repertorio che hanno a che vedere con i Wrestler che oggi sono nella WWE, due su tutti, AJ Styles e Sting, e con qualche buon Wrestler messo sotto contratto, soprattutto, credo io, per quanto riguarda la categoria Cruiser, ma in effetti non ne sono nemmeno troppo sicuro.

Lati negativi? L’intera situazione probabilmente. Lati positivi dentro questa disastrosa intera situazione? Che Dixie Carter non avrà più a che fare con il Wrestling; che Billy Corgan magari avvierà un altro progetto e chi lo sa, magari uscirà fuori qualcosa di carino, anche se considerando la Resistance Pro Wrestling, non saprei; qualche ottimo talento nelle fila dei McMahon, penso agli American Wolves, a Mike Bennett, al ritorno degli Hardys, ecc; nuovi contenuti nel WWE Network, per chi la TNA, quella vera, non l’avesse vissuta nel suo momento migliore. Insomma dettagli. Dettagli che addolciscono la pillola per noi fan, ma non migliorano la risultante di anni di errori commessi per la troppa fretta, la troppa inesperienza e la catastrofica voglia di credere in possibilità che non si hanno.